Noto che tra le parole di Letta e le ultime devastanti tragedie sta montando su Twitter un odio viscerale verso chi ha fatto impresa. Non sopporto quell’odio. Fomentare l’odio sociale non risolve magicamente alcun problema (almeno vero). La colpa non è di chi è ricco o ha fatto impresa. Non è la ricchezza il problema. È che l’ascensore sociale si è rotto da tempo. Il problema è “l’amico di, il fratello di, il cugino di” piazzato bene.

Ai miei lettori.

Mi costa abbastanza rendere pubbliche certe cose, ho un carattere riservato. Però, forse non tacere è un dovere. Magari, poi, sasso dopo sasso, ce la faremo a buttare giù un muro. Lo possiamo fare solo insieme. @BDamico83 ha scoperchiato il vaso,
Segue 👇 ha aperto una breccia. Quindi, mi sento di parlare anch’io. Lo dovevo fare, lo dovevo a voi. Essere etichettata come una “rompicoglioni” non è una cosa che vedono bene in questo mondo, quello dei giornali.
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