Il 17 Agosto del 1994, a Parigi, nacque Tiemoue Bakayoko, un piccolo francese ma con sangue ivoriano poiché i suoi genitori erano immigrati dalla Costa d’Avorio in cerca di un futuro migliore per i loro figli: Soualio, Namor, Abdoulaye e Youssouf e Tiemoue.
I Bakayoko sono cresciuti nella capitale nel quartiere Barbes, famoso per avere un gran numero di persone di origini africane immigrate, ed i genitori hanno sempre fatto ogni tipo di lavoro pur di portare cibo a tavola e mandare soldi in Costa D’avorio alle famiglie.
Tiemoue diventa ossessionato dal calcio verso i quattro anni, guardando per la prima volta i mondiali Francia 1998. Da lì i suoi genitori capirono che dovevano fargli seguire la sua passione a cinque anni lo iscrivono alla scuola calcio “Le club de football de Paris 15”.
Il calcio è sempre stata una passione di famiglia, i fratelli più grandi spesso portavano il piccolo Tiemoue a giocare con loro inculcandogli già l’amore per questo sport. Infatti anche suo fratello Soualio è un professionista e ha giocato nel Paris FC, seconda squadra di Parigi.
A 9 anni il Paris 15 da il permesso ai genitori di Tiemoue di farlo passare in una scuola calcio migliore, il CA PARIS CHARENTON dove ha giocato per un solo anno per poi andare al Montrogue FC92. A quasi 11 si infortuna gravemente rompendo si una gamba.
Per tre anni Tiemoue non gioca a calcio per il grave infortunio e riprende solo nel 2008, a 13 anni ma nessuno più lo voleva dato l’infortunio, neanche le sue ex squadre. Tutto ciò finché il Rennes non gli da un’opportunità nel 2009, a 14 anni.
Nel 2013 si riscatta del tutto ed a soli 19 anni fa il suo debutto il Ligue 1 con la prima squadra del Rennes giocando in totale 28 partite(21 titolare) e segnando un goal. In questo modo si fece notare dal Monaco che lo comprò per 7 milioni di euro.
Nel 2016 riceve la sua prima convocazione per la nazione Francese under16. In precedenza non aveva mai risposto alle chiamate della Federcalcio ivoriana. E nel 2017 gioca la coppa del mondo under17.
Dopo un inizio difficile al Monaco, Tiemoue riuscì a diventare un perno del centrocampo, aiutando la squadra a vincere la Ligue 1 2016-2017 e a raggiungere le semifinali di Champions League venendo anche nominato nella squadra dell’anno della CL.
Nel marzo 2017 viene convocato per la prima volta in nazionale maggiore francese dal CT Deschamps, sostituendo l’infortunato Pogba per la sfida contro il Lussemburgo per le qualificazioni al mondiale 2018 e l’amichevole contro la Spagna.
Nel 2017 passa al Chelsea per 40 milioni di euro, ma non stupisce nonostante i 3 goal(1 in CL e 2 in Premier) e viene cosi mandato nell’estate 2018 in prestito al Milan dove esordisce proprio contro il Napoli. Con il tempo è diventato un perno fondamentale per Gattuso.
Nonostante l’ottimo rendimento in rossonero, per ragioni economiche Bakayoko il Milan non paga i 35 milioni per il riscatto del calciatore francese che quindi ritorna al Chelsea per poi passare in prestito con il diritto di riscatto al Monaco nell’estate 2019.
Nonostante la buona stagione al Monaco con 20 presenze ed un goal, Bakayoko non viene riscattato tornando quindi al Chelsea ed adesso arrivando in prestito secco al Napoli.
Bakayoko viene spesso paragonato a Yaya Toure per le sue qualità, la sua forza, intelligenza nel leggere la partita, e le sue abilità nel passaggio e dribbling. La sua qualità più evidente però è la fisicità e l’atletismo.
Parliamo di un centrocampista di tipo difensivo: ferma gli attacchi avversari, corre tanto, recupera palloni, vince duelli.
Al Monaco si ruppe il naso durante un allenamento prima della semifinale di CL contro la Juventus. Tiemoue però voleva davvero giocare quella partita, quindi indossò una maschera stile Marvel e si fece chiamare Dark Knight.
E’ un ragazzo dal cuore d’oro. Ha fatto spesso beneficenza, e visita spesso ospedali pediatrici.
Della sua vita privata si sa molto poco, non si capisce se è sposato o meno ma ha sicuramente un figlio di cui non conosco il nome.
Ha avuto un battibecco molto famoso proprio con il nostro mister Gattuso perché in un Milan Bologna il centrocampista francese tardò nel vestirsi e riscaldarsi quando c’era bisogno di una sostituzione di un compagno.
Bakayoko solitamente indossa la numero 4 come tributo al quattordicesimo distretto di Parigi dove è nato e cresciuto.
Fa parte del team di calciatori che hanno come sponsor Adidas.
Da piccolo per il suo carattere irascibile è stato rifiutato dall’Accademia nazionale francese.
Il suo idolo da bambino era Diedir Drogba.
Bakayoko è stato protagonista anche di un gesto di dubbio gusto quando dopo essersi scambiato la maglia con Acerbi in un Milan Lazio va con Kessie sotto la curva mostrandola ai tifosi poiché Acerbi in settimana aveva detto che la Lazio era più forte del Milan.
In poco tempo questo è tutto quello che sono riuscita a raccogliere su Bakayoko.
Per rimanere aggiornati su lui e tutti gli altri calciatori del Napoli vi consiglio di seguire la pagina instagram team ⤧ arrow [instagram.com/equipoarrow]
DISTRAZIONE AL TOP, ERANO 2010 E 2011 NON 2016 E 2017
I sorteggi hanno parlato e le squadre che affronterà il Napoli nel gruppo F sono: Real Sociedad, AZ Alkmaar, Rijeka.
Quindi adesso andiamole a fare una breve introduzione...
La Real Sociedad Silva de Futbol è una società di calcio spagnola di San Sébastian, nei Paesi Baschi. Lo stadio, Reale Arena, conta una capienza di quasi 40.000 posti. Tra i suoi migliori calciatori ci sono: David Silva, Nacho Monreal, Illaramendi, Januzaj(rigorista) e Oyarzabal.
L’11 febbraio 1987 a Montril in Andalusia(Spagna) nella provincia di Granada, nacquero due gemelli: Juan Miguel e José Maria Callejón Bueno. I due crescono in un quartiere omonimo, Callejón, ma non c’è alcun collegamento.
I genitori possedevano un banco di frutta, famiglia merengues, suo padre capitanava la formazione locale: da lì la passione per il calcio. L’uomo voleva che i due diventassero calciatori, così a 4 anni regalò loro il primo pallone.
Victor James Osimhen è nato a Lagos, la più grande città della Nigeria, il 29 dicembre 1998. Il ragazzo è uno dei pochi che ce l’ha fatta, grazie al calcio, ad uscire da un contesto di vita poco privilegiato venutosi a creare a causa di un grave lutto familiare.
Infatti quando aveva appena sei anni sua madre morì. Tre mesi dopo il padre perse il lavoro nelle forze dell'ordine e da lì in poi vita difficile e povertà assoluta: Victor ed i suoi 5 fratelli passavano le giornate vendendo bustine d’acqua, giornali, ed arance per sopravvivere.