Continuo a leggere, ripetuta anche da chi ahimé dovrebbe sapere di cosa parla, questa curiosa affermazione che in Italia il 50, il 54 o il 57% dell'economia sarebbe «controllata dallo Stato».
Che strafalcione!
Urge qualche spiegazione per non esperti e diversamente esperti
1/n Per consentire i confronti tra economie di diversa dimensione, la spesa pubblica, totale delle uscite della pubblica amministrazione, viene convenzionalmente rapportata al PIL. Ciò non significa tuttavia che quella percentuale (spesso superiore al 50%) sia una «quota» del PIL
2/n

L'abolizione del bonus cultura è l'occasione per trattare un tema più generale. Molti, in questo e altri casi, usano l'argomento «non dovrebbe essere per tutti, solo per i meno abbienti», mostrando di non comprendere la differenza tra misure redistributive e incentivi 1/n Un incentivo ha lo scopo di incoraggiare certi consumi/comportamenti, che per varie ragioni possono essere considerati desiderabili. Dire: «a Tizio l'incentivo non serve perché può permettersi quella spesa» significa non comprendere come i prezzi condizionino le scelte 2/n

Non mi sono mai appassionato alla discussione sulle aliquote, perché come spieghiamo nei nostri corsi la progressività si ottiene per scaglioni con aliquote crescenti, ma anche con deduzioni e detrazioni. La flat tax rinuncia ai primi ma solitamente mantiene le seconde
> Quindi tutto bene? No, c'è una differenza. Con la flat tax l'aliquota nominale fissa l'aliquota massima, quella che incide sui redditi più alti. Se la metti al 15% (ora è al 43%) puoi avere tutte le detrazioni che vuoi, un reddito elevato non paga più del 15%
>

Qualcuno sta iniziando a spiegare che il nuovo meccanismo salva-spread varato ieri, il TPI, è un formidabile strumento di controllo della politica economica di paesi come il nostro, che limiterà drasticamente lo spazio di azione di qualsiasi governo
> Il TPI, che non dovrà essere richiesto dagli stati, prevede che la BCE intervenga a sostegno dei debiti pubblici di un paese sotto attacco speculativo solo a certe condizioni, che includono: il rispetto delle regole fiscali, delle raccomandazioni del Consiglio UE,
>

«Guerra per procura» o «proxy war» è quando una potenza militare consegue i propri obiettivi strategici attraverso una forza militare di un altro paese senza entrare direttamente nel conflitto. N.B. Non è necessario che detta potenza abbia anche istigato l'inizio della guerra
> Se la guerra in Ucraina sia diventata una proxy war è diventata questione molto calda da quanto Lavrov ha utilizzato questa espressione per accusare gli USA, suscitando la reazione sdegnata della Casa Bianca. Questo da noi rende difficile parlarne senza passare per «putiniani»
>

Torno brevemente su un tema che sta scaldando gli animi negli USA e non solo: aborto e Corte suprema. Che sta succedendo? Una fuga di notizie ha rivelato che la CS intende rovesciare la famosa sentenza sul caso Roe vs Wade che nel 1975 rese l'aborto legale in tutti gli USA
> Va spiegato bene: la sentenza del 1975 sottrasse la materia agli stati, stabilendo che fosse incostituzionale ogni limitazione del diritto di aborto prima dei 6 mesi di gravidanza. Già nel 1992 questa sentenza era stata messa in discussione nella CS, ma non se ne fece nulla
>

Alla fine ciò su cui ci dividiamo è quale sia un esito accettabile di questa guerra.
La gamma di posizioni va da chi dà priorità a fermare subito il massacro (anche concedendo qualcosa a Putin) a chi pensa si debba continuare finché la Russia non ne uscirà sconfitta
> A favore della seconda posizione è chi, accostando Putin a Hitler, ritiene che concedere qualcosa possa incoraggiare ulteriori azioni contro altri paesi; a ciò si mescola spesso l'idea che sia nostro compito, come Occidente, esportare la democrazia in Russia (= regime change)
>

Leggo molti commenti offesi -e ahimé offensivi- verso chi si sforza di capire e articolare un discorso sull'invasione dell'Ucraina, scostandosi dalla mera indignazione ed esecrazione del comportamento dei russi. Chi introduce complessità è visto come un fiancheggiatore di Putin
> Non si riesce a uscire da un approccio moralistico, per cui il male diventa male assoluto, e di fronte a questo l'unica è imbracciare le armi, senza alcuna possibilità di mediazione.
Capire il male è visto al più come un esercizio accademico, che distoglie dall'obiettivo
>

Ho dovuto cancellare un mio tweet che stava attirando un quantità ingestibile di sciocchi commenti. A volte la sintesi si presta a fraintendimenti, cerco quindi di spiegare a chi ha la pazienza di leggere cosa intendessi Reagivo al tweet di a una persona con cui spesso interloquisco, che attribuiva il cortocircuito attuale al fatto che si fosse rinunciato al principio che siamo i proprietari del nostro corpo («il corpo è mio»)
@chiaraped

