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Aggiornamento politico BIELORUSSIA.
1. Ieri la situazione ha fatto un balzo in avanti. E lo ha fatto fare lo sciopero generale massiccio dalle fabbriche fino ai muscisti della filarmonica.
Aggiornamento politico BIELORUSSIA.
1. Ieri la situazione ha fatto un balzo in avanti. E lo ha fatto fare lo sciopero generale massiccio dalle fabbriche fino ai muscisti della filarmonica.
Non solo i lavoratori hanno scioperato ma hanno fatto spesso assemblee dentro le aziende e nei piazzali. Si va formando sulla base della relazioni umane dentro le aziende una leadership operaia di massa. Ci sono già gli appelli per formare comitati di lavoratori nelle regioni.
Stiamo calmi non sono i soviet ma è tanta roba. I rapporti con il movimento delle donne sono ottimi e questo è un ulteriore segnale in un paese dove fino a poco tempo fa dire la parola femminismo era sacrilegio.
2. Le parole d'ordine per ora sono democratiche ed è giusto che sia cosi: via luka e la sua banda, nuove elezioni, sciogilmento degli omon, liberazione di tutti i detenuti. Ma si intravede nello sciopero di massa che gli operai non accetteranno tanto supinamente le ricette
liberiste di privatizzazioni e taglio dei posti di lavoro. Anche i candidati "borghesi" faranno fatica a sostenere tali posizioni.
3. Il fatto che il despota ancora resista è un vantaggio relativo. Da più possibilità alle masse di organizzarsi. Ma è chiaro che anche l'occidente
3. Il fatto che il despota ancora resista è un vantaggio relativo. Da più possibilità alle masse di organizzarsi. Ma è chiaro che anche l'occidente
e la russia stanno muovendo le loro pedine per indirizzare la crisi a loro vantaggio. La Russia parte svantaggiata perché Putin con uno dei suoi autogol aveva riconosciuto lunedì Luka ma ha dalla sua il fatto che l'export bielorusso si rivolge soprattutto verso la Russia e i
legami storico-culturali . L'oocidente ha più appeal ideologico soprattutto tra i ceti medi ma farà fatica a proporre la sua unica ricetta: licenziamenti e privatizzazioni. Quel poco di sinistra politica e sindacale che c'è in Europa dovrebbe fare un lavoro massiccio verso i
bielorussi, abbandonando tutti i ma e se. Si combatte in campo aperto con i mezzi che si ha. Il fatto positivo è che gli stalinisti sono completamente discreditati. In ex-Urss è meglio non pronunciare neppure la parola comunista che origina solo repulsione e fraintendimenti.
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