La fola del "linguaggio inclusivo", espressione politicamente corretta per paturnie femministe, ha pervaso la traduzione italiana CEI del terzo Messale: "Fratelli e sorelle" sparso ovunque, Mercoledì delle Ceneri, Venerdì Santo, Veglia Pasquale, e persino le Preci eucaristiche!
Nulla sfugge al furore politicamente corretto.
Sicuramente il punto più doloroso resta la Preghiera eucaristica: ne sono intaccate due... 😔
Nella traduzione italiana CEI del secondo Messale latino "Fratelli e sorelle" occorreva solo 3 volte in un'unica invocazione del sacerdote, che poteva essere fatta in 3 modi diversi: un bel salto nell'abisso modaiolo del politicamente corretto.
«Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra?» (Mt 7,9)
Cari Fratelli e Sorelle in Cristo,
è con immensa tristezza che abbiamo appreso la decisione di papa Francesco di abrogare le principali disposizioni del Motu Proprio Summorum Pontificum promulgato (1/14)
da papa Benedetto XVI il 7 luglio 2007.
Dopo decenni di divisioni e litigii, quel Motu Proprio fu, per tutti i fedeli cattolici, un’opera di pace e di riconciliazione.
Roma viola la parola data da papa Benedetto XVI, con brutalità e intransigenza, ben lontana (2/14)
dall’accoglienza fraterna tanto decantata.
La volontà affermata da papa Francesco nel Motu Proprio Traditionis Custodes del 16 luglio 2021 è di vedere sparire la celebrazione della Messa della Tradizione della Chiesa. (3/14)