Ieri, a seguito dell’inchiesta di @reportrai3 sulla regione Sardegna, interessamento della magistratura e grande indignazione di popolo, che chiede dimissioni.
Comprensibile, direi addirittura ovvio.
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Oggi gia si sollevano le prime voci che da sinistra sparano contro quelli che (sempre da sinistra, ovviamente) chiedono le suddette dimissioni.
Perché?
Servizio populista, le dimissioni dovevano essere chieste per ben altro, chi è davvero di sinistra le cose le sapeva.
(2/14)
È sempre la stessa storia.
Da una parte, la non comprensione della dinamica comunicativa. La giunta Solinas sarà anche un disastro, ma sfido chiunque, dx o sx, ad essere informato nel dettaglio su cosa accada in regione.
(3/14)
Uscite, chiedetelo per strada, telefonate a vostra zia, oppure ve lo dico io: le persone hanno un’idea molto vaga.
Ed è NORMALE.
Tutti vivono le loro vite, tutti sono dei giocolieri con troppi birilli da gestire: i più importanti stanno in aria, gli altri cadono.
(4/14)
Il giornalismo non è solo “scoprire le cose”, è schiacciare tutta una serie di bottoni per ottenere un risultato. Quel risultato è attenzione su una storia.
Siamo scimmie parlanti. Ci piacciono le storie che riescono ad incuriosirci e coinvolgerci.
(5/14)
In questo il servizio di Report ha fatto centro, al netto dei pareri personali e legittimi che uno può avere sulla qualità dell’inchiesta.
Ha funzionato. È evidente dal risultato.
Ma a noi interessano di più i pareri degli altri, mai abbastanza puri.
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Da prima che io nascessi viene evidenziato come la sinistra viva questa lotta intestina sui puri tra i puri, che impedisce di serrare i ranghi e accettare compromessi.
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Per essere una forza che si dice inclusiva, fa sempre sorridere come dal suo interno emergano forti elementi di intolleranza. Non sei mai abbastanza di sinistra, abbastanza integro, abbastanza colto, abbastanza puro.
Guardare al solo ideale è rifiuto della complessità.
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Quindi, anche in questo caso: amici di Report non vi vogliamo, e non vogliamo neanche quelli indignati dalle candide confessioni dei membri della maggioranza, che in favore di telecamera dicono cose terribili che comportano l’apertura di fascicoli.
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Chi è davvero contro la giunta si indigna per ben altre cose! Come X, Y, e Z ad esempio, specie se queste cose attengono a battaglie identitarie (e sacrosante, per carità) come la difesa della sanità pubblica e possono essere usate per certificare la propria integrità.
(10/14)
Io capisco che sia frustrante denunciare scelte politiche discutibili e vedere queste denunce cadere nel vuoto.
Ma se non funziona, se il messaggio non passa, se la gente non ascolta, la colpa non è di chi il messaggio lo deve ricevere, ma di chi il messaggio lo invia.
(11/14)
“Sono tutti stupidi e ignoranti tranne me” non è un metodo né efficace né maturo, non sono il primo a segnalare questa cosa e non sarò l’ultimo.
Pare essere un problema genetico, insormontabile.
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Però per carità. Se la tua squadra segna un goal (nell’interesse di tutti, non solo della tua parte politica!) GIOISCI per il goal.
Non metterti in un angolino a dire che il resto della squadra non ha il tuo talento e che i tifosi sono stronzi che esultano per un altro.
(13/14)
Se solo riuscissimo a mettere un po’ da parte questo desiderio di essere i migliori e di veder riconosciuto su un palco il nostro sentirci speciali, chissà quello che potremmo fare.
Ma siamo solo scimmie.
Scimmie che parlano.
Scusate lo sfogo.
(14/14)
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Pensate alle infinite possibilità date dalle nuove tecnologie domotiche: la polizia potrà sentire, discretamente e senza dar fastidio, se in una specifica casa c’è violenza di qualche tipo. Nel caso, VEDERE le violenze e intervenire per tempo.
3/
Conte non ha affatto abusato di un discorso alla nazione per attaccare le opposizioni.
Ha, in diretta nazionale, evidenziato delle bufale in quanto tali, segnalando chi in quel momento stesse disinformando il paese: Salvini e Meloni.
(1/7)
Possiamo sicuramente discutere sul fatto che quello non sia il suo ruolo.
Il problema è nei nostri sistemi di informazione che non sono in grado di contrastare i politici (Salvini, Meloni, Di Maio ecc) liberi di dire palesi falsità, danneggiando il paese. (2/7)
L’uso irresponsabile e indiscriminato della bugia in politica è diventato IL problema del nostro paese. Non puoi capire se il malato sia tale se è impossibile avere una diagnosi seria. L’informazione è tutto.
Sul MES, come su tante altre cose, la caciara è palese. (3/7)
Hey, prima ho twittato l'articolo di un giornale nazionale senza fare ricerche in merito, mi sembrava una cosa talmente triviale che, per un tweet scritto dal bagno, non necessitasse dell'approfondimento che dedico a breaking italy.
Il che fa emergere l'elefante nella stanza. Il cittadino (leggere con voce di Di Pietro) deve ormai dare per scontato che la notizia, qualsiasi notizia, che sia data da un importante giornale o televisione nazionale, sia falsa.
Il che è assurdo, perché io per 15 minuti di puntata al giorno passo l'intera giornata e il pomeriggio a verificare le cose, cercare di capirle, leggere i documenti originali ecc.
Non è che tutti possono fare quella roba lì tutti i giorni.