Ed eccoci al momento scorrete lacrime di oggi.

Nel 1973 Robin Williams e Christopher Reeve dividevano la stessa stanza. Erano stati accettati nel programma avanzato di una scuola prestigiosa, Robin Williams non aveva un soldo e Christopher Reeve -> -> gli passava spesso da mangiare. Alla fine degli anni settanta ebbero un grande e meritato successo nei panni di due extraterrestri, Mork e Superman. Vent'anni dopo Christopher Reeve cadde da cavallo e rimase paralizzato dal collo in giù. ->

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. -> -> Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. ->

Speranza e ottimismo possono essere forze diverse e quasi opposte. La speranza nasce dall'aver conosciuto il dolore ed è la scintilla ribelle che dissente e rifiuta di lasciarsi estinguere. L'ottimismo invece può essere negazione del dolore, paura di affrontare l'oscurità, -> -> mancanza di consapevolezza, cecità rispetto al reale. La speranza è lucida e disobbediente. L'ottimismo può essere pauroso e falso. Esiste tuttavia un'altra forma di ottimismo, una specie di ottimismo radicale. ->

Volevo scriverti, non per sapere come stai tu, ma per sapere come si sta senza di me. Io non sono mai stato senza di me e quindi non lo so. Vorrei sapere cosa si prova a non avere me che mi preoccupo di sapere se va tutto bene, a non sentirmi ridere, -> -> a non sentirmi canticchiare canzoni stupide, a non sentirmi parlare, a non sentirmi sbraitare quando mi arrabbio, a non avere me con cui sfogarsi per le cose che non vanno, a non avermi pronto lì a fare qualsiasi cosa per farti stare bene. Forse si sta meglio, o forse no. ->

Ho riguardato questo video di recente e credo che nessuno abbia scritto qualcosa di più sul pezzo su quello che stiamo vivendo, cinque milioni di anni fa, oggi, su questo pianeta, da un altro pianeta.

È una faccenda di pochissimo conto
Per la ragazza con i capelli color topo -> -> Ma sua madre ha urlato, No!
E suo padre le ha detto di andarsene
Ma il suo amico non si trova da nessuna parte
Mentre lei entra nel suo sogno naufragio
Diretta verso il posto da cui si vede meglio
E lo schermo crea dipendenza
Ma il film è una noia triste ->

Ed eccoci al momento scorrete lacrime di oggi. Chi vuole, chi può, si prenda un minuto per leggere questa cosa. È un po' lunga, ma non ve ne pentirete.

Il premio nobel per la fisica Richard Feynman era sposato con una ragazza conosciuta al liceo, Arline. Arline morì di tubercolosi nel 1945, a soli venticinque anni. un anno e mezzo dopo Feynman le scrisse questa lettera, ritrovata chiusa in una busta dopo la sua morte.

17 ottobre 1946

Cara Arline,

ti adoro, tesoro. So quanto ti piace sentirtelo dire

-Non posso fare a meno di pensare alla prima volta che ci siamo incontrati per quella famigerata intervista del 1987 per NME, con te, Shane e Mark E Smith. Da che ricordo eri uscito dalla disintossicazione da poco.
-Ero uscito dal rehab giusto il giorno prima.
-Non ci credo! -Fresco di rehab, e subito spedito a fare un'intervista con Mark E Smith e Shane MacGowan. Cosa poteva andare storto?
-Non dev'essere stato un buon contesto per te, considerato quel pomeriggio.
-Non fu facile, quell'intervista. Voglio dire, quei due erano i miei eroi.

Nick Cave risponde a Zuzana, fan polacca di 52 anni, che vorrebbe sposare il suo adorabile fidanzato artista e falegname, fan olandese di 59, con cui è felice e ride tutto il tempo, ma che non apprezza il matrimonio in quanto istituzione e io mi ritrovo puntualmente a frignare: Cara Zuzana,
probabilmente la quota progressista di chi mi legge mi massacrerà per quello che sto per dirti, ma lo dirò comunque: penso che il tuo fidanzato dovrebbe sposarti. Non per ragioni legali, culturali o religiose, ma solo perché ti farebbe felice.

Questa è la storia d'amore più bella che ho letto oggi.
Gore Vidal pubblica il suo secondo libro a ventitré anni, nel '46. Il protagonista è gay e il destinatario della dedica un certo J.T. molti anni dopo Vidal confessa che sono le iniziali di Jimmy Trimble, un suo compagno di classe al liceo. Il giovane Gore era un sardonico divoratore di libri, mentre Jimmy era la stella del club di baseball. Sorrideva sempre, ricorda Vidal, e il suo sudore 'sapeva di miele, come quello di Alessandro il Grande'.

Stamattina ho letto l’ennesimo Red Hand File di Nick Cave che risponde a una ragazza che lo accusa di essere cambiato, di essersi ridotto a borbottare come una sorta di patetico predicatore.
La sua risposta (è un po’ lunga, ma merita leggerla): Cara Ermine,

Le cose sono cambiate dopo la morte del mio primo figlio. Sono cambiato. Nel bene e nel male, la rabbia di cui parli ha perso il suo fascino, e sì, forse sono diventato un hippie da cartoline Hallmark. L'odio ha smesso di essere interessante.