1/3
#11anni, proveniente dalla Sierra Leone, unica superstite di un #naufragio al largo di #Lampedusa di una imbarcazione partita dalla Tunisia. La barca è affondata per una tempesta e sono morte 44 persone.
> 2/3
La #bambina è rimasta a lungo tra le #onde afferrandosi a due salvagenti improvvisati. A salvarla è stata la barca Trotamar III dell’Ong tedesca #CompassCollective, a cui ha urlato nel buio.
>

1/3
#11anni, proveniente dalla Sierra Leone, unica superstite di un #naufragio al largo di #Lampedusa di una imbarcazione partita Tunisia. La barca è affondata per una tempesta e sono morte 44 persone.
> 2/3
La #bambina è rimasta a lungo tra le onde afferrandosi a due salvagenti improvvisati. A salvarla è stata la barca Trotamar III dell’Ong tedesca #CompassCollective, a cui ha urlato nel buio.
>

1/3
Preparare le #guerre non solo le fa dilagare nello spazio ma anche nel tempo: i cosiddetti #ribellisiriani sono gli eredi di #AlQaida, organizzazione che discende dai Mujaheddin afghani, armati negli anni '80 dagli #USA in funzione antisovietica, che gli si rivoltano contro> 2/3
l'11 settembre 2001 e poi dilagano in tutto in Medio-oriente, come resistenza fondamentalista alle sciagurate aggressioni di USA e friends ad #Afghanistan ed #Iraq, nel 2001 e 2003.
Oggi, la rispesa della guerra civile nella martoriata #Siria, si salda alla Guerra Grande >

1/3
La reazione della politica e della stampa fiancheggiatrici del fondamentalismo israeliano, alla notizia del mandato di cattura internazionale per #Netanyahu, è intrisa di un incredibile e manifesto #suprematismo occidentale di stampo colonialista.
> 2/3
Che, peraltro, rinnega i presunti #valori fondamentali della #civiltàoccidentale: che la legge è uguale per tutti; che nessuno è al di sopra della legge; che i #dirittiumani sono universali; che non si risponde alla barbarie con una #barbarie infinitamente superiore.
>

1/4
Cercare nei più vulnerabili un #caproespiatorio e additarlo come nemico del popolo.

Trasformare tragedie umane nella grottesca accusa di invasione dei #confini della patria.

Rinchiudere #persone, senza che abbiano commesso alcun reato, nei lager dei cpr.
> 2/4
Costruirne altri in #Albania dove trasferirle con navi da guerra per sottrarle allo sguardo dell'opinione pubblica.

Accusare un altro potere dello Stato, che risponde alla #Costituzione, di non asservirsi ai voleri incostituzionali del governo.
>

1/3
#YahyaSinwar, terrorista di #Hamas ucciso oggi dall'esercito terrorista di #Israele, era figlio di una famiglia espulsa dalla #Palestina dagli israeliani nel 1948 e nacque nel 1962 nel campo profughi di #KhanYunis.
> 2/3
Una infanzia sovrapponibile a quello di molte famiglie e bambini palestinesi, sopravvissuti oggi al #massacro in corso da oltre un anno, che coveranno #odio per il resto della loro vita.
>

1/3
Se spendi in #armamenti quasi la metà delle #spesemilitari globali, se dividi il mondo in 'amici' e 'nemici' e contro i #nemici non cerchi alcuna alternativa al fare la #guerra (e infatti sei costantemente in guerra da tutta la tua storia), se le politiche vengono decise > 2/3
direttamente dal #complessomilitareindustriale, se diventa presidente chi dà maggiori garanzie alla #lobbydellearmi, allora le #stragi nelle #scuole - di cui l'ultima in #Georgia è opera di un quattordicenne che ha ucciso due studenti e due insegnanti, ferendone trenta - >

1/4 "Certo: ogni conflitto ha le sue cause, e queste vanno affrontate. Ma tutto sarà inutile finché gli uni non accetteranno l'esistenza degli altri ed il loro essere eguali, finché noi non accetteremo che la violenza conduce solo ad altra violenza.
> 2/4 Opponiamoci, non votiamo chi appoggia questa politica, controlliamo dove abbiamo messo i nostri risparmi e togliamoli da qualsiasi società che abbia a che fare con l'industria bellica. Diciamo quello che sentiamo essere vero: ammazzare è in ogni circostanza un assassino.
>

1/3
Oggi l'Assemblea generale dell'#ONU ha riconoscito l'11 luglio come Giorno della memoria del "genocidio" di #Srebrenica, dove 8.000 bosniaci furono uccisi dall'esercito serbo.

Ma - contemporaneamente - non riesce a fermare il #genocidio di #Gaza > 2/3
dove oltre 35.000 #palestinesi sono stati uccisi, e tanti altri continuano ad esserlo, dall'esercito israeliano, di cui almeno 15.000 i #bambini. Con la complicità e il silenzio omertoso della "comunità internazionale". >

1/3
Lo spiazzamento e il disappunto con il quale quasi tutti i governi e i media occidentali hanno accolto la richiesta di incriminazione di #Netanyahu, da parte della #CPI (peraltro non riconosciuta dagli #USA, che pure avevano esultato per l'incriminazione di #Putin) > 2/3
dimostra platealmente, per l'ennesima volta, il #doppiostandard etico che intendono imporre al mondo intero. Che ci rende invisi al resto dell'umanità.

Ossia che la legge NON è uguale per tutti, che è esattamente il contrario di ogni presunto valore "liberale". >

1/3 "#Zelensky come #Putin è ormai prigioniero della logica della #vittoria totale che gli abbiamo garantito.

