Solo i pazzi, gli illusi e i detrattori possono pensare che gli Stati Uniti d'Europa si facciano in un amen.
Thread ispirato dall'articolo di @federicofubini (HT)
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Eventi epocali, poi, possono accelerare o frenare i complessi equilibri necessari alla nascita di un soggetto politico unico, laddove per secoli stati
-nazione hanno parlato solo le lingue della conquista, della sottomissione, della violenza.
-nazione hanno parlato solo le lingue della conquista, della sottomissione, della violenza.
Il dramma della Seconda Guerra Mondiale, evento epocale, ha fatto capire che nelle interiora degli stati-nazione possono nascondersi mostri di inaudita ferocia e che solo l'unione, la cooperazione e la solidarietà possono garantire a tutti un futuro migliore.
Quei pensieri hanno portato finora a 73 anni di pace. 73. In un continente prima dilaniato da guerre secolari. 73, and counting.
Ma nei decenni, quei pensieri hanno perso smalto. Le forze che tifano per un ritorno degli stati-nazione, sostenute da paradossali "internazionali del sovranismo", hanno acquisito nuova forza, con spregiudicate politiche a base di fake news e richiami alla pancia degli elettori.
Quel progetto di un futuro migliore non è mai stato così a rischio come in questi anni e anche i partiti, sulla carta, più europeisti non hanno saputo resistere al cambio di sentiment della popolazione.
La crisi greca del 2010 è stato un evento epocale e gli eventi epocali possono accelerare o frenare i processi storici. Questo in particolare, ha frenato il processo di unificazione europea.
La gestione a trazione "falchi tedeschi" (con Merkel a seguito, per non perdere appeal elettorale) diede carburante mediatico, e in alcuni casi elettorale, gratis a movimenti nazionalisti di chiara ispirazione nazifascista. Il tutto, organizzato dalle internazionali di cui sopra.
Questi movimenti hanno operato quasi indisturbati per un decennio, acquisendo sempre più forza e facendo passare nell'elettorato idee estreme che solo qualche anno prima avrebbero relegato i propri sostenitori ai margini della società. Stavano diventando loro, la società.
Butta l'immigrato in mare, chiudi le frontiere, dagli agli stranieri cattivi, che vogliono solo il male del nostro bel paese.
E il sogno di un futuro migliore, piano piano, svanisce.
E il sogno di un futuro migliore, piano piano, svanisce.
Poi arriva COVID-19, che epocale lo è di sicuro. Mette in crisi anche i più bravi. Ricorda a tutti che, mai frase fatta fu più azzeccata, l'Unione fa la forza e che da soli, tutti (TUTTI) sono inadeguati ad affrontare una sfida così grave.
Covid mette in pericolo gli assetti sociali e di conseguenza quelli istituzionali. Mette in pericolo quelle garanzie che i cittadini europei hanno ormai interiorizzato come dovute: il diritto a essere curati, su tutte. Il diritto a condurre liberamente la propria vita, ancora.
I partiti nazionalisti capiscono la situazione e provano in tutti i modi a contrastare l'onda: il MES fa schifo, siamo contributori netti, dobbiamo stampare i nostri soldi per comprare mascherine, guanti, attrezzature per TI, gli altri se ne approfittano, ci invaderanno.
Di tutto si è sentito in questi giorni e i questi mesi.
Ma la paura è tanta e nessun governo sano di mente, nemmeno il nostro, ohibò!, si può sognare di andare à la guerre comme à la guerre contro un nemico come il covid col quale non puoi usare la diplomazia. Asymmetric war, se ce n'è una.
Sono gli eventi epocali che fanno sterzare la macchina della storia e qualche volta le fanno invertire la direzione. E se il covid avrà fatto anch'esso qualcosa di buono sarà stato ricordarci che affrontare una tragedia insieme è sempre meglio che affrontarla da soli.
Bilancio europeo, tassazione armonizzata, politiche fiscali uniche, Stati Uniti d'Europa.
Questo è il sentiero sul quale camminiamo ora. Non abbandoniamolo.
Questo è il sentiero sul quale camminiamo ora. Non abbandoniamolo.
