Die Spitzenklöpplerin  Profile picture
“È l’ultima casa dei vivi o la prima dei morti?” (Margherita Guidacci)
Apr 30 21 tweets 3 min read
Ma guardate cosa arrivo a dire io (poi, basta con questo argomento: cambio suonata, promesso): fascismo e comunismo sono ideologie che partivano da premesse sostanzialmente opposte e sono giunti, comunque, a instaurare regimi dittatoriali, liberticidi, antidemocratici, con uno Stato di polizia e un sistema di propaganda e repressione che, credo, nessuno di noi appoggerebbe oggigiorno. I comunisti hanno avuto uno spazio nei sistemi democratici, hanno potuto trovare un’altra via al regime. Il fascismo, no. La destra italiana, pur avendo indubbiamente le
Apr 27 12 tweets 2 min read
Che due coglioni, comunque, anche con questa storia del comunismo… Faccio un thread e poi vado, ma non mi pare ci voglia questa grande cultura politica per capire che in Italia il “comunismo” è stato, su tutto, una spinta per il riscatto sociale, l’equità delle retribuzioni, i Diritti dei lavoratori, la coscienza di una classe bistrattata e sfruttata, prima nelle campagne, poi nelle fabbriche. Io non credo fossero, poi, molti ad ambire a una “dittatura del proletariato”: il movimento operaio è stato quello che ha portato allo Statuto dei Lavoratori.
Mar 28 20 tweets 3 min read
Un equilibrio, nel mercato degli affitti, verrebbe a crearsi modificando tutta una serie di questioni a cui, evidentemente, nessuno vuole mettere mano. Non esiste una reale contropartita da parte del pubblico, perché l’immenso patrimonio immobiliare in mano a enti e cooperative è Mal gestito, lasciato andare alla malora, spesso e volentieri e con criteri di assegnazione che tagliano fuori tutta una fetta di utenza. Per una casa popolare, se non ti trovi in condizioni veramente disagiate, non entri neanche nella graduatoria.
Dec 31, 2023 26 tweets 4 min read
E, insomma, la politica italiana che, per la prima volta nella storia, vede maggioranza e opposizione guidate da due leader donne non sa affrontare in modo razionale nemmeno un confronto maturo sulla “questione femminile”. Ora, prosaicamente, dico: che due coglioni. C’è sempre questa idea che qualcuno debba dirti cosa devi fare, come devi essere, che cosa ci si aspetta da te, cara femmina della specie.
“Devi fare…”: ma perché? 😂 perché devo fare qualcosa solo perché sono donna?
Sep 28, 2023 5 tweets 1 min read
Nel paese di mia madre, la filanda aveva come padrone un tedesco (prima della guerra, erano già qui XD). La Lombardia ha una tradizione antichissima per la lavorazione della seta: qualcuno ha avanzato anche l'idea che l'appellativo del "Moro" per Ludovico Sforza derivi proprio dall'introduzione, avvenuta sotto la sua signoria, dei "moroni", i gelsi, gli alberi le cui foglie sono l'alimento principale per i bachi della sericoltura. I bachi venivano allevati in tutte le case coloniche della Lombardia: non credo esista qualcuno che non abbia ricevuto in
Jul 13, 2023 43 tweets 5 min read
Pensiamo a cosa deve essere la vita di una persona che oggi ha più di 80 anni: una fetta di popolazione che non è trascurabile. L’allungamento della vita media è una conquista: è segno di benessere diffuso, di progresso medico/sanitario. Gli ultraottantenni di oggi sono nati in Vai a fare la spesa? Un carrello pesa troppo; per i cestini, devi chinarti. Soprassediamo sulle code e i cassieri, perché la casistica di cosa può andare storto mi fa solo girare i coglioni. E, poi, quando finalmente puoi pensare di stare tranquillo e fare quattro chiacchiere
Jul 11, 2023 5 tweets 1 min read
Varanasi è la Città Santa per l’Induismo. Morire a Varanasi significa poter interrompere il ciclo delle reincarnazioni, ragion per cui esistono dei veri e propri “hotel della morte” in città (stanze spoglie, dove il morente viene adagiato su un tavolo di legno e viene assistito Dai parenti. Se il decesso non sopraggiunge entro 15 giorni, tocca lasciare posto ad altri). Tutta la città di Varanasi è legata, in qualche modo, alla morte. Per le vie della città, canti, balli, colori intorno alle portantine che portano i cadaveri sulle rive del Gange, dove
Mar 11, 2023 18 tweets 3 min read
Massì, apriamo una parentesi "memorabilia"? Dai, ci sta. Io, in fondo, mi sento un PROTOTIPO per tanti versi di una Milano che, forse, esiste ancora, ma, appunto... I miei non avevano mica il mio tempo da perdere Mia nonna è nata qui, fuori da Milano. In quella casa di corte che oggi è molto diversa da quella che ha accolto lei, bambina: il mio bisnonno viene da una famiglia brianzola (lo dice il loro cognome), ma si è radicata in questo pezzo del milanese almeno dal Seicento, stando a
Mar 11, 2023 9 tweets 2 min read
Che, poi, farei una prova: lo spulcio delle inserzioni on line per vedere cosa si trova tra le inserzioni pubblicate. Vediamo cosa trovo in 30 minuti di orologio Questa costa meno di casa mia
Mar 11, 2023 28 tweets 5 min read
Ma veniamo alle ragioni per cui io ritengo che l’articolo della Lucarelli sia da catalogare sotto la voce: “qualunquismo un tot al chilo” (e perché lei e chi le dà manforte conoscono Milano e le sue zone limitrofe come io conosco Saturno e i suoi satelliti) 1) “Milano, che città inquinata, che aria irrespirabile, che razza di vita si fa qui?”
