L'aumento delle diagnosi notificate sta rallentando: ora la media settimanale è "solo" il 32% più di una settimana fa.
Siamo poco sopra 30mila.
Se nella prossima settimana l'aumento sarà del 20% ed in quella successiva solo del 10% arriveremo a circa 40mila tra due settimane.
E poi?
Normalmente nelle ondate di altri paesi ho visto che il calo settimanale delle diagnosi procede con un fattore 0,8-0,9x , anche 0,6-0,7x dove si adotta lockdown rigido (es Irlanda, Israele).
Sono ottimista: diciamo che il picco di ondata sia 35mila come media.
Ipotizziamo che 4mila diagnosi al giorno sia considerata la soglia sotto la quale il sistema di tracciamento può funzionare.
Quanto si impiegherà per arrivare a quel valore?
Con fattore 0,7x 7 settimane (metà gennaio)
0,8x 10 settimane (inizio febbraio)
0,9x 20 settimane (metà aprile)
Realisticamente fattori di riduzione migliori (0,6x) mi sembrano irraggiungibili.
Per sperare in "Natale normale" (inteso come senza le restrizioni ora in essere) ci vorrebbe un fattore 0,6x che in 4-5 settimane porterebbe a 4mila diagnosi al giorno. Ma mi sembra irrealistico: è quanto hanno raggiunto Irlanda ed Israele con lockdown duri.
E se avessimo avviato la riduzione epidemica a un livello minore di diagnosi?
Ad esempio se il fattore 0,8x avesse iniziato ad operare il 20 ottobre quando le diagnosi erano circa 10mila al giorno?
Cioè se circa nella prima settimana di ottobre avessimo adottato le misure che ora speriamo funzionino, tra dieci giorni, massimo un mese, ne saremmo stati fuori.
Questo mese di ritardo può costarci sino a 5 mesi di misure restrittive in più.
E questa è la progressione media nazionale: i territori più colpiti naturalmente impiegheranno più tempo per raggiungere la soglia di tracciabilità del contagio.
Ad es. la Lombardia partendo da 10mila diagnosi quanto impiegherebbe ad arrivare a 500 diagnosi al giorno?
-fattore 0,7x ---->metà gennaio (scenario ottimistico)
-fattore 0,8x ----> metà febbraio (scenario intermedio)
-fattore 0,9x ----> metà maggio (scenario pessimistico)
Mi sembra cioè del tutto irrealistico pensare che la Lombardia possa arrivare prima di metà gennaio ad avere meno di 500 diagnosi al giorno (soglia che forse consentirebbe di tracciare i contagi potenziando la diagnostica ed il sistema di tracciamento in regione).
Fatte le dovute proporzioni anche per @regione liguria (circa un decimo degli abitanti della lombardia ed oggi un decimo delle diagnosi) le date penso che siano queste.
Prima di metà gennaio l'epidemia non potrà essere sotto controllo.
E potenzialmente anche sino a maggio.
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Una settimana fa vennero notificate 31079 diagnosi.
Attualmente il fattore di aumento settimanale è 1,32x (+32%). Oggi l'aumento su venerdì scorso è stato 21%.
Domani:
-stare sotto le 37mila diagnosi sarebbe incoraggiante
-andare oltre le 41mila sarebbe pessimo.
Fondamentale è la situazione ospedaliera: i ricoverati stanno aumentanto del 42% (ordinari) e 44% (UTI).
Domani:
- saldo UTI sopra 140 sarebbe pessimo
- saldo ordinari oltre 1400 sarebbe pessimo
Stare sotto 100 e 1000 sarebbe incoraggiante.
La media giornaliera del saldo UTI sembra essersi stabilizzata su circa +110
Bilancio della giornata :
- la velocità dell'aumento delle diagnosi cala ancora, ora è +32% in una settimana.
-i ricoverati rallentano minimamente, +42% ordinari e +44% UTI in una settimana.
-il saldo UTI sembra stabile attorno a +110
1/n
-i decessi proseguono il regolare ed atteso aumento : una settimana fa stimavo che la media oggi sarebbe stata 315, è più alta di poco (331).
-tra una settimana stimo che la media dei decessi sarà 437 al giorno.
2/n
-Basilicata e Bolzano sono le regioni con più rapido aumento delle diagnosi (2x)
-VdA e Liguria sono prossime alla stabilità (1.1x)
-Bolzano e VdA sono le regioni con maggiore incidenza ma VdA ha il doppio dei ricoverati di Bolzano in rapporto alla popolazione.
3/n
Il 20 ottobre l'Irlanda è andata in "level 5", mantenendo aperte le scuole e chiudendo sostanzialmente tutto il resto tranne alimentari e farmacie, divieto di invitare persone non residenti a casa.
In due settimane l'incidenza di nuovi casi è dimezzata.
Il numero di decessi è sinora rimasto molto basso: la misura è stata probabilmente presa molto presto nella crescita della seconda ondata, prima che l'infezione "arrivasse ai fragili".
Secondo i piani il "level 5" dovrebbe restare in vigore sei settimane in tutto, sino a inizio dicembre. A quel punto se procede così probabilmente saranno arrivati quasi ai livelli dell'estate e potranno provare a ripartire.
Una settimana fa, venerdì 30 ottobre, vennero notificate 31079 diagnosi.
Attualmente il fattore di aumento è +38% (1,38x). Oggi l'aumento su giovedì è stato +28%.
Domani:
-stare sotto 39800 diagnosi sarebbe incoraggiante
-oltre le 43mila sarebbe bruttissimo segno
Fondamentale il dato dei ricoverati, che sono cresciuti del 45% in una settimana.
Domani:
-un saldo UTI oltre 130 sarebbe pessimo
-un saldo ricoveri ordinari oltre 1400 sarebbe pessimo
Molise 76 vs 114 (0,7x)
i tamponi calano un briciolo meno (0,7x)
3 decessi
+1 UTI
-1 ordinario
In una settimana i ricoverati sono cresciuti del 40%
Incidenza nelle ASL:
-Imperia 443 stabile
-Savona 275 stabile
-Genova 960 in crescita
-Chiavari 87 in calo
-La Spezia 573 in crescita
A genova quasi una persona ogni mille ogni giorno viene diagnosticata. Si tratta di una incidenza elevatissima.
Notificati 29 decessi in Regione, e tutti a Genova, che torna così al livello di decesso dei giorni peggiori di marzo.
Dei deceduti:
-26 erano non indispensabili
- 3 erano indispensabili (54, 60 e 61 anni).