Durante crisi Covid si sono sentite voci duramente critiche nei confronti della UE anche tra molti sostenitori dell'Unione.
Personaggi da sempre pro UE hanno iniziato a sottolinearne in modo puntuale e sensato limiti e contraddizioni.
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Poi si arriva al #RecoveryFund ed eccoli tornare a cuccia, ripetendo la più falsa propaganda sulla UE buona e solidale.
In realtà si tratta di scelta obbligata e prevedibile.
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Così, per quanto dure e sensate siano loro critiche pregresse, arrivati al redde rationem sono sempre costretti a tornare al miserabile ruolo di propagandisti.
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Per questo i pro UE critici sono i gatekeeper per eccellenza ed è inutile e dannoso dar loro credito.
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Discutere la UE senza contemplare la possibilità di uscirne è vuoto esercizio retorico.
Tempo perso.
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