Thread by @daniele_lettig

Piccolo thread:

(Non userò nomi propri, che non voglio fare pubblicità a persone che non se la meritano, così come non si meritano il mio rispetto).

Dunque, oggi nella mia regione (#FVG):
- il presidente di una sezione della protezione civile

1/

(associazione che invece il rispetto se lo merita) scrive su Fb che contro i migranti ci vogliono “squadroni della morte” e “forni crematori”;

- i FASCISTI (a me usare questa parola non fa per nulla imbarazzo, anzi) di CasaPound entrano nell’aula del Consiglio regionale

2/

(Parentesi: spero che qualcuno ci spieghi presto come diavolo hanno fatto a entrare senza che nessuno li controllasse: commessi, uscieri, forze dell’ordine dove caspita erano?)

3/

Insomma, nell’aula del Consiglio Regionale un gruppo di FASCISTI hanno inscenato un’ “indegna gazzarra” (cit.) per protestare contro la gestione dei flussi migratori in #FVG (governato, come tutti e 4 i capoluoghi di provincia regionali, dalla destra);

4/

- Nrl corso del caos che ne è scaturito, un consigliere regionale di maggioranza (#Lega - “Nord” non so se si può ancora dire: rep.repubblica.it/pwa/generale/2…), per far valere le sue “credenziali” agli amichetti FASCISTI, non ha remore a dire che lui

5/

è uno di quelli che ai migranti “gli sparerebbe”;

- Tutti e due, il responsabile del gruppo di Protezione civile e il consigliere, fin troppo ovviamente poi si scusano, facendo vedere al mondo le loro doti migliori: ipocrisia e pelo sullo stomaco. D’altra parte —>

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https://twitter.com/albolivieri/status/1290698145068978177

- In tutto questo, il presidente della Regione, ad ora, non ha pensato di spendere mezza parola non dico di condanna, indignazione o schifo (che sarebbero state le uniche reazioni ragionevoli),

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ma neanche di blanda deplorazione per nessuno dei tre episodi - rivelando così, ancora una volta, da che parte vanno i suoi sentimenti, la sua vicinanza di valori e pensieri e il suo interesse politico.

8/

Ora, in un luogo che ha vissuto, fino a due generazioni fa (i racconti dei nostri nonni) - in pratica in ogni famiglia - la miseria e l’emigrazione in cerca di un futuro migliore (fatevi raccontare come venivano trattati in USA, in Francia - “ritals” - in Belgio e altrove):

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- trattare nei modi disgustosi che vediamo (e che sono comuni a tutta l’Italia, su questo pari siamo) persone “colpevoli” di volere solo una vita e un futuro migliore, così come lo cercavano i nostri vecchi;

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- permettere che passino in cavalleria (“sono stato frainteso”, “mi scuso”, “era una provocazione” - già me li sento i difensori e minimizzatori complici) le frasi dette e scritte da RAZZISTI come l’egregio Consigliere e il sig. responsabile della sezione della Prot. civile;

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- aver consentito senza un bé o quasi lo schifo perpetrato oggi (ieri, ormai) dai FASCISTI nell’aula del Consiglio regionale (a cui chissà se seguiranno provvedimenti di legge: sarebbe il minimo, ma non m’attendo nulla);

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Ecco, tutto questo forse dovrebbe farci guardare allo specchio e chiederci cosa siamo, cosa stiamo permettendo che succeda con la nostra indifferenza quotidiana, cosa possiamo fare perché cessi il nostro silenzio, il voltarsi da un’altra parte,

13/

il continuare ad accettare supini e questa retorica e questa prassi xenofoba e razzista che oltre a essere tossica, è pure inutile sul piano pratico alla risoluzione dei problemi che l’immigrazione inevitabilmente porta con sé.

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E che soprattutto è indegna della storia e delle “tradizioni” di cui troppi si riempiono la bocca, nell’oblio fin troppo cercato di quando i poveri, gli straccioni, i “negri”, i pezzenti “venuti a rubare il lavoro”, avevano i tratti dei nostri vecchi.

15/fine

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