Veneziano en Suisse, Philologie romane @unil Storia della lingua @ScuolaNormale In giuria @Premiocampiello Socio @AccademiaCrusca @Arcadia1690 Scrivo @Sole24ore
Sep 19, 2023 • 10 tweets • 2 min read
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Pare che un commento diffuso, nella sala stampa del @teatrolafenice durante la cerimonia di chiusura del @PremioCampiello che ha visto trionfare il libro di Benedetta Tobagi sulla Resistenza delle donne, fosse quello perplesso e in alcuni quasi stizzito sulla netta>
...prevalenza, nella cinquina finalista, di libri non inquadrabili nelle forme oggi più abituali del romanzo, o meglio di quella che con brutta parola inglese promiscuamente applicata alla letteratura e ad altre arti, va sotto il nome di fiction.>
Sep 25, 2021 • 7 tweets • 2 min read
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Intelligente ed equilibrato l'intervento di Paolo D'Achille su questioni di lingua e di genere uscito ieri nel sito dell'@AccademiaCrusca. Non ci si stancherà mai di ricordare che genere grammaticale e genere biologico sono nozioni ben distinte (segue) accademiadellacrusca.it/it/consulenza/…
e D'Achille lo fa molto bene. I generi grammaticali sono classi d'accordo flessivo: in alcune lingue ce n'è uno solo (senza che per questo la lingua in questione possa certo definirsi più inclusiva, o chi la parla meno sessista!), in altre due, in altre 3 o 4 o più (segue)
Dec 23, 2020 • 8 tweets • 2 min read
Peste (nera), Malmazuco, Influenza spagnola, Ebola... fino a oggi le epidemie avevano avuto denominazioni motivate linguisticamente e, se non semanticamente trasparenti, simili a nomi propri. Con Covid-19 ha prevalso la tendenza a sigle alfanumeriche semanticamente opache (segue)
E ciò è dovuto in primo luogo alle circostanze e ai modi in cui si è sviluppata l'individuazione del virus nei moderni centri di ricerca che lo hanno isolato. Di esso, cioè, si è parlato prima in laboratorio che per strada, dove ancora lo si ignorava (segue)
Nov 29, 2020 • 4 tweets • 3 min read
Non ho un'opinione interessante sulla querelle Feltri-Boldrini @HuffPostItalia, ma grazie a @StefanoPutinati leggo l'intervento dal Presidente dell'Ordine dei giornalisti @ODG_CNOG e resto sbalordito dall'italiano scritto di questo "professionista" (segue) odg.it/il-confine-tra…
Un testo in cui il disordine espositivo spinge inevitabilmente a immaginarne uno di altra natura. Da qualche tempo l'@ODG_CNOG impone ai suoi iscritti discutibili formazioni obbligatorie, ma c'è da chiedersi seriamente se tale attività non dovrebbe rivolgersi alle basi (segue)
Jun 4, 2020 • 15 tweets • 5 min read
La deriva pedagogica a cui assistiamo nell'università in seguito alla generalizzazione - in istato d'emergenza - della didattica a distanza, ha varie somiglianze con tempi, modi ed effetti della riforma che vent'anni fa portò all'attuale sistema detto "3+2" (segue)
Allora come in questo caso, un argomento esterno e demiurgico (lì la necessità di omogeneizzare gli ordinamenti a livello europeo, qui l'ancor più stringente vincolo imposto dalla pandemia) fu utilizzato per stroncare ogni resistenza all'avanzata di un nuovo modello (segue)
May 5, 2020 • 8 tweets • 4 min read
Nella primavera del 1348 la peste infuria a Venezia. Non sono disponibili i dati esatti sul numero dei morti. Ma si posson contare i testamenti, per i quali s’osserva un’impennata nel periodo aprile-giugno. Anche se non parlano mai esplicitamente della peste…segue
i testatori si dichiarano spesso malati. Lorenzo della Torre, notaio e parroco di Sant’Angelo, fatica anche a trovare i testimoni, e talvolta non copia nemmeno nel proprio protocollo i testamenti olografi che riceve, limitandosi ad aggiungere la formula d’autenticazione…segue
Apr 28, 2020 • 10 tweets • 4 min read
Bondì de Iosef, ebreo di Arles (ma originario di Saint-Paul Trois-Châteaux), è nell'ultimo decennio del Trecento un giovane mercante che lavora soprattutto per conto di grandi compagnie. I suoi traffici si svolgono tra Catalogna, Provenza, Liguria e Toscana (segue).
