@info_tornato ci sono le foto dei passi di montagna degli anni '30, completamente nudi.
@info_tornato c'erano due fattori. la produzione agricola (cioè la disponibilità di cibo) poteva essere accresciuta soltanto aumentando l'estensione coltivata, inoltre 100-150 anni fa il legname era indispensabile non solo per costruire o riscaldare, ma anche per le traversine ferroviarie.
(1)
@info_tornato per esempio dopo il 1850 la sardegna fu spolpata delle sue foreste per ricavate traversine.
in precedenza, si disboscava furiosamente per produrre carbone vegetale da siderurgia, e per le navi di legno.
la dalmazia è diventata vascelli veneziani.
(2)
@info_tornato ciò che ha salvato le foreste italiane, in aumento a partire dal 1950-60, sono stati due fenomeni.
primo, il cemento armato.
non si è più usato il legno per travi in edilizia, tramezzi e pareti,
pali e fondazioni,
per pali elettrici telefonici,
traversine,
ponteggi.
(3)
@info_tornato ovviamente il passaggio ai combustibili fossili (il carbone estratto dalle miniere, ma anche petrolio e gas) hanno sostituito la stufa a legna, nella siderurgia d'altoforno la carbonella vegetale da legna, e così via.
(4)
@info_tornato ma soprattutto ciò che ha sta facendo aumentare le foreste in italia e in europa (ma non solo) è l'agricoltura moderna.
la sintesi dell'urea (mai abbastanza lodata) ha messo a disposizione i concimi azotati e gli npk che entrano nel ciclo vegetale dell'azoto
(5)
@info_tornato e poi gli antiparassitari a partire dall'inquinantissimo verderame, diventati sempre meno pericolosi e impattanti e sempre più efficaci.
il trattore e la mietitrebbia.
eccetera.
in altre parole, serve molto meno terreno e molta meno manodopera per produrre molto più cibo.
(6)
@info_tornato ciò ha consentito lo spostamento dalla società dei braccianti verso la società degli operai (il ciclo di film di don camillo è un inno romantico di rimpianto per una società agricola che stava scomparendo), e ora con l'elettronica verso una società postindustriale di servizi.
(7)
@info_tornato (non a caso 50 anni fa 2 dei 3 mld di esseri umani soffrivano la fame, oggi meno di 1 miliardo di 7).
ovviamente la meccanizzazione agricola, la rivoluzione verde degli anni 50-70 impostata da norman borlaug (sempre sia lodato), predilige terreni pianeggianti.
(8)
@info_tornato quindi è stata abbandonata gran parte dell'agricoltura di sussistenza delle colline, gli orticelli a patate, i vigneti fra i muretti a secco eccetera.
quello spazio è stato occupato da bosco.
e una parte della colonizzazione fatta dalle foreste, quella di 50 anni fa
(9)
@info_tornato comincia a essere foresta stabile ed evoluta, mentre i boschi di recentissima formazione sono ancora fragili e giovani.
ma l'abbandono delle colture marginali di sussistenza sta portando un altro fenomeno.
cioè l'espansione della vita selvatica.
(10)
@info_tornato il ritorno di cervi, cinghiali, lupi, ma anche di specie a noi meno evidenti come insetti o piante, testimonia il ridursi degli spazi di cui ha bisogno l'uomo.
(fine)
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(1) in pianura padana la qualità dell'aria migliora senza interruzione da 20-30 anni.
la qualità dell'aria di quest'anno è migliore di quella dell'anno scorso che era migliore di quella dell'anno prima eccetera.
@KersevanRoberto@ramella_f@lubenasich (2) ciò non dipende dalle politiche di miglioramento bensì dal cambiamento del modo di produrre e consumare.
sono andate via molte fabbriche (la falck, la pirelli eccetera), i condomìni sono passati dal gasolio al metano, sono cambiati i motori...
@KersevanRoberto@ramella_f@lubenasich (3) e a dispetto da quanto ti dicono, la correlazione di gran lungo più diretta con salute e durata della vita non è la qualità ambientale.
la correlazione, documentata da tutti gli epidemiologi, è fra benessere e salute.
si vive più a lungo e più sani dove si è più ricchi.
... ma dove gli imballaggi si usano deperisce il 4% del cibo.
l’altro giorno l’ennesimo allarme della @FAO sulle derrate che non arrivano in tavola.
e non arrivano soprattutto sulle tavole dei poveri.
perché voi ricchi, tranqui, potete pagare il sovraccosto.
(segue)
lo raccontava quest’estate @DarioBressanini in questo intelligente articolo: