Roma, 16 Maggio dell'anno del Signore 2020.
Un gruppo di cittadini italiani si riunisce per manifestare il proprio dissenso. Indossano le mascherine e mantengono le distanze, come si evince nel video qui sotto. (1/8)
Un gruppo di cittadini italiani si riunisce per manifestare il proprio dissenso. Indossano le mascherine e mantengono le distanze, come si evince nel video qui sotto. (1/8)
Mentre camminano cantando l'Inno di Mameli vengono intrappolati da due schieramenti di Forze dell'Ordine in assetto antisommossa, su entrambi i lati della strada che stavano percorrendo: (2/8)
imbottigliati, a ridosso dei cordoni armati che non lasciano passare e che finiscono per farli addossare l'uno sull'altro, in barba alle fantomatiche prescrizioni anti-covid. (3/8)
Brandivano manganelli, dietro gli scudi di plexiglass, come si fa per disperdere le adunate sediziose. All'improvviso, lo Stato ha scoperto di poter controllare il territorio con metodico, militare pugno di ferro. Ma non per tutelare i propri cittadini, no. Per intimidirli. (4/8)
Questo mina la fiducia dei cittadini nelle forze dell'ordine, in questo momento in cui apprestiamo a vivere intense e drammatiche tensioni sociali, ritagliando per le istituzioni, la cui credibilità è già minata da anni di propaganda, il ruolo del nemico del cittadino. (5/8)
Quelli di voi che hanno fatto dell'acquiescenza e della sottomissione al sopruso uno stile di vita non possono averlo scoperto, perché la loro donabbondiesca abitudine di mostrare la pancia al più forte, in questa particolare e drammatica fase storica, li fa sentire... (6/8)
... in una condizione di relativa sicurezza. Chi invece ha provato, per orgoglio o disperazione (sì, non tutti abbiamo uno stipendio) a tirare su la testa, quella stessa testa l'ha sbattuta contro la dura realtà: l'emergenza sanitaria è diventata emergenza autoritaria. (7/8)
Dio vi maledica. (8/8)
