Thread by @FabbioSabatini

L'International Journal of Recent Scientific Research su cui pubblica Giulio Tarro è una rivista predatoria che millanta un alto impact factor.

Ma è una truffa: la rivista NON ha impact factor.

Il suo editor è uno sconosciuto docente di uno sconosciuto ateneo dei Caraibi.

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https://twitter.com/lucianocapone/status/1254318257433182208

Leggete l'ultimo articolo "scientifico" di Tarro sul Covid-19: due paginette di pensierini privi di qualsiasi valore analitico, la cui parte più impegnativa è una menzione per le statistiche diffuse dall'ISS.

Neanche un blog.

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recentscientific.com/sites/default/…

Il board della "rivista" si riserva di stabilire volta per volta, privatamente, l'Article Publication Charge (APC). È un modo per nascondere la natura predatoria della "rivista". Mettere in bella evidenza il prezzo per la pubblicazione darebbe nell'occhio.

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Nella comunità scientifica, chi pubblica su riviste del genere articoli del genere è normalmente considerato un impostore. Qualsiasi ricercatore se ne accorgerebbe con uno sguardo.

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In Italia, ci sono giornalisti che offrono considerevoli platee a tali impostori.

Perché?

Perché danno spettacolo e dicono al pubblico ciò che il pubblico vuole sentirsi dire. Offrono soluzioni facili quanto ingannevoli, nutrono false speranze, vendono cure miracolose.

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Dalle finte cure anticancro ai metodi miracolosi contro le malattie neurodegenerative, da Di Bella a Vanoni passando per Panzironi, siamo sempre di fronte a delle truffe conclamate, perpetrate con la colpevole complicità dei media.

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Nella pandemia, comportamenti individuali basati su false informazioni possono minacciare la salute di molti. È quindi di fondamentale importanza non offrire ai truffatori una platea nazionale.

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