Primo rapido update sui ritardi diagnosi-notifica in Italia.
Un confronto su due possibili curve epidemiche dei casi COVID-19 positivi: quella con i casi per data di diagnosi e quella con i casi per data di notifica.
Nella seconda metà di agosto il numero di casi diagnosticati cresce più velocemente rispetto al numero di casi notificati: i casi diagnositicati sono sensibilmente superiori a quelli notificati.
Nella prima metà di settembre la curva dei casi notificati recupera lentamente il ritardo accumulato in precedenza, e i casi diagnositicati sono leggermente inferiori ai casi notificati.
A partire dalla seconda metà di settembre, pur trattandosi di dati non ancora del tutto consolidati, si vede come i casi diagnosticati tornino ad essere superiori ai casi diagnositicati.
Ovviamente si tratta di dati aggregati nazionali, che possono nascondere un'ampia variabilità a livello locale: i ritardi diagnosi-notifica sembrano concentrati soprattutto in alcune specifiche Regioni / Province Autonome.
E per avere un'idea dell'andamento dei ritardi di notifica, è possibile guardare al numero di casi COVID-19 positivi diagnosticati ogni settimana distinguendo ad esempio tre classi di ritardo diagnosi-notifica.
O guardando alle percentuali, che mostrano ad esempio come dalla metà di agosto in avanti più del 60% dei casi venga notificato tre o più giorni dopo la diagnosi.
Per realizzare i grafici contenuti in questo thread sono stati utilizzati i dati liberati da @ondata che cura lo scraping della dashboard ISS e ospita tutto questo e molto altro nel repository GitHub
E dire che almeno per l'Italia non mancano i dati per capire ad esempio quanto età e status vaccinale dei positivi siano cambiati da novembre a gennaio.
Qui due dei famosi tabelloni che ISS pubblica ogni settimana (e che certamente @GiorgioSestili e @92Fisico conoscono).
Ad esempio - e limitandosi agli estremi dei possibili status vaccinali - le quote di "non vaccinati" e "vaccinati con booster" tra i diagnosticati sono tutt'altro che costanti.
Da novembre a gennaio i primi scendono dal 36% al 21%, i secondi aumentano dal 1% al 18%.
Qui uno spiegone di @ProcessNamed su significato e implicazioni delle numerosità degli omini. Era sulle Terapie Intensive, ma il senso è ovviamente sempre lo stesso perché la metodologia di standardizzazione è la stessa.
E qui un confronto tra due ipotetiche distribuzioni dei diagnosticati negli ultimi sei mesi: una con classi pluriventennali (quella dei tabelloni ISS) e una con classi decennali (quella che si ha purtroppo soltanto sulle diagnosi dei mai vaccinati).
Mortalità ospedaliera e ricoveri con Covid (aka «i centauri»)
Qualche grafico e una domanda
In un mese la quota di decessi su ricoveri (HFR) è diminuita del 20%: fino a inizio dicembre morivano 18 ricoverati su 100, a inizio gennaio 14 su 100.
Disaggregando per classi di età si nota una dinamica simile. Pur partendo da quote diverse, in tutte le classi di età si rileva a partire da dicembre una più o meno significativa riduzione della quota di decessi su ricoveri (HFR)
Se guardiamo distinguiamo per età *e* status vaccinale, notiamo a partire da dicembre una diminuzione della quota di non vaccinati tra i ricoveri. Ed è risaputo che a pari età il non essere vaccinati aumenta il rischio di decesso in caso di ricovero, e quindi aumenta l'HFR.
Sarà anche vero (o magari anche no) che guardare ai numeri assoluti è «roba da novax» ma nei tabelloni settimanali di @istsupsan qualcosa non torna: i numeri sono gli stessi della scorsa settimana, son cambiate solo le date.
In ogni caso i tabelloni con le incidenze sono stati aggiornati, quindi un po' a fatica incrociandole con i dati sui vaccini qualche numero assoluto (magari non precisissimo) lo si può tirare fuori.
[Non fate caso alle date in basso a sinistra, è solo un altro innocuo refuso]
E a proposito di "precisione" giova ricordare che quei dati vanno sempre interpretati cum grano salis.
Da un lato i denominatori sono notoriamente affetti da 'Fake Precision'
Covid-19 Italia - La prevalenza è un treno sempre un po' in ritardo
Storicamente all'aumento (o diminuzione) dei "nuovi ricoveri" corrisponde *dopo un paio di settimane* un sovrapponibile aumento (o diminuzione) del "totale ricoverati positivi".
Il tema del ritardo tra diversi indicatori è tra quelli affrontati in questo articolo di @cislaghi2 sempre attuale e non a caso intitolato "Più che ERRORI quelli sul Covid sono ORRORI"
Come ISS ci ricorda da un paio di mesi a questa parte quei numeri sulla suddivisione della popolazione in base allo status vaccinale sono fondamentali per leggere correttamente il resto dei dati riportati in tabella.
Dal momento che anche ISTAT fatica a stare al passo con la mortalità generale e ad esempio muoiono (anche indipendentemente da COVID-19) muoiono ogni giorno circa un migliaio di over80, si potrebbe pensare che si tratti dei classici dati non consolidati.
Ma non è proprio così.