Curioso che questo falso di inizio '900 dica cose così attuali.
E ancora:
Sep 19 • 23 tweets • 3 min read
Visto che molti continuano a negare la natura colonialista dello stato di Israele, proviamo a confrontarlo con l'analogo più prossimo, il Sudafrica dell'apartheid.
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In entrambi i casi, coloni europei si sono trasferiti in un territorio prima abitato solo da autoctoni: a partire dal 1652 il Sudafrica, da fine '800 la Palestina. In Sudafrica non c'erano letteralmente bianchi, in Palestina c'era un piccolissimo nucleo di ebrei religiosi.
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Aug 13 • 6 tweets • 1 min read
Lettera di Fanfani (!) al segretario generale NATO nel 1960, dopo che l'ENI aveva concluso un accordo per comprare petrolio sovietico a metà del prezzo del petrolio mediorientale:
"l’Italia fa presente sin da ora la modestia dei suoi acquisti…
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e fa presente infine che essa non ha attinto al petrolio sovietico, in quanto sovietico, ma perché a più buon mercato;
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May 14 • 4 tweets • 1 min read
Dalla discussione di un episodio sull'osservanza di regole ottuse si può notare che molti continuino a non accorgersene di come l'accettazione del principio che le regole si rispettino senza se e senza ma sia il più pericoloso mutamento antropologico dell'Italia contemporanea.
L'osservazione di Hannah Arendt secondo cui le leggi razziali imposte dal regime fascista trovarono blanda applicazione "per la naturale umanità di un popolo di antica civiltà", cioè sostanzialmente non applicando seriamente le regole, oggi non troverebbe spazio.
Mar 16 • 12 tweets • 2 min read
La surreale discussione sulla scheda di Liliana Segre nel database di Yad Vashem mi conferma la persuasione, che ho da tempo, che la finestra di Overton per eccellenza è stata aperta dal caso Faurisson: da quando l'Olocausto è stato sottratto alla ricerca storica.
Notoriamente Faurisson era un negazionista (l'etichetta è stata coniata proprio per lui) che sfidò gli storici a fornire prove dell'esistenza delle camere a gas.
Le tesi di Faurisson sono talvolta deliranti, ma solo per questo delirio avvengono condanne penali e licenziamenti.
Nov 15, 2023 • 20 tweets • 3 min read
Provo a riassumere quella che secondo me è la spiegazione più verosimile degli eventi di Gaza, senza ricorrere a teorie del complotto (in cui in generale non credo).
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Antefatto: fin dagli anni '90 Netanyahu appoggia di fatto Hamas come principale garanzia dell'impossibilità di una soluzione a due stati, che vuole a ogni costo evitare.
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Nov 3, 2023 • 11 tweets • 2 min read
C'è un altro elemento che avvalora la tesi del mondo esterno sostanzialmente colto di sorpresa dalla crisi di Gaza: Nasrallah ha aspettato a lungo prima di parlare.
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Perché? Evidentemente perché nel frattempo sono avvenute trattative. Incontri Hamas-Russia a Mosca, Hamas-Hezbollah-Iran a Beirut, Iran-Turchia a Istanbul, USA-paesi arabi e Israele nel giro di Blinken, in particolare in Qatar.
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Nov 3, 2023 • 15 tweets • 2 min read
Come interpretare il discorso di Nasrallah? Secondo me l'obiettivo principale era non coinvolgere l'Iran nel conflitto.
I punti principali sono:
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1. l'attacco del 7 ottobre è stata una decisione autonoma di Hamas, su cui noi (cioè Hezbollah, e quindi Iran) non influiamo;
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Nov 3, 2023 • 10 tweets • 1 min read
@agambella Per ora sta ricostruendo la storia e la situazione attuale. Come sempre, in arabo molto curato.
@agambella Ha detto ora che l'operazione del 7 ottobre è palestinese al 100%, che loro non sono stati consultati e che proprio la segretezza ne ha consentito il successo.
Oct 10, 2023 • 18 tweets • 3 min read
Torno su una questione che ho affrontato ieri in una discussione su un altro tema (quello del laicismo, che pure meriterebbe approfondimenti): il "diritto al ritorno".
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Lo stato israeliana, prima informalmente, poi dal 1950 con una legge emendata nel 1970, consente il diritto alla cittadinanza automatica a tre categorie di persone:
a) chi è ebreo secondo la halakha (perché ha la madre o una nonna ebrea);
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Oct 8, 2023 • 17 tweets • 3 min read
Come promesso, in questo thread discuto di analogie e differenze fra la situazione israelo-palestinese e le lotte storiche di decolonizzazione nel mondo arabo, come la guerra di Algeria.
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Cominciamo con le analogie: 1) il sionismo è senza dubbio anche (ma non solo) un fenomeno coloniale. Prima e dopo il libro di Herzl gruppi di ebrei, quasi tutti europei, si sono stabiliti in Palestina all'interno di un più generale processo di colonizzazione del mondo arabo
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Oct 8, 2023 • 14 tweets • 2 min read
Provo a condividere qualche riflessione sul rapporto tra violenza e diritto, data l'incredibile confusione tra categorie concettuali che si ripete ogni volta che si tratta del conflitto arabo-israeliano.
