Salvini è stato costretto a rinunciare al comizio a #Mondragone a causa di una dura contestazione di un centinaio di manifestanti. Ecco una serie di cose che dovresti sapere prima di citare Voltaire a casaccio:
- la questione centrale non è il diritto di Salvini di tenere un comizio, ma la volontà del leader leghista di speculare su una delicata questione sanitaria, alimentando paure e contrapposizioni
- in tal senso, contestare alla radice il comizio significava impedire un profluvio di parole di odio, la demonizzazione di un'intera fascia di popolazione che vive ai margini della società e la colpevolizzazione di quelli che sono pur sempre dei malati;
- parlare in astratto di "censura", senza considerare lo spazio di cui gode Salvini ovunque e comunque, è operazione capziosa, così come omettere il contesto in cui è maturata la contestazione;
- non regge la tesi secondo cui Salvini era a Mondragone per "solidarizzare con i residenti", a meno di non essere così ciechi da non cogliere il significato profondamente politico della scelta di recarsi in un luogo "difficile" solo dopo l'esplosione del focolaio di Covid-19;
- da settimane Salvini viola sistematicamente le indicazioni di sicurezza e le norme del distanziamento sociale: andare in una zona - focolaio era fin dall'inizio una scelta irresponsabile, di cui si sarebbe dovuto parlare di più;
- Salvini è stato ministro dell'Interno, portatore peraltro di una logica securitaria che ha prodotto mostri e che lo rende correo della situazione di Mondragone;
- in definitiva, #Salvini era a #Mondragone per alimentare tensioni e divisioni, per raccattare qualche voto dopo mesi di calo e completare il percorso di riposizionamento fra l'elettorato spaventato e deluso: è così strano che qualcuno abbia deciso di non farsi strumentalizzare?
Ho aggiunto qualcosina al thread di ieri su #Salvini a #Modragone #30giugno
fanpage.it/politica/salvi…
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