Tommaso Monacelli Profile picture
Economist and Professor of Economics, Bocconi University. CoEditor Journal of International Economics. Cepr Fellow. Redazione https://t.co/Ylhqk3RzhD

Aug 7, 2021, 12 tweets

Il dibattito sul #redditodicittadinanza è importante. Perchè deve spingerci a riflettere sul modo migliore di sostenere il reddito di chi non lavora. Fuori da "pensieri dicotomici": RdC sì vs RdC no a prescindere.
Un thread 👇

Il grande dilemma: come sosteniamo il reddito dei più bisognosi senza disincentivare troppo la ricerca di lavoro? Lanciamo soldi dagli elicotteri? Diamo sussidi a condizione che queste famiglie mandino i figli a scuola?👇 (etc..)

Acceso dibattito negli anni '60/'70 proprio su questo punto: "assistenza al reddito" vs. "incentivi al lavoro". Allora nacque l'idea della *tassa negativa sul reddito* (Negative Income Tax, o NIT). Di che si tratta? Vediamo la figura qui sotto.

Cominciamo dal caso limite: il *reddito universale di base*, cioè NIT 100%. Nella fig. la relazione tra "soldi in tasca" e "reddito da lavoro" è orizzontale. Per qls.reddito ottenuto sul mercato si "porta a casa" *sempre* un sussidio di 100. Perciò l'incentivo a lavoro è ZERO

Importante! ll RdC *non* è una NIT. Cioè non è un sussidio che si ottiene indipendentemente dalla partecipaz. al mercato del lavoro. Il RdC è un sussidio *condizionato* alla partecipaz. ai Centri Impiego (Questa è il prima difetto del RdC)

Come introdurre dunque un incentivo *parziale* al lavoro rispetto al caso estremo NIT? La retta deve avere una pendenza positiva ma <1. Es: NIT 50%. Se guadagno 1Eur sul mercato si sottraggono solo 50c al sussidio. 👇

Come si fa a massimizz. incentivi al lavoro? Es: con "sussidio su reddito guadagnato". Se guadagno 1Eur lavorando, porto a casa 1.20 Eur (sussidio 20%). In US è strumento molto diffuso. La ricerca ha mostrato che è molto efficace nel riportare madri single nel mondo del lavoro

Il "sussidio sul reddito guadagnato" è l'estremo opposto del reddito di base universale. E' illustrato dalla curva verde qui sotto. Ma ha un grosso problema: chi non guadagna sul mercato non riceve niente!

Il dilemma di politica economica è quindi trovare lo strumento che bilanci i vantaggi e i costi dei due casi estremi:
1. NIT 100% (reddito universale di base)
2. Sussidio su reddito guadagnato

Il grosso difetto di RdC è che non corrisponde nè al caso 1 nè al caso 2

La soluzione ottimale è combinare i vantaggi del caso 1 (NIT 100% a la Friedman) con i vantaggi del caso 2.
Questa soluzione è illustrata nella curva rossa.

Il RdC è una soluzione mal disegnata a questo problema. Non ha nè i benefici di un sistema universale di base, nè quelli di un "sussidio sul reddito guadagnato", perchè il RdC viene perso immediatamente dopo che si trova un lavoro.

Il RdC non è intrinsecamente da rifiutare. E' semplicemente un istituto concepito male. Perchè non ha nè i benefici di assistenza universale, nè i vantaggi di incentivo al lavoro. Un dibattito serio su questo istituto è doveroso, fuori dagli schemi ideologici

Share this Scrolly Tale with your friends.

A Scrolly Tale is a new way to read Twitter threads with a more visually immersive experience.
Discover more beautiful Scrolly Tales like this.

Keep scrolling