Oggi ti spiego perché nei supermercati "non trovi mai quello che cerchi".
Questo thread vi permetterà di fare acquisti in modo consapevole.
Vi è mai capitato, facendo la spesa, di acquistare prodotti che non erano in lista? O di sostare nel supermercato più del dovuto?
Ciò accade grazie a una strategia di commercializzazione basata sugli stimoli sensoriali, più comunemente definita "Visual Merchandising".
Il Visual Merchandising è una strategia commerciale che riguarda: l'esposizione del prodotto, l'ambientazione, l'illuminazione e la grafica.
Quindi l'atmosfera da creare per rendere i prodotti "appetibili" agli occhi del consumatore.
Ovviamente la strategia ha il fine di colpire i 5 sensi:
Vista: tutto deve essere visibile con uno sguardo. Qui entra in gioco il cosiddetto "Shelf Marketing" (marketing dello scaffale).
Questa strategia è basata sul piazzare prodotti simili in posti vicini, o raggruppare i prodotti per famiglie (es.bevande), mettere i prodotti più convenienti sugli scaffali più bassi o più alti per favorire l'acquisto dei prodotti più costosi, che vengono posti al centro.
Non vi siete mai chiesti perché i dolci kinder si trovino sempre in basso? La risposta è che sono volutamente posti ad altezza di bambino, che convincerà il genitore ad acquistarli;
Udito: l'utilizzo di jingle o suoni che rappresentano la filosofia della marca. Quante volte hai sentito dire "Eurospin, la spesa intelligente per gli Einstein di tutti i giorni!" oppure "La coop sei tu!". Sono metodi per accaparrare la vostra fiducia;
Olfatto: grazie all'utilizzo di fragranze si stimolano i ricordi limbici nel cervello del consumatore. Vi siete mai chiesti perché appena entrate in un supermercato sentite odore di pane appena sfornato o di frutta fresca anche se vi trovate nel reparto calzature? Fateci caso!
Tatto: serve ad abbattere la barriera tra consumatore e produttore. Tutta la merce deve essere "toccabile", dall'abbigliamento al tecnologico. Insomma, nessuno acquisterebbe un prodotto senza averlo prima "verificato";
Gusto: grazie alla possibilità dell'assaggio si avvicina il prodotto al consumatore. Il classico: "Deve provare questo formaggio speciale, lo avremo soltanto per un breve periodo di tempo" e magari è la stessa caciotta che ti sei pappato a Natale, solo di una marca diversa.
Per concludere in bellezza ti dico: hai mai fatto caso che nei supermercati non ci sono le finestre? Questa è una strategia per far perdere l'orientamento al consumatore e farlo restare all'interno del supermercato il maggior tempo possibile.
Fine.
Scusami Conad.
Seguimi per altri tweet che distruggeranno falsi miti sui quali hai basato la tua vita.
Ti offro i pop corn in omaggio.
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Oggi vi parlo di una leggenda metropolitana del Capodanno: il cucchiaino inserito nella bottiglia dello spumante.
Questa curiosa usanza è riuscita a scomodare alcuni scienziati che si sono chiesti: "Se si inserisce un cucchiaino da caffè nella bottiglia dello spumante,
quest'ultimo coserva davvero l'anidride carbonica?"
La risposta, ovviamente, è no.
Quella del cucchiaino nello spumante è nata come supposizione pseudoscientifica, ma ancora oggi molte persone ci credono.
Sono stati condotti vari esperimenti e ricerche:
Il primo risale al 1994 ma, essendo un esperimento personale, non ha valenza scientifica: il professor Richard Zare, dell'università di Standford, assieme ad Harold McGee e da altri 7 assaggiatori fece un esperimento in cui lasciarono 10 differenti bottiglie aperte per 26 ore,
Oggi vi spiego perché l'oroscopo "sembra che parli di voi". Per alcuni sarà davvero un duro colpo, mi spiace.
Vi è mai capitato, leggendo l'oroscopo, di dire "Sembra proprio rivolto a me"? Ecco, ciò accade perché è scritto con il linguaggio miltoniano, conosciuto anche come
"Milton Model".
Il "Milton Mode" era uno strumento del linguaggio che Milton utilizzava con i suoi pazienti per indurli a cambiare i loro schemi di comportamento.
Questo modello contiene una serie di locuzioni e schemi di linguaggio che comprendono: generalizzazioni, affermazioni ambigue e linguaggio indiretto.
Tali schemi permettono alla persona di guardare dentro di sé per evocare la propria immaginazione creativa. In pratica
Perché le guardie si sentono in dovere di picchiare anche chi non rappresenta una minaccia? (THREAD).
In questi giorni abbiamo assistito a vari episodi di violenza immotivata da parte delle forze dell'ordine, in particolare alle proteste (pacifiche) contro Salvini.
Persone picchiate la cui unica colpa è stata indossare una maglietta con su scritto "Restiamo Umani". Per esempio.
Bene.
Avete mai sentito parlare dell'esperimento del carcere di Standford? No? Ve lo cito brevemente.
L’esperimento carcerario di Stanford coinvolse 24 studenti, divisi in due gruppi (prigionieri e guardie carcerarie) in modo casuale. Per aumentare il realismo e ottenere una maggiore immersione in questi ruoli, i prigionieri furono arrestati a sorpresa