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Mar 7 • 11 tweets • 2 min read
Col Bene contro il male la guerra non finirà mai
La discussione tra Zelensky e Donald Trump affonda le sue radici in due visioni diametralmente opposte su come abbia avuto origine la guerra e, di conseguenza, su quale sia la strada per porvi fine.
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Zelensky, con i leader europei, segue media mainstream: Putin avrebbe deciso di negare l’indipendenza dell’Ucraina, mirando a riassorbirla nella Russia, secondo una logica paragonabile a quella della Germania nazista nel 1939.
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Mar 5 • 13 tweets • 2 min read
Il nuovo spin della propaganda è:
Putin=Trump=no buono
Zelensky=Europa=buono
La propaganda ha bisogno di mandare un messaggio semplice per fare presa nelle persone comuni che non hanno mai approfondito nulla.
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Oppure, peggio come ha scritto Chomsky: "l'indottrinamento è così profondo che le persone istruite pensano di essere obiettive" .
L'unico antidoto alla propaganda e alla semplificazione è studiare leggere e informarsi da fonti diverse dai media mainstream.
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Mar 3 • 5 tweets • 2 min read
<<La descrizione dell’Europa come un “giardino” abitato da “persone privilegiate” e circondato da una “giungla” – in altre parole, il resto del mondo da cui l’Europa deve difendersi – proposta dal capo della diplomazia europea Josep Borrell è una rappresentazione 1/
fallace della realtà. L’analogia tra giungla e giardino negli affari internazionali è stata introdotta per la prima volta dall’orientalista britannico Rudyard Kipling. In questa metafora, il giardino simboleggia l’ordine della civiltà, un luogo in cui le nazioni rispettano
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Mar 1 • 5 tweets • 2 min read
In Ucraina c'è stata una guerra per procura degli USA e dunque della NATO contro la Russia. Questa guerra è iniziata nel 2014 e preparata da molto prima. La guerra è esaurita e la NATO è stata sconfitta. Trump deve trovare una via d'uscita a questa situazione 1/
senza entrare direttamente in guerra con la Russia. L'Europa, Francia e Germania in testa, vogliono invece continuare la guerra e per farlo hanno bisogno degli USA. Trump ha detto chiaramente che Zelensky sta giocando con terza guerra mondiale perché è esattamente quello
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Feb 26 • 5 tweets • 2 min read
<<Gli USA sono ormai entrati in una crisi economica, sociale e culturale che si riflette non solo in una perdita di prestigio internazionale, ma anche in sorprendenti tensioni politiche interne come mo-strato dai movimenti Black Lives Matters e Occupy Wall Street e 1/
dalla (quasi) insurrezione di Capitol Hill. Quest’ultimo rimane, per il momento, un evento unico, ma la spinta sovversiva interna negli USA non sembra essersi esaurita: basti pensare alle recenti sommosse all’interno nelle università americane, represse dalla polizia, 2/
Feb 23 • 8 tweets • 2 min read
L'ascesa di Trump mostra in maniera inequivocabile che applicare categorie etiche e morali alla politica internazionali (i buoni contro i cattivi, la democrazia contro la dittatura, Churchill e i vari nuovi Hitler) non solo è sbagliato ma è la maniera attraverso 1/
la quale l'opinione pubblica viene manipolata. E come ha detto Chomsky "l'indottrinamento è così profondo che le persone istruite pensano di essere obiettive" <<Nell’Occidente liberale c’è un’intensa avversione per il Realismo perché questo sostiene che le democrazie
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Feb 22 • 9 tweets • 2 min read
<<Per combattere questa «guerra di guerriglia» o contro-intellettualismo, poiché «le idee sono armi – le sole armi con cui altre idee possono essere combattute», Powell discute di come «riequilibrare» le facoltà, attraverso il finanziamento di corsi, dipartimenti, cattedre, 1/
libri di testo, saggi e riviste; e poi allarga il raggio all’istruzione secondaria, ai media, alla televisione, alla pubblicità e alla politica, per rendere più amichevole la giustizia verso gli imprenditori a tutti i livelli. L’appello di Powell fu ascoltato da un gruppo 2/
Feb 21 • 13 tweets • 3 min read