In una terra dove per vincere dovremo scendere in campo direttamente, disseminata di silos in cui dormono #mostri a testate multiple, meraviglie della #demenza... > 2/3 che possono vetrificare il pianeta, e in fondo agli oceani scivolano, silenziosi e ciechi, #sottomarini con #missili ciascuno dei quali può annientare centinaia di migliaia di esseri umani: allora torna il conto dopo due anni, o è #follia?" >

1/4 Oggi è il compleanno di un presidente russo, grazie alle cui inziative di disarmo unilaterale è stato possibile abbattere il Muro di Berlino, sciogliere il Patto di Varsavia e mettere fine alla "guerra fredda". #MichailGorbačëv, un lungimirante premio Nobel per la #pace > 2/4 che voleva costruire un mondo multipolare fondato sul #disarmo, la #pace e la #cooperazioneinternazionale. Ingannato dagli USA e tradito dai suoi successori a Mosca: se invece tutti l'avessero ascoltato oggi non ci troveremmo sull'orlo della #terzaguerramondiale. Invece >

1/3 "Essere contro la guerra è una posizione moralmente lodevole, ma non è sufficiente a risolvere i problemi delle alternative alla guerra e delle condizioni per la sua abolizione. E' necessario costruire la pace con mezzi pacifici". > 2/3 "Non esiste alcun conflitto - per quanto l'odio sia interiorizzato, il comportamento violento istituzionalizzato e la contraddizione e il tema del conflitto insolubili - che non possa essere trasformato attraverso la nonviolenza".
[Johan Galtung, Pace con mezzi pacifici] >

1/3 Poiché per i #media le #vittime israeliane hanno nome e cognome mentre quelle palestinesi sono solo numeri crescenti nella contabilità dell'orrore di un massacro infinito, ecco #HindRajab, la bimba di sei anni uccisa dall'esercito di #Netanyahu, insieme ai soccorritori, > 2/3 dopo aver raccontato al telefono della Mezzaluna rossa il terrore di essere sotto il fuoco dei #carriarmati, che avevano già ucciso i suoi familiari.

I #bambini uccisi a #Gaza sono ormai oltre 12.000 sulle 30.000 vittime complessive >

1/3 La #memoriaselettiva è un meccanismo di difesa che consente di dimenticare i ricordi difficili da accettare, perché il rammentarli farebbe ancora male nel presente.
Questo è il meccanismo che - mai come quest'anno - informa le commemorazioni del #Giornodelricordo > 2/3 nel quale si ricordano le #vittimeitaliane della #resistenzaantifascista jugoslava, ma si dimenticano accuratamente le circa 350.000 #vittimejugoslave della feroce #occupazionenazifascista, della quale gli eccessi violenti della resistenza furono tragica conseguenza. >

1/3 Lo scorso 7 di ottobre, mentre in #Israele era in corso l'ignobile #strage di #Hamas, inconsapevole di quanto stesse avvenendo, ero a visitare il Museo Del Deportato Carpi.

Quattro mesi dopo saremmo ancora qui a piangere le vittime di quello scempio, e forse almeno > 2/3 gli ostaggi sarebbero vivi e liberi, se nel frattempo il governo israeliano non avesse scatenato un ancora più ignobile #massacro di #rappresaglia, ancora in corso, sui civili #palestinesi.

Plausibile con il #genocidio di un popolo, come ha stabilito la Corte dell'Aja >

1/3 "#Israele, sempre meno Terra Santa, sempre più Paese militare, va acquisendo i comportamenti degli altri Paesi del medio oriente, il loro radicalismo, la loro sfiducia nella trattativa".
#PrimoLevi, La Stampa 24 giugno 1982 2/3 "Credo che vada sollecitato il ritiro dal Libano. Altrettanto urgente è bloccare i nuovi insediamenti ebraici nei territori occupati. Dopodichè va cautamente ma decisamente eseguito il ritiro dalla #Cisgiordania e #Gaza."
#PrimoLevi, Se questo è uno Stato L'Espresso, 30/09/84

1/3 Nel raccontare su @Internazionale la vicenda di #IlariaSalis, in carcere in Ungheria per il suo impegno antinazista, @zerocalcare pone l'accento sul tema della legittimità della risposta "violenta" di fronte alla #violenza neonazista rispetto alla "non violenza" da divano > 2/3 che condanna chi la usa, ma lascia fare senza reagire. È tema serio che riguarda la responsabilità, come scrive #Zerocalcare.
E riguarda anche la differenza tra l'intendere la non violenza come mera assenza di violenza e alibi per l'indifferenza, e la #nonviolenza >

1/4 L'avvento della #cristianità, che è stato festeggiato oggi, ha portato una parola nuova che corregge l'antica: "Avete udito che fu detto: '#occhioperocchio, dente per dente'. Ma io vi dico: se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra" (Matteo, 5,38-42) > 2/4 Tuttavia, duemila anni dopo, anche il precetto antico - che pure, secondo #Gandhi, rende il mondo cieco - è tornato nuovamente desiderabile, come principio di moderazione della #violenza e di proporzionalità della reazione >

1/3 "L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte 2/3 al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."
[Italo Calvino, Le città invisibili]

1/3 A partire da oggi, nel 1995, al di là dall'Adriatico, a poche centinaia di chilometri dall'Italia, i serbi di Bosnia massacravano, in pochi giorni, oltre 8.000 bosniaci di religione musulmana. A #Srebrenica, dopo aver proceduto al loro censimento etnico. 2/3 Pochi allora compresero che nel cuore dell'#Europa stava avvenendo la più grande operazione di #puliziaetnica dalla 2GM. Nessuno immaginava che dopo quella altre stragi sarebbero avvenute, per esempio nel #Donbass dal 2014, nel resto dell'#Ucraina dopo l'invasione russa.