Quando si parla di terrorismo islamista in Francia si dimentica spesso una cosa: negli anni '90 la Francia ha accolto moltissimi islamisti algerini (quelli che hanno fatto 200.000 morti nel loro paese), considerati 'perseguitati' dal regime del FLN. La mia famiglia giù...
racconta che all'epoca se non eri islamista viaggiare era difficilissimo, mentre i barbuti facevano avanti e indietro dall'Europa come volevano. Questo perché la Francia voleva abbattere il governo FLN e riprendere il controllo dell'Algeria con un governo fantoccio islamista.
Il piano non è andato a buon fine (l'FLN é stato più furbo e ha comprato gli islamisti) e gli islamisti hanno continuato ad essere tali - fascisti assassini - in Francia. Qui uno dei membri del Consiglio degli Imam di Francia che chiama criminale il prof >
che poi è stato ucciso. Trovo che spesso a sinistra si sia incapaci di distinguere un islamista - ovvero un fascista assassino - da un musulmano. Siamo disarmati di fronte all'islamismo, che finiamo per tollerare in nome dell'antirazzismo. Perché pensiamo che i musulmani siano >
inevitabilmente quella cosa lì, dei fanatici violenti. Il diciottenne che ha ucciso il prof in Francia non è sbucato dal nulla, veniva da un milieu islamista, che é come dire fascista. Gente che propaganda odio, considera le donne proprietà degli uomini, e via dicendo. Gente che>
avvelena le menti. La mente dell'assassino era avvelenata, così come é avvelenata quella di Traini, Breivik, e via dicendo. Zero tolleranza verso i fascisti, qualunque sia la loro religione. Se non lo sapete, scoprite cosa hanno fatto in Algeria e altrove.
Tra gli islamisti e i fascisti nostrani é da sempre in corso un teatrino che nasconde in realtà moltissime vicinanze ideologiche e politiche. Basta guardare all'amicizia della destra europea, USA e israeliana verso l'Arabia Saudita, il Bahrein, il Qatar, ecc. Alimentano >
una contrapposizione che vede gli italiani identificati nei fascisti (vedi il 'cittadino comune' su Rete4 con i baffetti alla Hitler) e i musulmani identificati negli islamisti. Non caschiamoci. Contro i fascisti, sempre.
In molti paesi a maggioranza musulmana la sinistra era una forza potentissima, che ha guidato e vinto le lotte di liberazione. Negli anni '60 Algeri era considerata la capitale mondiale della rivoluzione, il luogo in cui i movimenti convergevano per ritrovarsi e, se necessario, >
trovare rifugio. Poi ci fu la dittatura di Boumedienne, che mise in carcere gli oppositori di sinistra, e infine gli anni '90. All'indomani della loro elezione, i sindaci del Fis (partito islamista algerino) affissero i nomi dei cittadini comunisti fuori dai palazzi comunali, >
perché fossero uccisi. Moltissimi lo furono. Come Smail Yefsah, giornalista marxista il cui assassinio ricorre oggi. Qui quando venne minacciato da un islamista che lo accusò di essere comunista (se ascoltate si capisce). Guardatelo, il bastardo.Gente del>
genere si vede anche nelle nostre strade. Non è razzismo. Il loro modo di vestire, di parlare, la barba, sono una divisa, indicano la loro appartenenza politica. Sono come i tatuaggi dei fascisti. E ricordiamoci che dove questa gente ha il potere, le persone come noi >
vengono sterminate.
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