<<La crisi della democrazia che osserviamo oggi nelle società occidentali è stata dunque creata, negli ultimi quattro decenni, attraverso la globalizzazione le cui due facce complementari sono il sistema meritocratico nel giustificare vincitori e perdenti e l’approccio 1/
tecnocratico alla concezione e alla gestione del bene pubblico. Quest’ultimo è basato sulla convinzione che i meccanismi di mercato siano gli strumenti principali per realizzare il bene pubblico. Questa visione ha svuotato il dibattito politico, trasformando questioni
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Feb 20 • 14 tweets • 4 min read
Qualche settimana fa l’INVALSI ha presentato un nuovo progetto sperimentale, partito nelle nostre scuole. Si chiama #ENRICH, e prevede la misura standardizzata delle cosiddette “soft skills”: alcuni “tratti del carattere” degli studenti. 1/
Si comincia con un campione di scuole e con studenti di 11 anni della prima media. Dicono che è importante partire perché le “competenze socio emotive” sono educabili e malleabili, specie nell’infanzia. L’indagine sarà CBT (computer based testing) e proseguirà per il 2025. 2/
Feb 19 • 8 tweets • 2 min read
Non si può che rimanere senza parole di fronte a questo post di Trump. Come ha detto il segretario alla difesa Hegseth la guerra è persa. Gli americani, con Trump, ne prendono atto e si defilano. Gli Stati Uniti non sono i Dem, e Trump non solo è presidente ma è 1/
anche molto popolare. Quello che dice in questo post è vero: Zelensky è modesto commediante che solo una politica malata poteva far diventare il nuovo Churchill La guerra con la Russia non poteva essere vinta e non doveva proprio iniziare Gli USA hanno dato 200 miliardi
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Feb 19 • 9 tweets • 2 min read
<<Il declino relativo degli Stati Uniti, che da una società apparentemente liberale si è trasformata in un sistema politico oligarchico succube del complesso militare-industriale, come venne definito dal presidente Eisenhower già nel 1961, ma cresciuto a dismisura 1/
nel frattempo, comporta una stretta sulla politica interna ed estera di quei Paesi, come l’Italia, che sono stati occupati militarmente alla fine della Seconda Guerra Mondiale e che da allora hanno goduto di una sovranità limitata, come ci ricordano gli emblematici casi
Feb 14 • 6 tweets • 2 min read
<<La principale risposta dell’Occidente all’invasione russa dell’Ucraina è stata l’imposizione delle sanzioni economiche più dure e complete pari a una vera e propria guerra economica. Uno dei «generali» di questa guerra è stato Mario Draghi 1/
(allora primo ministro «tecnico» italiano), che affermava a settembre 2022: «Le sanzioni funzionano. Il Fondo Monetario Internazionale prevede che quest’anno il costo inflitto all’economia russa sarà pari a 8.5 punti del PIL. Il tempo ha rivelato e sta rivelando che queste
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Feb 14 • 9 tweets • 2 min read
<<Il risultato ideale prima dell’inizio della guerra, nel febbraio 2022, sarebbe stato quello di trasformare l’Ucraina in uno Stato neutrale e di risolvere la guerra civile nel Donbass che opponeva il governo ucraino ai russi etnici e ai russofoni che volevano una
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maggiore autonomia, se non l’indipendenza, per la loro regione. Sembra che questi obiettivi fossero ancora realistici durante il primo mese di guerra e sono stati infatti alla base dei negoziati di Istanbul tra Kiev e Mosca nel marzo 2022. Se i russi avessero raggiunto
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Feb 12 • 8 tweets • 2 min read
<<L’altro aspetto della militarizzazione del dollaro riguarda l’uso delle sanzioni economiche. I Paesi sanzionati dagli Stati Uniti oggi includono anche alcuni relativamente grandi e ricchi di materie prime, come il Venezuela e l’Iran. A questi Paesi si aggiungono 1/
la Corea del Nord, Cuba, la Siria, la Bielorussia e l’Afghanistan: in termini nominali, il PIL aggregato di tutti questi Paesi è circa quattro trilioni di dollari. Inoltre, molti Paesi sono parzialmente sanzionati, come Cina, Cambogia, Repubblica Centro-Africana,
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Feb 11 • 4 tweets • 1 min read
<<L’ex presidente della FED, Alan Greenspan in una famosa intervista riassunse così il punto: «Gli Stati Uniti possono pagare qualsiasi debito che hanno perché possono sempre stampare denaro per farlo, quindi la probabilità di default è pari a zero».
