Nel 1998, il radiotelescopio dell'Osservatorio di Parkes, in Australia, iniziò a captare (quasi ogni giorno) misteriosi segnali radio nella frequenza 1,4 GHz, della durata di pochi millisecondi.
Gli scienziati si interrogarono per anni sulla natura di queste radiazioni.
Furono chiamate "perytons", dal nome di una creatura mitologica immaginata dallo scrittore argentino Jorge Luís Borges, metà cervo e metà aquila.
Gli studi accademici pubblicati, nel corso degli anni, dagli astrofisici australiani, ipotizzavano che i perytons fossero dovuti a
una una stella di neutroni prossima al collasso in un buco nero, in una lontana galassia.
Non mancavano altre spiegazioni: eruzioni solari di tipo sconosciuto, fenomeni elettromagnetici dell'atmosfera e persino messaggi inviati da una civiltà aliena.
Nel 2015, un giovane analista informatico riesaminò i dati dei precedenti 17 anni, notando che i perytons venivano registrati prevalentemente nelle ore comprese fra le 12:30 e le 14:30.
Passò dunque ad analizzare la banca dati delle fatture pagate dall'osservatorio [..]
negli ultimi 20 anni.
Nel 1998 trovò, finalmente, ciò che cercava: la bolla di consegna del forno a microonde della mensa.
Non fu difficile dimostrare che, aprendo l'elettrodomestico prima del termine della cottura, il flusso di radiazioni proveniente dal magnetron veniva [..]
bloccato dal sensore dello sportello.
Però, il blocco avveniva con una frazione di secondo di ritardo.
Quel che bastava a far registrare un "peryton" al sensibilissimo radiotelescopio. #svagaiature
NOTA IMPORTANTE: questa svagaiatura è creata sulla base di un testo e di una ricerca "storica" di un mio vecchio amico (M.C.).
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In Francia ci sono alcune zone interdette a qualsiasi essere umano. Sono le zone rosse: aree in cui, dopo la prima guerra mondiale, si è constatata una distruzione e una contaminazione tale da renderle impossibili da bonificare.
Ancora oggi conservano tonnellate di ordigni inesplosi, spesso caricati con gas velenosi come cloro e arsenico. In diversi punti, in queste aree non attecchisce nemmeno l'erba.
Il governo francese recupera, ogni anno, parte di questi territori. La bonifica permette di disinnescare decine di tonnellate di esplosivi e si stima che ci vorranno 700 anni perché queste zone tornino alla normalità.