3D polemico. Stavo leggendo il libro di @alexvespi (lettura che consiglio caldamente) e ad un certo punto parla di come nel 2016 per prevedere l'andamento di Zika fecero uno sforzo computazionale di simulazione con 750'000 computers. Si avete letto bene. 1/n
oltre alla potenza computazionale le migliori menti al mondo erano coinvolte in una sforzo multidisciplinare mai visto.
Matematici, fisici, epidemiologi, entomologi, medici, biologi etc. Ora immagino che per #SARSCoV2 lo sforzo sia uguale se non maggiore. 2/n
fatte queste considerazioni. Gli scienziati di twitter come fanno a sparare soluzioni a caso? come si permettono di commentare scenari e previsioni? Come fanno ad avere la soluzione in tasca? Come possono dire 'la loro' su problemi di una complessità virtualmente infinita?
3/n
Ragazzi facciamo tutti un passo indietro (io compreso eh) e rendiamoci conto che siamo un granello di sabbia nel piu complesso dei sistemi. Prendiamo fiato e torniamo a studiare. Tutti. @CrossWordsCW@ThManfredi@gianlucac1@Doom3Gloom
La relazione tra alti livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) e malattie cardiovascolari non è più solo un'associazione statistica: è una relazione causale, diretta e dose-dipendente.
1/n
Uno studio monumentale pubblicato sul European Heart Journal ha esaminato le evidenze disponibili: genetiche, epidemiologiche, di randomizzazione mendeliana e da trial clinici. La conclusione è netta:
il colesterolo LDL è una causa diretta dell’aterosclerosi e complicanze
2/n
Cosa significa?
– Chi ha mutazioni genetiche che aumentano l’LDL ha un rischio significativamente più alto di infarto e ictus.
– Chi ha mutazioni che abbassano naturalmente l’LDL ha un rischio molto più basso.
3/n
Come dovrebbe essere composto un piatto davvero sano?
Ce lo spiega la Harvard Medical School, che ha elaborato l’Healthy Eating Plate: una guida visiva semplice ed efficace per costruire pasti bilanciati, sia a casa che fuori.
1/n
Ecco come dovrebbe essere diviso idealmente il piatto:
• Metà del piatto: verdure e frutta, con prevalenza di verdure. Più colori e varietà possibile, ma le patate non contano
2/n
• Un quarto del piatto: cereali integrali, come riso integrale, avena, farro, pasta integrale, quinoa, tuberi. Limitare i raffinati come pane bianco e riso bianco.
3/n
Negli ultimi anni le diete ricche di carboidrati sono spesso state demonizzate, associate a picchi glicemici, aumento di peso o “scarsa performance metabolica”. Ma è davvero così semplice?
1/n
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine nel 1997 ha dimostrato che una dieta con il 55% delle calorie provenienti dai carboidrati può avere un potente effetto positivo sulla salute cardiovascolare.
2/n
È il celebre studio DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), un trial clinico condotto su 459 adulti con pressione lievemente elevata.
3/n
Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare ovunque della “dieta mediterranea”, ma quanto è davvero efficace nel prevenire le malattie cardiovascolari? Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine nel 2018 ha risposto in modo chiaro.
1/n
Il PREDIMED trial ha coinvolto oltre 7.400 persone in Spagna, tutte ad alto rischio cardiovascolare ma senza una diagnosi pregressa.
2/n
I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi: uno ha seguito una dieta mediterranea arricchita con olio extravergine d’oliva, un altro con frutta secca (noci, nocciole, mandorle), e un terzo ha ricevuto consigli per ridurre i grassi nella dieta.
3/n
La dieta chetogenica fa perdere peso, ma anche muscoli
È spesso raccontata come una scorciatoia efficace per dimagrire velocemente. E in effetti, funziona. Ma quello che si perde sulla bilancia non è solo grasso, e questo dovrebbe far riflettere chi la sceglie senza una guida 1/
Uno studio clinico condotto su donne sane e normopeso ha dimostrato che una dieta chetogenica ben controllata porta sì a una riduzione del peso, ma in modo sproporzionato: la perdita di massa magra (muscolare) è risultata più del doppio rispetto a quella di grasso.
2/n
Non si tratta quindi solo di “asciugarsi”, ma anche di impoverire la propria composizione corporea. E nel lungo periodo, perdere muscolo significa abbassare il metabolismo, indebolire il tono fisico e aumentare il rischio di recuperare peso.
3/n
Ultimamente circola l’idea che le uova si possano mangiare senza limiti perché “il colesterolo alimentare non conta”. 1/n
Uno studio pubblicato su JAMA (Zhong et al., 2019) invita a più cautela: ha seguito 29 615 adulti statunitensi per oltre 17 anni
2/n
E' emerso che ogni 300 mg in più di colesterolo al giorno, circa un uovo e mezzosi associa a un aumento del 17 % del rischio di eventi cardiovascolari e del 18 % del rischio di mortalità
3/n