Lo farò a partire da un altro conflitto, ormai chiuso.
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Si tratta della guerra di Algeria, intesa in senso lato come l'insieme degli scontri, a vario livello di intensità, che hanno avuto per teatro l'Algeria francese fra la fine della II guerra mondiale e il 1962, anno dell'indipendenza dell'Algeria.
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Aug 24, 2023 • 11 tweets • 2 min read
Condivido una riflessione che mi viene in mente sull'ambientalismo. Il punto di partenza è che siamo stati tutti, e siamo ancora molti per qualche verso, ambientalisti: la preoccupazione per la conservazione dell'ambiente in buone condizioni non è di per sé negativa.
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Ricordo che già in passato c'erano stati timidi dibattiti sulle matrici ambigue dell'ambientalismo, in particolare in Austria e Germania (paesi da decenni protagonisti di "battaglie" ambientaliste) il legame con la visione völkisch e poi nazista della natura.
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Aug 3, 2023 • 9 tweets • 2 min read
Leggendo riferimenti a presunte "analisi scientifiche" (l'aggettivo si usa quando la scienza non c'entra niente) sull'Ungheria di Orbán, mi è venuta in mente una riflessione sull'ossessione UE per lo "stato di diritto".
Perché è così importante?
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Vincere le elezioni non è notoriamente sufficiente per governare. La collaborazione di esercito, burocrazia e magistratura è necessaria.
Se chi vince le elezioni è allineato al "deep state" (chiamiamolo così per semplificare) va tutto liscio. Ma se non è così?
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Jul 29, 2023 • 10 tweets • 2 min read
Vi spiego (per esperienza diretta) come funziona la peer review.
Un professore o ricercatore dà la sua disponibilità al direttore di una rivista, ai responsabili di una collana o agli organizzatori di un convegno scientifico di fare da reviewer.
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Quando la rivista (non ripeto gli altri casi per semplificare) riceve un articolo, individua un reviewer più o meno competente e gli chiede se è disponibile a revisionarlo.
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May 29, 2023 • 27 tweets • 4 min read
Ancora qualche nota storica sulle elezioni turche, dato che mi pare che i giornali non assolvano molto al compito di informare.
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I kemalisti non hanno praticamente mai vinto un'elezione libera. Atatürk, anche per esigenze comprensibili di creaizone dello stato, istituì un sistema a partito unico, durato fino al 1946.
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May 28, 2023 • 8 tweets • 2 min read
L'analisi del voto turco, come delle non molte elezioni relativamente aperte che si tengono o si sono tenute in Medio Oriente, è distorta dalla sovrapposizione dei meccanismi di scelta tipici dell'Europa o dell'Occidente.
Provo a spiegare.
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In Medio Oriente non c'è voto di opinione. Si vota per identità etnica o religiosa (questo avviene anche da noi quando l'identità è marcata, p. es. in Alto Adige o in Belgio), e per appartenenza a gruppi sociali.
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May 19, 2023 • 4 tweets • 1 min read
Un fenomeno politico interessante, che mi pare passi sostanzialmente inosservato, è la formazione in molti paesi di quello che possiamo definire "PD globale": partiti di origine diversa che sono diventati portavoce del globalismo liberista e dei valori woke.
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Il fenomeno è infatti molto vasto: include senza dubbio altri partiti di origine marxista (a volte ormai remota), come la SPD o i socialisti francesi, ma anche partiti di origine nazionalista come il CHP kemalista turco.
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May 11, 2023 • 5 tweets • 2 min read
@saldi_di Come sempre nella storia. La scintilla per l'assassinio di vom Roth (che poi in reazione scatenò la Kristallnacht) fu l'espulsione degli ebrei polacchi dalla Germania a sua volta causata dalla revoca della loro cittadinanza in Polonia.
Anche allora avevano cominciato loro...
@saldi_di Nel dettaglio: 1) il 6 ottobre 1938 il ministro degli interni polacco comunica che la cittadinanza dei polacchi all'estero (in maggioranza ebrei in Germania) sarebbe stata revocata se non avessero applicato un timbro sul passaporto entro il 30 ottobre;
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May 2, 2023 • 9 tweets • 2 min read
Tutti ripetono, in merito alla guerra russo-ucraina, il principio dell'inviolabilità dei confini. Questo principio, implicito nella Carta dell'ONU, è stato sancito nel 1975 dall'atto finale della conferenza di Helsinki.
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Non si considera però che questo principio, che non è mai stato considerato valido nella storia, è figlio della situazione particolarissima della guerra fredda, e che finisce per creare più problemi di quelli che si suppone risolva.
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Feb 10, 2023 • 5 tweets • 1 min read
Il Manifesto della Razza era la scienza dell'epoca.
Ecco i primi firmatari:
Lino Businco, docente di patologia generale, 'Università di Roma
Lidio Cipriani, docente di antropologia, Università di Firenze
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Arturo Donaggio, docente di neuropsichiatria, Università di Bologna, nonché presidente della Società Italiana di Psichiatria
Leone Franzi, docente di pediatria, Università di Milano
Guido Landra, docente di antropologia, Università di Roma