#MondoBeatles By @DonPiricoddi in collaborazione con @florabarral e con menzione speciale per le altre redattrici di @RockOthers @gloriapoch72 e @valeindie6
@thebeatles Magical Mytery Tour
1° parte
So esattamente cosa state pensando : "Ecco un altro fan sfegatato dei Beatles che si presenta con l'ennesima recensione di un disco vecchio o stravecchio solo perche` non aveva nient'altro da fare!". Lasciatemi dire che non e` assolutamente cosi`.
Questa che ora scrivo è una recensione su un disco che mi piace molto, e ci tengo molto a scriverla correttamente, quindi tratterò molti argomenti diversi, analizzerò con cura ogni canzone e tratterò anche temi fuori dal contesto (come ad esempio la leggenda PID
e l'uso del personaggio "Walrus" da parte di Lennon).
Innanzitutto c'è da dire che l'album "Magical Mystery Tour" non è solo un album dei Beatles, molto "strano" e "prestigioso" ma è anche uno splendido, quanto insensato film su pellicola. Molti lo descriveranno come un album
"senza capo ne coda" o come il "più grande sbaglio che gli scarafaggi di Liverpool abbiano mai fatto" secondo il mio modesto parere, entrambe le affermazioni sono errate e fuori luogo. Personalmente trovo l'album geniale e pieno di pezzi interessanti. Ma anche qui l'influenza
delle droghe comincia a farsi sentire. L'album uscì l'otto dicembre 1967 subito dopo il debutto del film, che non riscosse quasi per niente successo (anche se si sa che nelle grandi scuole di regia, molti lo considerano come un vero e proprio "capolavoro" e che gente come
Steven Spilberg lo apprezza e lo rivede molte volte con piacere). L'album non solo conteneva pezzi inediti dei mitici FabFour ma anche dei singoli molto orecchiabili, inseriti per compensare i buchi lasciati dai pochi pezzi nuovi.
La copertina ci mostra i quattro ragazzi di Liverpool travestiti da grotteschi animali quali : Un Ippopotamo (Paul McCartney), Un Coniglio (George Harrison), Un Gallo (Ringo Starr) ed in mezzo a questi tre pseudo-cuccioli, il più inquietante e terrificante di tutti,
Il Tricheco portatore di sventura (John Lennon). La scritta colorata che rappresenta il nome del disco salta subito agli occhi, cosi` come la scritta a stelle che rappresenta invece il nome del gruppo (notare come la scritta citi "Beatles" e non "The Beatles"
ma di questo parleremo successivamente).
Il disco si apre con una bellissima e orecchiabilissima "Magical Mystery Tour" scritta da John e Paul (molti attribuiscono l'idea del film e della canzone solo a McCartney, ma si puo` subito riscontrare anche il necessario contributo di
Lennon) che diffonde gioia ed allegria a chi l'ascolta e che tratta appunto di questo viaggio misterioso e magico, cercando di convincere la gente a comprarne un biglietto. Gia` da subito Paul vuole farsi riconoscere e si lancia con "The Fool On The Hill" e narra di questo
"Pazzo Sulla Collina" che nessuno sembra conoscere e con cui nessuno vuole avere niente a che fare. L'aiuto dei flauti nella canzone e` provvidenziale. Il disco procede tranquillamente con il pezzo quasi di sola musica "Flying" che all'apperenza può sembrare piuttosto lento e
non elaborato, ma che dopo il primo minuto colpisce chi lo ascolta. Si continua con la tetra e cupa canzone del mitico Harrison, il quale ci narra della sua uggiosa esperienza nella strada di Los Angeles da cui prende il nome la canzone : ovvero la "Blue Jay Way".
Arrivati a questo punto i Beatles procedono la loro scalata verso il rock psichedelico e il rock progressivo offrendoci un pezzo misto a Swing, Blues e Rock Lento quale "Your Mother Should Know". Arrivati a questo punto vorrei soffermarmi per descrivere nel miglior modo
possibile il capolavoro (da molti citato come "la miglior canzone dei Beatles in assoluto!) del mio tanto adorato John Winston Lennon, ovvero il magico e disarmente "I Am The Walrus" (letteralmente "Io Sono Il Tricheco").
Lennon è molto famoso per questo sua adorazione del personaggio del Tricheco; basti pensare che lo cita in ben quattro canzoni : la stessa "I Am The Walrus", la progressiva"Glass Onion" in cui dichiara apertamente di non essere lui il tricheco ( there is another clue for you all,
the walrus was Paul … ) e passa la palla a Paul McCartney (dal doppio album "The Beatles" detto anche "White Album" o "LP Bianco"), la oscura e inquietante "Come Together" in cui dichiara che un personaggio di sua invenzione indossi degli stivali di gomma da tricheco
(… walrus gumboot, he got … ) anche se la frase e` molto confusa (dall'album "Abbey Road") , ed infine nella sua "God" in cui dichiara per l'ennesima volta di essere stato lui il tricheco ( i was the walrus, but now i'm John… ) e successivamente dice di essere solo se stesso.
Esaminando molte interviste e leggendo molti libri, si e` pensato che Lennon, si riferisse al personaggio ideato dallo scrittore Lewis Carol (scrittore di "Alice Nel Paese Delle Meraviglie" e "Alice Attraverso Lo Specchio") e che abbia preso spunto da lui per scrivere il
capolavoro di canzone che si trova in quest'album (visto che riprende anche il personaggio di Humpy-Dumpy ovvero "the eggman", l'uomo uovo). E' risaputo che sia John che Paul adorano gli scritti di Carol, e dovendo scegliere tra diversi personaggi abbiano scelto il tricheco
anziche` il falegname (dopo lo scandalo delle affermazioni di Lennon sulla chiesa e sul cristianesimo, l'avrebbero accusato di paragonari di nuovo a Cristo!!).
Domani seconda parte
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