Immagino che 14 anni fa, quando si è spostata da Civitavecchia/Roma/luogo ove risiedeva (che io non ho idea dove fosse) pensava di venire a Milano a respirare l’aria di montagna, evidentemente
Feb 3, 2023 8 tweets 2 min read
Io non sono stata abituata a “smontare” alcunché per chiedermi cosa funzionasse o meno, durante gli anni della mia formazione umanistica. Al contrario, mi sono ritrovata in una facoltà che faticava a confrontarsi coi problemi del presente, pregna di un’autoreferenzialità che = = rigettava anche solo l’idea di guardare fuori dalla finestra. Del resto, se esistono ingegneri interessati alla letteratura (come dimenticare Gadda), credo sia una sfida non da poco trovare un umanista con interessi verso la tecnologia o le scienze “dure”. Non apre la mente
Feb 1, 2023 5 tweets 1 min read
Non è mai stato facile scegliere la strada da percorrere per nessuno: si può, si deve mettere in conto l’errore. Soprattutto quando non si ha piena contezza di quello che si intraprende: le matricole universitarie capiscono una volta finiti i corsi e con le sessioni d’esame cosa hanno scelto. Spaventa la mole di lavoro, l’ambiente che non è più familiare, la difficoltà a reperire informazioni, il fatto di dover arrangiarsi? L’università non è il liceo, non è la scuola superiore: tocca darsi un margine per l’adattamento, perché è un altro mondo e servono
Jan 29, 2023 14 tweets 3 min read
Ma vediamo di fare una disamina sul dialetto di mia madre, che è un cremonese imbastardato col bresciano. Il che mi porta a capire un po’ dei dialetti schiettamente padani (mantovano, lodigiano), ma anche il bergamasco e il bresciano (per quanto nelle valli il dialetto si faccia più ostico al mio orecchio). Ci sono delle frasi che, a mio modo di vedere, sono una costante: vuoi per l’appartenenza generazionale, oltre che territoriale, vuoi perché, in fondo, il dialetto marca anche una certa inclinazione di pensiero, vuoi perché il dialetto è soprattutto
Jan 29, 2023 5 tweets 2 min read
Qui è quando vado in visibilio (ma una domanda sorge spontanea: perché non c’è neanche una ragazza in questi numerosissimi video dedicati alle lingue regionali e all’impegno per preservarle? Chissà)
Questi ragazzi, tra l’altro, sono tutti poliglotti, laureati e, ovviamente, appassionati di storia locale. Insomma, il peggio appartiene probabilmente alla mia generazione, quella che a scuola ha avuto i sessantottini 😂
Jan 28, 2023 4 tweets 1 min read
Che, poi, ascoltando Simon, noto delle analogie col dialetto milanese.
Ma anche delle differenze, inevitabilmente. Per i bambini, abbiamo un sacco di termini: i fioeu, i figli, ma diciamo anche bagaj, fiulitt (quando sono piccoli)
Anche da noi sono caduti in disuso barba/ameda (Che sono i termini con cui si definivano lo zio e la zia). Non ho memoria di tutte quelle differenze riguardo la nuora prima e dopo la scomparsa della suocera. Non mi pare nemmeno che vi siano appellativi diversi per ordine e grado di importanza dell’interlocutore: “Sciur e