#Macron scrive un post in cui, allarmato per gli incendi in #Amazzonia, osa scrivere “la nostra casa sta bruciando” e invita il #G7 a discuterne.
Arriva una valanga di bolsonaristi a insultarlo, a rispondergli che non è casa sua e di farsi i fatti suoi. (/1)
(—>) Molti lo apostrofano come comunista, imperialista, satanista. C’è chi minaccia di invadere la Guyana francese e chi sfotte con le foto di Notre Dame in fiamme, dicendo “è casa tua che sta bruciando”. Sembra di vedere i leghisti e i grillini. (/2)
(—>) Eccolo, il sovranismo all’opera: ultranazionalismo rancoroso, odio per la collaborazione internazionale, rifiuto di assumersi impegni in comune, “a casa mia faccio quello che voglio”. Anche devastare le foreste o smontare il Colosseo, se mi gira.
Bel mondo state costruendo.
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A #ottoemezzo un esempio solare della “logica travagliana”.
La conduttrice menziona il fatto che la Russia sta ammassando truppe al confine con la Finlandia.
Interviene Travaglio: “Eh, ma la Finlandia sta piazzando mine antiuomo. Come si fa a dire chi è l’aggressore?”.
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Quindi: se un Paese si attrezza per difendersi da una possibile invasione, secondo Travaglio sta provocando un’invasione.
E non abbiate dubbi: se davvero la Russia attaccasse un altro Paese dopo l’Ucraina, l’intero apparato fattoquotidianista, orsinista e contiano
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userà esattamente questo “argomento” per dire che la Russia non poteva fare altrimenti, che la colpa è dell’aggredito che non doveva dar segno di temere un’aggressione.
Cioè esattamente quello che dicono da tre anni sull’Ucraina.
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Per i deficienti che non l’abbiano ancora capito, nonché per i venduti e propagandisti in mala fede che fanno finta di non capirlo, si riassumono di seguito i cardini della politica estera russa nei confronti dell’Europa negli ultimi vent’anni:
1) All’UE va impedito
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di assumere reale capacità d’influenza politica internazionale; il che si ottiene principalmente mantenendola litigiosa e divisa al suo interno, così da impedire una politica estera e di sicurezza comune all’altezza delle sue dimensioni demografiche ed economiche;
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2) per assicurare il punto 1 la via migliore consiste nel:
2a) nutrire e rinfocolare rancori, sospetti e divisioni tra Paesi europei;
2b) soffiare sul disagio economico-sociale interno ai singoli Paesi, trasformando ogni occasione di fisiologico, sano conflitto
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La cosa bella della situazione è che stana senza equivoci il compiacimento masochistico degli antieuropeisti e costringe ad appalesarsi i servi di Putin (pagati o volontari).
Tolto il pretesto “antiamericano”, per cui schierarsi con l’Ucraina e con l’UE
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veniva accusato (pretestuosamente) di americanismo e “sottomissione ai diktat della NATO”, l’unica spiegazione per l’atteggiamento alla Travaglio / Orsini rimane la consapevole ed espressa preferenza per la dittatura contro la democrazia liberale.
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Non si può più nascondere questo puttaneggiamento sotto l’antiamericanismo, nel momento in cui il presidente degli USA diventa il supporter legittimatore del dittatore della Russia: assumerlo significa in modo inequivocabile essere nemici della democrazia e della libertà.
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Il ciclo vaccinale completo è efficace al 95% per prevenire l’ospedalizzazione, al 97% per prevenire il ricovero in terapia intensiva, al 97,2% per prevenire il decesso.
In questo scenario, parlare di Covid-19 negli stessi termini di quando non c’erano vaccini è ridicolo.
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Proporre lockdown per vaccinati e obblighi di tampone per accedere a luoghi in cui comunque si potrebbe accedere solo da vaccinati, è ridicolo e criminale.
E può disincentivare i richiami vaccinali, che continuerebbero a proteggerci.
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La situazione è seria: siccome, grazie ai vaccini, gli obiettivi di alcuni rischiavano di non essere raggiunti, è iniziata una campagna “Non Solo Vax” per ottenere comunque lockdown, test e mascherine *per sempre*.
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I peggiori timori espressi un anno fa e sei mesi fa, e cioè che i vaccini non ci sarebbero serviti a riportare la normalità se non si fosse cambiato l’approccio di fondo, si stanno rivelando non solo fondati, ma perfino ottimisti.
Già un anno fa si sapeva
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che i vaccini non avrebbero potuto proteggere al 100% da ospedalizzazioni e decessi.
Già un anno fa si sapeva che non avrebbero potuto bloccare la diffusione del virus.
Già un anno fa moltissimi virologi ed epidemiologi dicevano chiaramente che era inutile puntare a una
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“immunità di gregge” o pensare di “eradicare” il Covid.
Lo scopo dei vaccini doveva essere *ricondurre alla gestibilità sanitaria* la malattia.
Ma l’andazzo era chiaro: chiedevi a quanti morti e ricoveri si sarebbe tornati alla normalità e non ti rispondevano.
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Il primo virus dell’influenza nell’uomo fu isolato nel 1933.
Numerosissimi ceppi, nonostante i vaccini, girano il mondo e variano senza sosta.
Se non si cambia paradigma, staremo per un secolo in balìa di psicopatici che “chiudono tutto” ad ogni variante di Coronavirus.
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Poiché ogni variante è potenzialmente “più pericolosa” o “più contagiosa” della precedente, è teoricamente possibile tenere tutti chiusi e mascherati per anni, decenni, anche senza alcuna soluzione di continuità o con brevissime pause.
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Mi chiedo quanto altro tempo ci vorrà perché si capisca che non è una condizione compatibile con la natura e con la società umana, se non per un periodo di tempo limitato.
Temo che finirà male, perché ormai con milioni di persone sembra impossibile un confronto razionale.
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