Intanto grazie a @GennaroZezza per aver preso il tempo di leggere e commentare #lascienzainutile!
Gennaro esprime riserve simili a Riccardo Bellofiore.:
Manca la trattazione di un filone che va da Wicksell al Keynes del Trattato, a Graziani, e Minsky. 1/
A parziale spiegazione per questa mancanza (una tra molte: manca completamente tutta la macro eterodossa degli ultimi anni, dai modelli ABM ai post-Keynesiani, ai ricardiani), ho fin dall'inizio fatto una duplice scelta: 2/
in primo luogo, di non scrivere un testo di storia del pensiero (ne esistono ottimi scritti da economisti più competenti di me). Questo mi ha affrancato dal dovere di completezza 3/
In secondo luogo, di concentrare l'analisi sulla capacità o meno del mercato di garantire l'uguaglianza ex ante S=I, punto di frattura tra Keynes e i neoclassici.
4/
Questo perché è su questo punto che si è basato a mio avviso il riassorbimento (via IS-LM e Friedman-Phelps) dell' "anomalia" keynesiana del secondo dopoguerra, che ha portato al Nuovo Consenso. Ed era questo che mi interessava mettere al centro del testo
5/
Il "Keynes di lungo periodo", quello che si interessa di investimento, accumulazione, moneta endogena, e che contribuisce ad alimentare gli studi successivi su finanza e instabilità del capitalismo, era meno centrale in quest'ambito, sia pure non meno importante (anzi!)
6/
Detto questo, rifletto ad una (sia pur rapida) aggiunta al capitolo su Keynes, che almeno allerti il lettore sull'esistenza di questa linea di ragionamento che lungo tutto il ventesimo secolo corre in parallelo e intersecandosi, con quella del libro.
7/
Gennaro, grazie ancora! (e appuntamento appena possibile, a Napoli!
8/fine
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Ancora una volta “le elezioni si vincono al centro” ha mietuto una vittima eccellente
Il problema dei cosiddetti progressisti è che pensano ancora di vivere nel mondo dell’elettore mediano, in cui si vince al centro e gli estremi seguono per abitudine o mancanza di alternative
1
Ma l’ultimo quarantennio ci ha lasciato una distribuzione degli elettori bimodale. Classi medie maltrattate si sono spostate verso gli estremi.
La destra ha seguito gli elettori e radicalizzato il suo discorso, aumentando i consensi.
2
La “sinistra”è rimasta a presidiare un centro dove non ci sono più elettori, finendo necessariamente per rappresentare solo le élites benestanti e provare a limitare i danni giocando sulla paura dell’uomo nero (Berlusconi, Trump, Le Pen, Orbán; la lista è lunga)
3
1/
A proposito di #Macron che secondo la narrazione italica prevalente avrebbe fermato i fascisti a petto nudo e con sprezzo del pericolo, credo sia utile qualche elemento di riflessione.
🧶
2/ #LePen lavorava al 2027. La scelta del grande stratega di indire le elezioni anticipate ha fatto balenare la vittoria oggi. Non è andata, e lei torna a pensare al 2027
In condizioni, se possibile, anche migliori. Come ha detto lei , la marea sale. E anche parecchio, purtroppo
3/ #Macron si trova con una pattuglia parlamentare fortemente ridotta, con l'#RN che certo non fa bene come prevedevano i sondaggi, ma che sale al 34% di voti e incrementa di 50 deputati la sua rappresentanza, con il #NuovoFrontePopolare primo gruppo parlamentare.
Fatto enunciato dai ricercatori FMI: L'#inflazione è attribuibile a profitti e costi delle importazioni (poco al costo del lavoro).
Questo può essere spiegato da un aumento dei #margini (non evidente sia pur presente in alcuni settori importanti) ma non necessariamente 2/
E qui scatta la cortina fumogena: a chi ritwitta i risultati del Fondo si urla"non conosci l'economia, i margini sono costanti"!
Scopo della cortina è ovvio: trasformare il dibattito in un match per o contro il capitalismo.
Se noti i profitti elevati sei nemico delle imprese
3/
Il ministro @AndreaOrlandosp è crocifisso dal twitter nostrano per un'affermazione tanto banale quanto vera
La restrizione monetaria rende molto più difficili gli sforzi che gli Stati fanno (io direi dovrebbero fare). 1/
Perché l'affermazione è banale e veritiera? Una restrizione monetaria
a) riduce la domanda aggregata, già in caduta per il crollo di salari
b) rende più complicate le politiche di bilancio a supporto dell'economia
c) crea problemi al settore finanziario ft.com/content/2d79d1…
2/
La risposta del twitter nostrano è che Orlando non conosce l'economia: Il tapino non sa che qualunque sia l'origine dello shock, una volta che imprese e lavoratori aumentano i salari attendendo inflazione, si innesca una spirale prezzi-salari (anni 70 o il Venezuela, a scelta)
3
#LucioCaracciolo ha ritenuto che la Russia non avrebbe invaso l'Ucraina, sbagliando. Questo agli occhi dei tifosi da stadio è abbastanza per screditarlo
Ora, un'analisi fondata e accurata può portare a previsioni erronee. Questo non la rende meno accurata né meno utile a capire
Invece, nessuno si confronta con le sue riflessioni sulle cause della crisi e sulle possibili vie d'uscita: è più facile schernire e delegittimare. Siamo in guerra, cribbio!
Siamo agli antipodi di una discussione seria con punti di vista diversi e ugualmente legittimi
Ma si va oltre Caracciolo. Chiunque cerchi di capire cosa succede e come se ne possa uscire, è costretto ad iniziare premettendo che Putin è un criminale, se no viene bollato come Putinversteher
Sembra di stare in un documentario dell'Istituto Luce.
Qualche settimana fa, di fronte al ritorno dell'inflazione molti chiedevano politiche monetarie più restrittive
un esempio qui: lavoce.info/archives/90120…
1/
Alcuni di noi obiettarono sommessamente che se il problema sono colli di bottiglia e o fattori settoriali (temporanei o meno), la restrizione monetaria ci darebbe recessione CON inflazione.
Supply-side inflation non può essere affrontata con politiche restrittive demand side
2/
La risposta deve venire da politiche settoriali mirate, FISCALI quindi, per ridurre i colli di bottiglia.
Gli strumenti possibili sono vari e ad orizzonti diversi: investimenti (pubblici e privati), incentivi, regolamentazione, misure amministrative
3/