Il fatto, molto semplicemente, è che nessun altro calciatore al mondo ha mai segnato ai mondiali esattamente come sognavamo nei campetti di periferia, ossia scartandosi letteralmente tutta la squadra avversaria.
Ai mondiali.
È il più grande di sempre.
Il fatto, molto semplicemente, è che nessun altro ha vinto i mondiali praticamente da solo, con una squadra davvero modesta, per vincere, a parte un paio di giocatori discreti.
Il fatto è che quando è arrivato a Napoli, il Napoli era quasi una squadra da serie B. Lui l’ha presa letteralmente in braccio e le ha fatto vincere due scudetti - un altro perso in circostanze torbide, che non riguardavano Diego.
Poi capisco, voi siete tifosi di grandi squadre, non di una squadretta mediocre e di una società rabberciata e di una città povera, come Napoli.
Capisco che, come tifosi, non sia bello vedere il più grande con la maglia dei più sbrindellati e improbabili. Eppure è andata così.
Voglio solo ricordare una cosa, non perché (come pure è) mi sia simpatico il soggetto, ma semplicemente da storico della materia: quando chiesero a Diego chi era il calciatore più grande, rispose Totti.
Questo a) certifica la grandezza di Totti. b) la generosità del grande Diego
Su Diego, la parola definitiva l’ha detta il più grande allenatore di tutti i tempi: Arrigo Sacchi, il quale disse più o meno così: “Giocare contro Diego è come giocare contro il Tempo. È impossibile, umanamente. Sai che ti farà gol. bisogna solo vedere quando”.
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La ministra Lamorgese, parlando dei disordini di Torino e Milano, dice che c’erano anche “stranieri di seconda e terza generazione”.
No, signora ministra. I ragazzi che ho visto a Torino erano 18enni italiani, nati in Italia, da genitori (o nonni) egiziani o marocchini.
Se lei li chiama “stranieri”, signora ministra, commette un errore di comprensione sostanziale, non linguistico: quelli di Torino non erano “immigrati”, non erano “migranti”. Erano ragazzi nati qui, con la cittadinanza italiana. Capisce il punto?
Stiamo parlando del ritratto di una generazione di banlieue torinese, con tutte le varie differenze tra quartieri (non voglio addentrarmi) e tra zone: Barriera, Vallette, Falchera, Aurora nord, porta Palazzo direzione Giulio Cesare.
Un album di famiglia torinese.
Domanda 1. Come mai, a distanza di 7 mesi dal primo lockdown, i posti nelle terapie intensive sono stati aumentati di una cifra molto lontana dai 3553 previsti dal piano?
Domanda 2. Come mai, a distanza di tanti mesi, non ci sono tamponi e materiali per i tamponi a sufficienza?
Domanda 3. Come mai, stando a diversi racconti pubblicato sui giornali, in diverse regioni nel servizio sanitario nazionale neanche sanno cosa sia la app Immuni?
A Mosca, nel colloquio Di Maio-Lavrov, è accaduta una cosa che merita di essere segnalata. Il ministro degli esteri italiano ha posto, con una certa nettezza, la questione Navalny sul tavolo, e la cosa non è piaciuti ai russi
Di Maio sta marcando nettamente una distanza da Mosca
Le parole di Di Maio ("l'avvelenamento è un accadimento inquietante, che ha molto colpito l'opinione pubblica italiana. è una grande violazione del diritto internazionale sulle armi chimiche. Una vicenda che non può restare senza conseguenze") non hanno compiaciuto Mosca
Soprattutto l'accenno al fatto che l'evento avrà delle "conseguenze" è un tono e un accento diverso dalla linea tenuta da Giuseppe Conte nelle sue telefonata (compresa la più recente) con Vladimir Putin
Il presidente del Consiglio italiano non sa il numero dei morti di Covid in Italia.
E, dopo la giusta correzione, insiste nel dire 135-134mila morti.
A quel punto la cosa scivola via così, alla Festa del Fatto, come se fosse vera.
Faccio notare che già il numero di 35mila morti in Italia è enorme, e purtroppo siamo ai primi posti in Europa (battuti da pochi paesi) nel rapporto morti per milioni di abitanti
Ma comunque sia, solo gli Usa di Trump viaggiano sugli ordini di grandezza che Conte attribuisce all’Italia. Gli usa hanno a oggi 188mila morti, su più di sei milioni di casi di Coronavirus.
I morti or Covid nel resto d’Europa ve li allego qui:
Vi interesserebbe un piccolo thread, con un minimo di sfondo storico, per capire cosa sta succedendo nel M5S, e di conseguenza cosa succederà a Conte?
Ok. A qualcuno interessa.
Il M5S nasce come esperimento di Gianroberto Casaleggio. Grillo è il suo strumento primo di consenso, il paziente zero
Stanti così le cose, il M5S fu tecnicamente configurato come monarchia, neanche tanto costituzionale. dire diarchia sarebbe esagerato
Casaleggio organizza tutto, il forum prima, poi il blog di Grillo, i contenuti, i post, i primi meet up (lì il braccio è Davide), infine le liste, e l’ideologia (in realtà una prassi) del “voto online”. Se si vuole entrare in lista, bisogna accettarlo. e firmare delle clausole