Divulgatore scientifico, scrittore, attore di Milano. Ho a cuore scienza, storia, LGBTQ+, femminismo
IG: adrianfartade
https://t.co/umULYK2TxR
Jul 9, 2020 • 11 tweets • 3 min read
Il cervello delle donne è, in media, circa 10% più piccolo di quello degli uomini. Quindi... gli uomini sono, in media, più intelligenti? NO. Ma è un mito scientifico vecchio che periodicamente ritorna quindi parliamone un attimo...
Thread, parte 1.
Questa storia ha lunghe radici, e risale all'epoca della frenologia e l'ossessione riguardo alla forma e dimensione del cranio. Sia in chiave sessista che razzista. Successivamente il dibattito si spostò sulla dimensione del cervello e le sue caratteristiche
/Parte 2.
Jun 24, 2020 • 4 tweets • 1 min read
Quando sono arrivato in Italia avrei voluto fare il classico ma la risposta del preside del classico ai miei fu "ho già troppi stranieri in scuole e poi è un ragazzo rumeno, meglio se impara un mestiere no? perché non va a fare l'ITIS"
io ero in Italia da poco, era il 2002, neanche capii bene cosa intendesse. A volte certe affermazioni, mascherate da buon senso, con il razzismo così normalizzato e detto in modo così naturale, sono disarmanti e per molti, troppi, sembrava e sembra solo un consiglio innocente.
Jun 2, 2020 • 8 tweets • 2 min read
Quando la repubblica è stata scelta in Italia come forma di governo,al cuore di questa scelta c'era il principio di uguaglianza, senza alcun privilegio per nascita. Non solo riguardo al cognome però, ma anche per il genere, colore della pelle, provenienza. Questa uguaglianza c'è?
Perché la repubblica funzioni serve che la nostra società venga percepita come una cosa pubblica, di tutti ed in cui tutti siamo ugualmente partecipi di doveri ma anche diritti. Ma se una parte viene sistematicamente marginalizzata e discriminata, come fa a funzionare?
Jun 1, 2020 • 5 tweets • 2 min read
Se non notate il razzismo culturale e sistemico presente anche qui in Italia, non siete automaticamente mostri o razzisti o nulla del genere, ma probabilmente avete il privilegio di non doverci avere a che fare. A me, da immigrato romeno in questo paese, non è concesso.
Mi viene sempre fatto ricordare che sono immigrato.Da assessori che mi presentano sul palco come il divulgatore romeno che parla di astronomia, a forze dell'ordine che mi fermano per controlli se mi sentono fare video in pubblico in cui parlo con accento romeno. 7 volte nel 2019