Marco Setaccioli Profile picture
Dipendente pubblico, giornalista, attivista pro-Ucraina e dal 2023 scrittore. Complottisti, no-vax, putiniani, negazionisti del cambiamento climatico, anche no!
Apr 12 10 tweets 5 min read
In questi giorni ho sentito esperti ed opinionisti demolire il progetto di riarmo UE, sia perché non necessario, visto che spendiamo già più della Russia, sia perché con il piano si implementano 27 difese nazionali e non una europea. Provo a spiegare perché non concordo. 1/10 👇 Image Partiamo dai costi. L’origine dell’errore sta in un articolo dell’Istituto di Studi Strategici Internazionali (IISS), il quale aveva grossolanamente calcolato la spesa russa in “difesa” (leggasi “attacco”) in 461 miliardi di dollari contro i 457 dell’Europa nel suo complesso. L’analisi è stata poi contestata da una serie di esperti (tra i quali anche @CottarelliCPI), i quali hanno evidenziato correttamente alcune lacune. La prima è che nel raffronto tra le due spese non erano state incluse le stesse voci. In secondo luogo il budget investito in armi da parte di Mosca era stato corretto in base al potere di acquisto, mentre quello europeo no. Il risultato è che i 27, secondo il ricalcolo, spendono in realtà 547 miliardi, cioè il 19% in più della Russia. 2/10 👇
Apr 6 21 tweets 17 min read
“Quante balle ci hanno raccontato?”. Si chiedeva ieri @marcotravaglio dal palco del M5S, partito del quale è il leader di fatto. Ma ascoltando i suoi 20 minuti di intervento viene da chiedersi: quante ne ha raccontate lui? Vediamo. I veri putiniani sono quelli che vogliono continuare la guerra, lasciandola finire a chi la sta vincendo. I veri amici dell’Ucraina sono quelli che vogliono il negoziato prima che sia troppo tardi.
Per verificare la prima delle sue affermazioni, rivolta a se stesso e a quella piazza, è necessario fare una carrellata di almeno alcuni degli ospiti presenti alla manifestazione di ieri. Sul palco, oltre agli esponenti del M5S, che ormai da anni chiedono di disarmare l’aggredito (e questo, si sa che è un chiaro segno di “amicizia”), c’erano personaggi come Jaffrey Sachs, economista noto per aver sposato interamente la propaganda russa su temi quali le “provocazioni” della NATO ed aver sostanzialmente negato il diritto dell’Ucraina alla propria sovranità ed all’integrità territoriale. Poi Barbara Spinelli, indegna figlia di uno dei padri dell’Europa, Altiero, firma del Fatto, dalle cui pagine elargisce straordinarie pillole di putinismo e che da europarlamentare si era distinta per aver contestato le sanzioni alla Russia, essersi schierata contro l’accordo di associazione tra UE e Ucraina, aver detto che il governo dell’allora appena eletto Poroshenko era “considerato illegittimo da metà degli ucraini”. Suo è anche il voto contrario alla risoluzione con la quale si chiedeva il rilascio del regista Oleg Sentsov, arrestato e torturato durante l’illegale occupazione della Crimea da parte delle truppe russe. Ma anche ad esempio i rappresentanti dell’ANPI, che più volte si sono lasciati andare a dichiarazioni con le quali fanno proprie le accuse di nazismo rivolte agli ucraini e che, pur non avendo mai visto una guerra nella loro vita, negano che quella di che sta costando la vita a decine di migliaia di persone sia una vera “resistenza”, salvo poi tacere quando Maria Zakharova ha tranquillamente cantato "Bella ciao", mentre le consegnavano le firme contro il Presidente Mattarella. E poi l’ARCI, alcune della cui sezioni locali hanno abbondantemente collaborato nella realizzazione di eventi di propaganda filorussa, con tanto di video prodotti da canali sanzionati. Grazie ad @Ivan_Grieco abbiamo scovato in piazza anche una entusiasta Clara Statello, quella che rideva dei bombardamenti sull’Ucraina e che nel suo canale Telegram definisce “liberati” i territori occupati dalla Russia. Questo solo per citarne alcuni.
Se poi a loro vogliamo aggiungere lo stesso Travaglio, sul cui giornale scrivono asset del putinismo come Orsini (“L’Ucraina ha già perso”, “l’Ucraina è morta”) ed il Generale Mini (oggetto di un recente dossier che lo collega ad alcune organizzazioni vicine al Cremlino) e altri opinionisti come Elena Basile (la quale presenta libri all’Ambasciata Russa) e che ormai ripropone in modo così fedele la propaganda putiniana, da beccarsi anche i complimenti dell’Ambasciata Russa per le sue falsità, forse c’è da comprendere come mai questo sentimento di “amicizia” nei confronti degli ucraini non sia stato ricambiato ieri dalla presenza di nessun membro di quella comunità, che pure a Roma è piuttosto numerosa.
Mar 31 12 tweets 6 min read
Oggi ho voluto fare un esperimento. Ho preso un video a caso di Marco Travaglio (link nel secondo post 👇). È un filmato di pochi minuti tratto dai sermoni con i quali delizia il pubblico di Accordi & Disaccordi, programma prodotto da Tv Loft, società del gruppo del Fatto Quotidiano. L’ho scelto perché è sufficientemente breve, ma è abbastanza pieno di rocambolesche affermazioni da far capire qualcosa di più delle sue tecniche di distorsione della realtà. Ho così suddiviso il tutto in varie parti e le ho commentate. Ecco cosa ne è emerso.Image Già sui primissimi secondi ci sarebbe molto da dire. Che qualcuno tra i paesi NATO abbia potuto gioire per la strage di Bucha è una dichiarazione piuttosto arbitraria. Magari dovrebbe essere lui a dire come mai il suo giornale sia stato tra i primi a mettere in dubbio le responsabilità russe per quella strage. E poi diciamolo chiaramente, i morti ucraini finora hanno fatto comodo soprattutto proprio al Fatto e ad altri organi della propaganda, che possono portare così avanti la retorica per cui, visto che sono gli ucraini a morire, meglio un pessimo accordo di pace che una guerra ad oltranza.