Ritengo che sia giusto per il Min. Salute informi sull'efficacia dei vaccini (da sempre ripeto che la persuasione è più efficace del ricatto). Ma proprio per questo mi irrita una certa leggerezza nel presentare i dati, che rasenta la manipolazione. Guardate il grafico 👇 L'altezza dell'omino dei non vaccinati è circa 7-8 volte quella dei vaccinati con due dosi. In effetti, si dirà, 172,4 è circa 7-8 volte 22,3 ecc. Tuttavia, quello che colpisce lo sguardo è la dimensione dell'omino, la sua area. Ma l'area nel primo caso è ben 60 volte maggiore!

Perché sono critico verso certi facili confronti tra la «prima ondata» COVID della primavera 2020 e la successiva o successive ondate dall'autunno in poi? Perché il dato aggregato nazionale nasconde le profonde differenze di impatto nelle diverse aree del Paese.
Mi spiego > > Questi sono i dati sulla mortalità settimanale nelle province più colpite nella prima ondata (rosso=2020, blu=2021, grigio=anni precedenti). Ciò che colpisce è che dopo i dati eccezionalmente alti della prima ondata, la mortalità resta in linea con gli anni precedenti >

La tipica risposta di molti economisti all'iniziativa di Biden su brevetti-vaccini è che aiuterà la produzione di vaccini nell'immediato ma frenerà l'innovazione in futuro. Ma è una risposta semplicistica, da manuale del primo anno di economia >>> > È probabile che sia proprio il contrario: nell'immediato non è facile, anche in assenza di brevetti, aumentare la capacità produttiva; quanto al futuro, si dimentica che i brevetti hanno spesso un effetto «bloccante» sulle innovazioni successive che supera quello incentivante >

Ops. @unisiena, come molte altre università italiane, usa i server Amazon per i video delle lezioni ecc. Niente di riservato, ma...

https://twitter.com/Snowden/status/1303841107697168384

Una soluzione in qualche modo obbligata dalla scarsezza di risorse: un tempo avevamo i "nostri" server e i nostri sistemisti, ma garantire servizi di rete di qualità costa, esternalizzare costa molto meno. Quindi la posta è su Google, i dati su Amazon ecc.

Qualche considerazione sul MES:
- trattati e regolamenti prevedono che l'accesso al MES sia necessariamente legato a precise condizionalità, controlli, sorveglianza ecc.
- l'Eurogruppo il 10/4 aveva parlato di MES senza condizionalità, ma il testo era pieno di ambiguità
1/4 - la genericità dell'annuncio, di fronte alla lettera dei trattati, giustificava diffidenze e preoccupazioni sulle reali condizioni di accesso al prestito
- proprio per questo, oggi Commissione ed Eurogruppo hanno dichiarato come intendono interpretare trattati e regolamenti
2/4

«Spunta»? SPUNTA?
Non spunta nulla, c'è scritto nel trattato e nel Regolamento 472/2013. Bastava leggere, bastava chiedere a chi è in grado di leggere, bastava ascoltare senza paraocchi ideologici chi questa cosa la ripete da settimane. Che pagliacciata un giornalismo così! «Il retroscena» 😀

A proposito dell'intervista di Klaus Regling, direttore del MES, è necessario fare una precisazione, perché vedo che si insiste su un'inesattezza. Regling afferma che l'adesione alla linea di credito sanitaria senza condizionalità è requisito per l'attivazione dell'OMT Qui devo addentrarmi in aspetti giuridici. L'OMT (acquisto di titoli da parte della BCE di un paese con problemi di liquidità) richiede esplicitamente la condizionalità del MES. Qui quanto si trova a riguardo sul sito della BCE
ecb.europa.eu/press/pr/date/…

Di che stiamo parlando - in breve
1. Il prestito MES «senza condizionalità» (tutto da dimostrare che lo sia, ma ammettiamo) ammonterebbe max al 2% del PIL. Il vantaggio finanziario in termini di interessi risparmiati ammonterebbe ad alcune centinaia di milioni all'anno 2. Le previsioni che girano sono di un aumento del rapporto debito/PIL di 20-30%, forse più. Quindi il prestito MES ci farebbe il solletico. Non risolve il nostro problema.
3. Ma se il MES «senza condizionalità» non serve a risolvere il problema del nostro debito, a cosa serve?

Per chi fosse interessato ad approfondire, il report dell'ISS sui decessi per COVID-19, aggiornato a ieri. Più tardi qui di seguito qualche commento ai dati
epicentro.iss.it/coronavirus/bo… Primo dato: la composizione per età e sesso dei decessi
Età mediana e media intorno agli 80 anni
Uomini 72%, donne 28%
Su 1016 decessi:
- 2 nella fascia 30-39 anni
- 4 nella fascia 40-49
- 25 nella fascia 50-59