Nei giorni scorsi alcune grandi società che operano nel settore del #riconoscimentofacciale (come Microsoft e Amazon) hanno deciso che - temporaneamente - non consentiranno l'uso delle proprie soluzioni da parte delle forze di polizia.
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theverge.com/2020/6/10/2128…
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Queste tecnologie sono finite sotto accusa non solo perché rendono concreta una pericolosa e inquietante sorveglianza di massa.
Dopo la morte di #GeorgeFloyd, in tanti hanno sostenuto che questi software agevolino anche pregiudizi razziali contro la comunità afroamericana.
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Dopo la morte di #GeorgeFloyd, in tanti hanno sostenuto che questi software agevolino anche pregiudizi razziali contro la comunità afroamericana.
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Rischi e pericoli concreti che, da tempo, avevano portato esperti, attivisti e politici a formulare proposte di ban e moratorie sull'utilizzo delle tecnologie di riconoscimento facciale.
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Ancora una volta, però, le scelte delle multinazionali del digitale sono arrivate prima di quelle del legislatore.
Ho l'impressione che diventerà uno scenario sempre più ricorrente in relazione ai rischi delle nuove tecnologie.
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Ho l'impressione che diventerà uno scenario sempre più ricorrente in relazione ai rischi delle nuove tecnologie.
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C'è bisogno di decisioni rapide e, in questo, i gestori delle piattaforme sono più veloci di Parlamenti e Governi.
È fenomeno che dovrebbe spingerci ad aprire un dibattito sulla democraticità relativa alla definizione di norme che hanno implicazioni per libertà di tutti.
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È fenomeno che dovrebbe spingerci ad aprire un dibattito sulla democraticità relativa alla definizione di norme che hanno implicazioni per libertà di tutti.
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