Domani finalmente riprendo a lavorare, dopo tre mesi di blocco. Non è che sia come prima, tutti gli investimenti all’estero sono fermi. Per fortuna a Gennaio avevo chiuso un paio di impianti in Polonia ed uno in Turchia, finalmente hanno riaperto le frontiere e vado.
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Vado a montarli: niente riunioni, offerte, cene, sopralluoghi o business plan per convincerli. No, solo avvitatori, flessibili, saldatrici... e tanta fatica. Ma non vedo l’ora.
Niente 600 euro, perché sono amministratore unico, ingegnere ma non iscritto a gestione separata.
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Niente 600 euro, perché sono amministratore unico, ingegnere ma non iscritto a gestione separata.
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Niente contributo a fondo perduto perché le fatture di Marzo le ho emesse ad Aprile, poi zero entrate. Colpa del governo? Colpa dell’Europa? Colpa delle passerelle?
O colpa dei migranti?
No. È stata colpa del virus e ringrazio solo di essere ancora qui, sano e salvo.
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O colpa dei migranti?
No. È stata colpa del virus e ringrazio solo di essere ancora qui, sano e salvo.
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Ma chi ha lavorato tutta la vita ci è abituato, non perde tempo a lamentarsi e a fare polemiche: pensa solo a rimboccarsi le maniche e a ripartire. Ho lavorato in tutto il mondo, e posso dire che nessuno come noi italiani trova soluzioni ad ogni problema.
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Non ci arrendiamo mai e un rimedio lo troviamo sempre. Ripartiremo, l’Italia ripartirà, ne sono sicuro: basta solo non fare polemiche inutili e che i politici facciano politica e non propaganda. O ostruzionismo da bambini dell’asilo. Vi leggerò la sera, buon lavoro a tutti voi!
