Un leader che nella prima dichiarazione ufficiale post-voto si autoritrae insieme a due foto di Putin e una bandiera russa, simboli di una potenza straniera autoritaria che ha nell'UE il suo principale nemico e che ci usa per indebolirlo.
[1/8] #PutinsPuppets
Un partito di maggioranza che ha i suoi unici "esperti" di economia in un gruppuscolo di ciarlatani rancorosi, che predicano l'uscita dall'euro e la disintegrazione dell'Unione Europea come soluzione di tutti i mali.
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L'economia ferma, gli investimenti a picco e una situazione di finanza pubblica insostenibile che ci porterà allo scontro con le istituzioni di un'Europa debole e divisa, ma determinata a far rispettare la disciplina fiscale e ansiosa di isolarci per prevenire il contagio.
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Un "paese reale" sempre più alienato dalla realtà, disposto a bere qualsiasi frottola che assecondi l'aspirazione di campare di rendite e prebende.
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Un'opposizione fragile, indecisa, e largamente contaminata dai deliri qualunquisti e sovranisti, poco capace (per ora e con diverse interessanti eccezioni) di proporre una visione alternativa e accattivante del futuro del paese.
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Oggi l'uscita dall'euro sembra ancora un poco più vicina.
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A noi il compito di resistere, e resisteremo. Nel dibattito pubblico, nelle istituzioni, nel nostro lavoro, nelle interazioni quotidiane. Chi ha competenze di economia dovrà spiegare con umiltà dove portano le balle sovraniste. Anche nelle aule universitarie.
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E quando questo incubo finirà (perché finirà) ci conteremo e saremo fieri di poter raccontare che eravamo dalla parte giusta. Tanti altri invece dovranno abbassare lo sguardo e fare due passi indietro in punta di piedi.
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🧵Cosa significano per l'Europa l'incursione russa in Polonia, la non-reazione degli Stati Uniti, e i propositi di aggressione sbandierati da Putin e i suoi portavoce. 👇
Spoiler: per l'Europa è ora di svegliarsi.
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Dopo la notizia dell’incursione russa in Polonia, con droni giunti perfino a pochi passi dalla capitale di uno Stato membro della Nato, il presidente degli Stati Uniti, il suo segretario della Difesa (anzi, della Guerra) e il suo segretario di Stato si sono chiusi in un ristorante di pesce per ore senza rilasciare dichiarazioni.
Non una situation room da cui seguire la crisi. Un ristorante di pesce.
Poche ore dopo, il ministero degli esteri russo ha diffuso una nota in cui Dmitry Medvedev, Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza e uno dei più stretti collaboratori di Putin, minaccia apertamente la Finlandia.
🧵 Quello russo contro la Polonia non è un attacco in senso stretto, né una provocazione. 👇
Ora che gli Stati Uniti hanno perso ogni potere di deterrenza grazie alla corruzione di Trump — fino al punto di riscrivere la storia, auto-infliggendosi una sconfitta clamorosa nella guerra fredda trent’anni dopo averla vinta — Putin sta tastando il terreno. Per capire a che punto è la disgregazione della Nato, quanto ancora è coesa l’Europa, dove può spingersi l’aggressività russa, e con quali tempi.
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Chi segue le cose russe sa che, nel frattempo, la propaganda di Putin non si limita più alla demonizzazione dell’Ucraina. La civilissima Finlandia, insieme a Polonia, Repubbliche Baltiche e Moldavia, sono continuamente additate come covi di nazisti al pari di Kiev, contro cui la Russia sarebbe prima o poi “costretta” a intervenire per prevenire l’ascesa di un nuovo Reich.
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Questa retorica, che prepara l’opinione pubblica russa alla guerra permanente, in Italia striscia già da molto tempo: veicolata da media compiacenti, influencer compiacenti e leader politici compiacenti (che in alcuni casi sembrano perfino corrotti). E trova terreno fertile in un pubblico incapace di riconoscere l’origine della disinformazione e di difendersi da essa.
Quante volte ho letto commenti di persone convinte in buona fede che l’Unione Europea fosse un regime nazista e la presidente della Commissione una dittatrice peggiore di Putin.
Indovinate a chi giovano questi deliri.
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🧵Si potrebbe dire un’infinità di cose sul vertice scellerato tra Trump e Putin in Alaska (che Trump, nei suoi lapsus, confonde spesso con la Russia).
Una vittoria gigantesca per Putin: un criminale di guerra ricevuto con onori ai limiti del servilismo dal paese leader della Nato; un dittatore che ha ridotto la sua nazione alla rovina economica esaltato come guida illuminata; la probabile fine delle sanzioni americane; la propaganda russa gonfiata oltre ogni limite.
Tutto grazie al capo di governo più corrotto mai visto in Occidente. 👇
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Ma nel profluvio di dichiarazioni ripugnanti, ce n’è una che fotografa meglio di tutte lo stato della democrazia americana. Trump racconta così:
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«Putin ha detto una cosa — una delle più interessanti. Ha detto: “la tua elezione è stata truccata perché avete il voto per corrispondenza… È impossibile avere il voto per corrispondenza e avere elezioni oneste.”
🧵Non solo l'amministrazione Trump vuole nascondere la realtà e riscrivere la storia. Ora prova anche a cancellare il dibattito scientifico, chiedendo la retraction di studi che non confermano le teorie del complotto sui vaccini e non si allineano alle sue bufale.👇
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Il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha chiesto agli Annals of Internal Medicine di ritirare uno studio danese, appena pubblicato, su oltre 1,2 milioni di bambini, condotto in più di vent’anni.
Lo studio, finanziato dal governo danese, non ha trovato alcuna evidenza di un di un aumento del rischio di malattie autoimmuni, allergiche o dello sviluppo neurologico legato agli ingredienti a base di alluminio nei vaccini.
🧵 Per chi segue le cose del mondo, quella di ieri poteva sembrare una giornata di ordinaria follia, segnata dalle dichiarazioni straripanti di un anziano aspirante dittatore che sta perdendo la lucidità.
Tutt’altro.
Trump sta lucidamente riscrivendo la realtà e la storia.
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Sul fronte interno, il presidente ha descritto le città “blu”, governate dai democratici, come lande selvagge dominate dal crimine.
A Washington i tassi di criminalità sono al minimo storico, ma Trump ha dichiarato un’emergenza di ordine pubblico, ha posto il Dipartimento di Polizia sotto controllo diretto del governo e ha dispiegato la Guardia Nazionale a pattugliare la capitale.
🧵 Sembra la Cina di Mao e invece sono gli USA.
Da ora in poi, i finanziamenti alla ricerca saranno giudicati da commissari politici di nomina governativa.
Per valutare se avanzano le “priorità del presidente” e sono coerenti coi “valori americani".
Un nuovo ordine esecutivo firmato il 7/8 stabilisce che l’assegnazione dei discretionary grant – i finanziamenti pubblici competitivi per la ricerca universitaria – sia supervisionata da commissari politici, che ne giudicheranno la coerenza con le priorità del Presidente.