Thread by @dottorpax

Post sul Contact Tracing, scritto da persona competente in materia di grafi, reti e machine learning.

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Mi lascia un po' perplesso che non si parli molto di topologia della rete sottostante, e di proprietà come l'invarianza.
Ma ok, è un post, ed è utile.

Qualche nota sull'Italia:
- si parla di uso "volontario" della app (non troppo date le minacciate limitazioni al movimento) con autovalutazione 🤔
- soglia del 60% per l'efficacia (leggete l'articolo sopra)
- non si tiene conto che la pandemia è ben in corso, non siamo all'inizio

Sulla privacy, poi, anche il Prof. Lelarge fa a mio avviso un errore.
L'argomento fantoccio usato spesso è il seguente.

Dato che ogni giorno la maggior parte di noi regala i propri dati per le cose più inutili, come le app che ti invecchiano, o anche utili, come Google

Maps, perché tutti questi problemi per la privacy, se può salvare vite?
Personalmente ritengo che troppi di noi regalino i propri dati sensibili (inclusi quelli sulla salute!) con troppa disinvoltura. Credo che il motivo stia in una sottovalutazione del problema, più che in un

vero assenso allo scambio (nulla è gratis, i vostri dati sono il prezzo che pagate). Conoscendo un minimo cosa si può fare con certi dati, forse la cessione sarebbe più ponderata.

In ogni caso, il nocciolo della questione è un altro. La società XY, che riceve i nostri dati,

può abusarne, può cederli, può molestarci col telemarketing, può molte cose per le quali è punibile, ma non può metterci in galera, non può privarci della nostra libertà di movimento, non può esercitare il monopolio legale della forza.
Uno Stato o un Governo possono.

Mi si dirà: io mi fido dello Stato, lo Stato siamo noi.

Ecco, io mi fido molto meno, specie se lo Stato è uno di quelli che fa leggi che non rispetta, che fa leggi temporanee che diventano permanenti, che lascia intere aree del proprio territorio in mano alla malavita, con la

quale spesso collude (causando la morte di quei dipendenti pubblici che invece vorrebbero uno Stato ben diverso), che ricostruisce l'Aquila da 11 anni; e potrei continuare a lungo.

Che poi in Italia non è nemmeno ben chiara la situazione, temo sarem(m)o in grado di ottenere

il peggio dai due mondi, pubblico e privato, per quella simpatica abitudine che abbiamo a non essere trasparenti, a fare le cose male e in fretta, in quella continua emergenza che è la cifra del nostro agire tra un'accidia e l'altra.

E senza parlare delle famose rette che toccano una curva in un punto senza tagliarla. Insomma, le amiche delle secanti, che da noi "toccano" un po' troppo spesso la politica.