In Europa ferve da tempo un dibattito animato e interessante sul futuro delle grandi città, che il covid-19 ha rilanciato e fornito di nuove riflessioni. La sindaca socialista di Parigi, Anne Hidalgo ha appena vinto il suo secondo mandato con lo slogan "Paris Piéton"
La sua idea è pedonalizzare al massimo la città, creando delle zone autosufficienti in cui tutto o quasi possa essere fatto in 15 minuti e quello che esce da questo raggio deve potersi ottenere on line. Dal 2014 Hidalgo libera aree della città dalle auto e le consegna i pedoni
Ovviamente non mancano le polemiche. Questa è un'operazione che funziona molto bene in centro e per le classi abbienti che o lavorano vicino casa o possono spostarsi con monopattini e bici elettriche o con dovizia di mezzi pubblici.
Lo stesso non vale per le periferie, dove l'area di 15 minuti spesso racchiude poco o nulla di quello che serve per vivere o lavorare. Lo segnala un bell'articolo di @qz qz.com/1873370/how-to… che mette in guardia da riforme urbane fatte per la gente che piace
La stessa tendenza, accelerata dalla pandemia, si vede a Londra dove il sindaco Sadiq Khan vuole liberare il West End dalle macchine e farne una grande isola pedonale con ristoranti e bar all'aperto rep.repubblica.it/pwa/weekend/20…
Altre città europee sono molti avanti in queste tendenze e stanno imparando a gestirne gli aspetti controversi e potenzialmente a rischio diseguaglianze, perchè pensano che lo scambio possa essere positivo per tutti.
Veniamo a Roma, dove uno dei pochi segni del post covid è una sorta di tavolino selvaggio legalizzato. Che può anche andare bene come rimedio post emergenza ma che rischia come tutte le cose temporanee di diventare eterna.
Bar e ristoranti - per ampliare i loro spazi -invadono marciapiedi e strade senza apparente criterio, in una sorta di tana liberi tutti dalle regole dello spazio pubblico. Ovviamente l'amministrazione non si è neppure sognata di creare aree pedonali o limitare l'accesso alle auto
Tanto è vero che Roma è una delle poche città che ha prolungato l'esenzione dalla sosta a pagamento fino a fine a agosto. Così la città è diventata un intrico di lamiere, motorini, tavolini, insegne fai da te, luminarie, fioriere improvvisate, aggiungendo caos al caos
La Raggi non ha un pensiero sulla città sin dall'inizio. Mentre altrove si discute anche aspramente del vivere associato nella dimensione urbana, lei spunta sorridente nei talk per dirci di aver rifatto le strisce pedonali, sfalciato un prato, comprato 20mila stecche per panchine
Mentre Roma sprofonda lungo il piano inclinato dello schifo. Ed è finito anche l'alibi della Mafia Capitale. Leggetelo qui ilfoglio.it/giustizia/2020…
Mi correggo non è la sosta ad essere stata prolungata al 30 agosto ma l’apertura della ztl, si può entrare nel centro storico in auto a qualsiasi ora, invece di tenerle lontane le si attira dentro