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Il problema però non è il potere della FED di emettere moneta, ma la capacità di farla accettare: questo avverrà fin quando il dollaro mantiene la posizione di valuta principale di scambio per il commercio internazionale e per le transazioni finanziarie, rappresentando
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Feb 9 • 5 tweets • 2 min read
<<Si osserva dai dati storici che il debito pubblico statunitense è cresciuto in parallelo alla presenza militare americana all’estero in una sorta di «doppio espansionismo»: per capire lo status speciale del dollaro bisogna prima considerare quella che viene spesso chiamata 1/
la «militarizzazione del dollaro».
Gli Stati Uniti spendono in-fatti il 3.7% del loro PIL per la difesa e la quota di spesa militare americana rappresenta il 40% di quella globale pari, nel 2024, a circa 900 miliardi di dollari. Secondo il servizio ricerche del congresso
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Feb 8 • 10 tweets • 2 min read
<La rimozione del contesto storico è necessaria a far affermare una narrazione manichea in cui ci sono i buoni e i cattivi, dove i cattivi sono come Hitler e dunque ogni mezzo è giustificato: il bombardamento di Gaza diventa necessario come quello di Dresda
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durante la Seconda guerra mondiale, doloroso ma imprescindibile per estirpare i cattivi (terroristi, musulmani, etc.). Dimenticando comunque che anche il bombardamento di Dresda è stato un crimine contro l’umanità. Chomsky in una intervista ha ben spiegato le ragioni 2/
Feb 7 • 6 tweets • 2 min read
<Per Putin e la dirigenza russa il rovesciamento illegale del presidente democraticamente eletto e filorusso dell’Ucraina nel febbraio del 2014 è stata la goccia finale.. era evidente l’influenza diretta statunitense nei tumulti di Piazza Maidan a Kiev durante il colpo di Stato
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«Fuck the EU»: queste sono le parole della segretaria di Stato aggiunta, Victoria Nuland, massima responsabile americana delle relazioni con l’Europa senza soluzione di continuità dai tempi di Bush Senior, mentre, al telefono con l’ambasciatore statunitense a Kiev,
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Feb 6 • 6 tweets • 2 min read
<<Kaja Kallas, primo ministro estone ed attuale responsabile per la politica estera dell’UE, ha affermato, senza essere smentita, che l’obiettivo strategico della NATO è quello di dividere la Russia in Paesi più piccoli. Sostenere questo punto di vista è pericoloso, 1/
perché chi lo dice è un politico di alto rango e perché rende la vittoria della guerra ancora più una necessità esistenziale per la Russia. Ricordiamo che la Russia ha il maggior numero di testate nucleari al mondo che apparentemente rendono il piano impossibile da realizzare
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Feb 3 • 7 tweets • 2 min read
<<Dopo il crollo del muro di Berlino nel 1989, ci fu la famosa assicurazione del Segretario di Stato americano James Baker nel suo incontro con il leader sovietico Mikhail Gorbaciov il 9 febbraio 1990: «non un pollice verso est» per quanto riguarda l’espansione della NATO. 1/
Questa promessa faceva parte di una serie di assicurazioni sulla sicurezza sovietica date dai leader occidentali a Gorbaciov durante tutto il processo di unificazione tedesca nel 1990 e nel 1991. debolezza russa negli anni Novanta, devastata da una profonda crisi economica,
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Dec 23, 2024 • 9 tweets • 2 min read
La Cina è passata dall’avere l’80% della popolazione in condizione di povertà estrema nel 1980 all’assenza di povertà estrema 40 anni dopo: l’aspettativa di vita, l’istruzione, la qualità della vita sono aumentate enormemente e la fame è scomparsa.
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Si tratta dello sviluppo economico di maggior successo della storia dell’umanità avvenuto nell’arco di pochi decenni: basti considerare che in Europa ci sono voluti più di due secoli di colonialismo e di sviluppo capitalistico industriale per ottenere un risultato analogo.
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