Un leader che nella prima dichiarazione ufficiale post-voto si autoritrae insieme a due foto di Putin e una bandiera russa, simboli di una potenza straniera autoritaria che ha nell'UE il suo principale nemico e che ci usa per indebolirlo.
[1/8] #PutinsPuppets
Un partito di maggioranza che ha i suoi unici "esperti" di economia in un gruppuscolo di ciarlatani rancorosi, che predicano l'uscita dall'euro e la disintegrazione dell'Unione Europea come soluzione di tutti i mali.
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L'economia ferma, gli investimenti a picco e una situazione di finanza pubblica insostenibile che ci porterà allo scontro con le istituzioni di un'Europa debole e divisa, ma determinata a far rispettare la disciplina fiscale e ansiosa di isolarci per prevenire il contagio.
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Un "paese reale" sempre più alienato dalla realtà, disposto a bere qualsiasi frottola che assecondi l'aspirazione di campare di rendite e prebende.
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Un'opposizione fragile, indecisa, e largamente contaminata dai deliri qualunquisti e sovranisti, poco capace (per ora e con diverse interessanti eccezioni) di proporre una visione alternativa e accattivante del futuro del paese.
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Oggi l'uscita dall'euro sembra ancora un poco più vicina.
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A noi il compito di resistere, e resisteremo. Nel dibattito pubblico, nelle istituzioni, nel nostro lavoro, nelle interazioni quotidiane. Chi ha competenze di economia dovrà spiegare con umiltà dove portano le balle sovraniste. Anche nelle aule universitarie.
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E quando questo incubo finirà (perché finirà) ci conteremo e saremo fieri di poter raccontare che eravamo dalla parte giusta. Tanti altri invece dovranno abbassare lo sguardo e fare due passi indietro in punta di piedi.
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🧵Si potrebbe dire un’infinità di cose sul vertice scellerato tra Trump e Putin in Alaska (che Trump, nei suoi lapsus, confonde spesso con la Russia).
Una vittoria gigantesca per Putin: un criminale di guerra ricevuto con onori ai limiti del servilismo dal paese leader della Nato; un dittatore che ha ridotto la sua nazione alla rovina economica esaltato come guida illuminata; la probabile fine delle sanzioni americane; la propaganda russa gonfiata oltre ogni limite.
Tutto grazie al capo di governo più corrotto mai visto in Occidente. 👇
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Ma nel profluvio di dichiarazioni ripugnanti, ce n’è una che fotografa meglio di tutte lo stato della democrazia americana. Trump racconta così:
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«Putin ha detto una cosa — una delle più interessanti. Ha detto: “la tua elezione è stata truccata perché avete il voto per corrispondenza… È impossibile avere il voto per corrispondenza e avere elezioni oneste.”
🧵Non solo l'amministrazione Trump vuole nascondere la realtà e riscrivere la storia. Ora prova anche a cancellare il dibattito scientifico, chiedendo la retraction di studi che non confermano le teorie del complotto sui vaccini e non si allineano alle sue bufale.👇
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Il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha chiesto agli Annals of Internal Medicine di ritirare uno studio danese, appena pubblicato, su oltre 1,2 milioni di bambini, condotto in più di vent’anni.
Lo studio, finanziato dal governo danese, non ha trovato alcuna evidenza di un di un aumento del rischio di malattie autoimmuni, allergiche o dello sviluppo neurologico legato agli ingredienti a base di alluminio nei vaccini.
🧵 Per chi segue le cose del mondo, quella di ieri poteva sembrare una giornata di ordinaria follia, segnata dalle dichiarazioni straripanti di un anziano aspirante dittatore che sta perdendo la lucidità.
Tutt’altro.
Trump sta lucidamente riscrivendo la realtà e la storia.
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Sul fronte interno, il presidente ha descritto le città “blu”, governate dai democratici, come lande selvagge dominate dal crimine.
A Washington i tassi di criminalità sono al minimo storico, ma Trump ha dichiarato un’emergenza di ordine pubblico, ha posto il Dipartimento di Polizia sotto controllo diretto del governo e ha dispiegato la Guardia Nazionale a pattugliare la capitale.
🧵 Sembra la Cina di Mao e invece sono gli USA.
Da ora in poi, i finanziamenti alla ricerca saranno giudicati da commissari politici di nomina governativa.
Per valutare se avanzano le “priorità del presidente” e sono coerenti coi “valori americani".
Un nuovo ordine esecutivo firmato il 7/8 stabilisce che l’assegnazione dei discretionary grant – i finanziamenti pubblici competitivi per la ricerca universitaria – sia supervisionata da commissari politici, che ne giudicheranno la coerenza con le priorità del Presidente.
🧵Un nuovo ordine esecutivo di Trump stabilisce che l’assegnazione dei finanziamenti alla ricerca scientifica debba essere supervisionata da *commissari politici*, incaricati di verificarne la coerenza con le “priorità del Presidente”. 👇
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Le agenzie federali potranno anche revocare i fondi per qualsiasi progetto che i commissari politici ritengano “inutile” o in conflitto con le priorità del presidente o con i "valori americani".
In altre parole, sarà possibile finanziare solo la ricerca che rafforza la narrazione del regime. E si potranno interrompere anche i progetti già avviati, se sgraditi ai supervisori o potenzialmente forieri di risultati “scomodi”.
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🧵Oggi assistiamo all’ennesimo e sfacciato tentativo di Trump di regalare a Putin una vittoria che il dittatore russo non è riuscito a ottenere in 3 anni e mezzo di guerra.
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Putin invaso territori senza mai consolidarne la conquista, sacrificando più di un milione di soldati.
Per Trump, tale ostinazione e sacrifici così ingenti vanno premiati: bisogna consegnare quei territori alla Russia.
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In cambio, Mosca concederebbe una tregua temporanea, solo per riprendere l’invasione non appena avrà riorganizzato l’esercito. Per poi passare all’aggressione successiva, magari a una delle repubbliche baltiche, che Putin considera parte integrante della “Grande Russia”.