Nell’estate del 1396 Bondí chiede ai suoi colleghi a Barcellona di prender contatto con un’ebrea convertita, tale Giovannina – battezzata col nome di Lionor – , figlia di Abamart Rosselhó, per trasmetterle il messaggio di una madre che «non fa tutto dí altro che piangere» (segue)
Apr 18, 2020 • 9 tweets • 4 min read
Il contagio come argomento di conversazione.
«È muorìa adesso in Alamagna? – Stirbt ez yeczund in deuczen landen? No adesso – Nain es yeczund. El è ben sta gran muorìa – Ez hat bol fast gestorben. Ma l’è abastada – Aber si hat auffgehört. Loldà sia Dio – Gelobt sei Gott» (segue)
Queste parole furono scritte circa 600 anni fa, nel 1424, in un manuale di conversazione allegato a un vocabolario italo-tedesco, uno dei più famosi nel suo genere, redatto all’ombra del Fondaco dei Tedeschi a Venezia da un maestro di nome Giorgio da Norimberga (segue).
Apr 16, 2020 • 7 tweets • 3 min read
I testi privati femminili del Medioevo sono molto rari. Nell'agosto 1400 la fiorentina Francesca Bandini manda una lettera alla sorella Margherita, moglie del mercante pratese Francesco di M. Datini; le racconta d’essersi malata di peste e di esser guarita in 4 settimane (segue)
È la pestilenza nota come Morìa dei Bianchi, così detta perché propagata dalle processioni religiose della compagnia degli «accappati» vestiti di bianco, un movimento penitenziale. I sintomi lamentati da Francesca sono mal di stomaco e gonfiore costale (segue)
Apr 13, 2020 • 9 tweets • 3 min read
Leggo 'articolo di @RiccardoLuna (così entusiasta da metter una lettera di troppo nel suo nome?). Quando sarà tornata la calma forse si ragionerà con più equilibrio su questi temi, evitando quelle che rischiano d'essere forma involontarie di sciacallaggio culturale (segue)
Non sarebbe male, ad esempio, distinguere le situazioni d'obiettiva, drammatica emergenza da quella che (almeno fino a ieri) era la consuetudine etologica della nostra specie (segue)
Apr 13, 2020 • 5 tweets • 3 min read
Nicoletto Gatta, veneziano, commerciante di pelli, corrisponde col mercante Pignol Zucchello negli anni ’40 del Trecento, scrivendo perlopiù da Tana, cioè dalla Crimea. Nella primavera 1348 viene ridotto in schiavitù per debiti. Venduto a Saraj, viene portato a Caffa (segue)
…da dove comincia a scrivere lettere disperate chiedendo soldi per essere riscattato. Ignora forse che nel frattempo in Europa è scoppiata la peste. Nell’aprile del 1348 appare trepidante ma fiducioso, e chiede di non essere lasciato morire «a modo de chan». (segue)
Apr 7, 2020 • 7 tweets • 2 min read
Il 29 gennaio 1594, gli uomini dell'Ufficio di Sanità della Repubblica di Venezia scaricano sull'isola del Lazzaretto Nuovo, per sospetta contaminazione, le merci del galeone Somachio proveniente da Nauplia (continua)
A bordo del galeone erano morti il capitano, Piero Grinta, e otto uomini dell'equipaggio. Anche il nocchiero -di Tripoli nel Peloponneso- era malato, al pari di altri membri dell'equipaggio, a cui viene prescritta una "contumacia" di 54 giorni (segue)
Apr 5, 2020 • 5 tweets • 1 min read
L'epigrafe sul portale interno della Scuola di S. Maria della Carità (oggi le gallerie dell'Accademia), a Venezia racconta, con ampiezza insolita per una lapide, la pestilenza veneziana del 1348-49 (continua)
Il racconto si apre con il terremoto del 25/01/1348, che danneggiò vari edifici della città. Le scosse di assestamento, spiega l'iscrizione, durarono quaranta giorni, dopo i quali iniziò la pestilenza. Le sue manifestazioni erano varie: emorragie, carbonchio, piaghe (continua)
Mar 23, 2020 • 10 tweets • 3 min read
Si legge spesso che le conseguenze della pandemia sono provvidenzialmente aiutate dalla presenza di internet e delle reti sociali, unici mezzi a garantire – con clamorosa, decisiva novità rispetto al passato – una continuità e una parvenza o surrogato di normalità alle relazioni.
È senz’altro vero, per certi aspetti, anche se credo che la questione sia più complessa e sfumata.
È vero che gli strumenti tecnologici ci consentono oggi di continuare a mantenere un tessuto di azioni e di relazioni efficace in tempi rapidissimi, per l'addietro impossibili.