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Jun 7, 2024 6 tweets 6 min read
Ieri sera, ospite di @OttoemezzoTW, insieme a @masechi, @GiuseppeConteIT ha mostrato come possa non esserci limite reale alla cialtroneria in politica, rivelando il gigantesco NULLA pentastellato che il doppiopetto e l'eloquio "impastato" del suo leader vorrebbero nascondere👇 Si comincia con il superbonus, argomento che fa saltare immediatamente l'ex premier, i cui toni si alzano subito. Incalzato da Gruber e Sechi, Conte, che definisce il bonus del 110% come "una delle misure più controllate del recente passato" afferma innanzitutto che i 15 miliardi di truffe denunciati anche da @GiorgiaMeloni sono in realtà "truffe tra privati" e che quindi questi non impattano sui conti pubblici. Un'informazione banalmente falsa, come espressamente detto dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini nel corso di un'audizione in Senato dell'aprile scorso (). Ruffini ha detto che "8,6 sono stati oggetto di sequestri preventivi da parte dell’autorità giudiziaria", ma dei restanti 6,3 miliardi solo una minima parte non sono stati già utilizzati per pagare meno tasse, pertanto si sono quasi tutti tradotti in un danno erariale reale. Va anche detto che la parte di "truffe tra privati" sono e restano un peso per lo Stato, che ne è il responsabile, non avendo introdotto adeguati controlli, e che poi pagherà il conto finale di aziende che, fallendo, non potranno pagare le imposte o che saranno costrette a ricorrere alla previdenza pubblica per cassa integrazione e licenziamenti.

Altra carta giocata da Conte, suggerita da vari editoriali di @marcotravaglio, è il disconoscimento delle responsabilità dei costi del provvedimento, prontamente scaricato sui governi successivi. Un tentativo patetico se si pensa che lo stesso ex premier in più occasioni ha invece rivendicato presunti (ma in realtà artatamente gonfiati 👉 👉 👉) meriti relativi ad effetti benefici su crescita e occupazione, per non parlare del tentativo di fingersi estraneo rispetto alla gestione dell'epoca Draghi, il cui governo era sostenuto da una compagine parlamentare tra le quali il M5S era il partito di maggioranza relativa. Un partito che più volte, davanti alle perplessità espresse dal premier, ha minacciato la rottura in caso di non riconferma della misura.

Terza bugia è quella di sostenere che nei progetti del M5S il superbonus dovesse avere un carattere transitorio, per stimolare la ripresa dell'economia dal crollo subito con il COVID. Di questo Conte aveva più volte parlato anche in varie interviste televisive e sulla carta stampata. Nel programma elettorale per le ultime politiche del 25 settembre 2022 (👉) si legge che il superbonus è una delle misure che "meritano di diventare strutturali" (pag. 88), ma adirittura che dovrebbe essere esteso all'impiantistica sportiva (pag. 71), al settore della transizione ecologica, confermando il sistema dei crediti fiscali (pag. 154), e anche alle strutture ricettive e termali (pag. 174). Qualora non fosse chiaro, nel programma si legge anche che "Intendiamo continuare a puntare sui bonus edilizi esistenti, fra cui il Superbonus 110%, e intendiamo lanciare un Piano strategico industriale di stabilizzazione delle agevolazioni dei bonus edilizi" (pag. 102). E addirittura si criticano le restrizioni con le quali si era cercato di contenere l'emorragia di fondi pubblici, parlando di "Introduzione di ‘Conti Correnti Fiscali’ (CCF), su cui far circolare liberamente i crediti d’imposta analoghi al Superbonus 110%, eliminando tutti i vincoli introdotti dal Governo Draghi" (pag. 205).ilsole24ore.com/art/bonus-edil…
pagellapolitica.it/fact-checking/…
pagellapolitica.it/articoli/fact-…
ilfoglio.it/economia/2023/…
movimento5stelle.eu/wp-content/upl…
Oct 4, 2023 46 tweets 15 min read
Oggi, per chi vuole, sfogliamo insieme l’album dei denazificatori russi, quelli andati a combattere contro i “nazisti” ucraini.

Grazie a @DonbasDIY, del quale ho indegnamente tradotto e riadattato lo straordinario lavoro.

🧵1/ Image 2/ Pavel Gubarev, Il governatore della DPR, il quale sfoggia un simbolo che tra poco rivedremo, ma dall’aria familiare. Image