L'analisi del rischio è basata su 21 indicatori, 16 dei quali obbligatori. Ci sono due algoritmi che restituiscono la probabilità di diffusione e l'impatto che questa avrà su ospedali e soggetti a rischio. Questi due si combinano e si ottiene il rischio.
Questo è il primo algoritmo. Rispondiamo alle domande.
Domanda 1: Sì
Domanda 2: Sì (indicatori 3.1 in peggioramento, 3.4 in miglioramento, Rt>1 e aumento focolai)
Domande 3: No.
--> Probabilità moderata
Questo invece è il secondo. Rispondiamo di nuovo alle domande.
Domanda 1: Sì
Domanda 2: Sì (TI sovraccarico, aree mediche no, rispettivamente indicatori 3.8 e 3.9)
Domanda 3: Sì.
--> Impatto alto
Con questa matrice combiniamo la probabilità moderata e l'impatto alto e otteniamo un rischio "alto".
A questo punto guardiamo all'incidenza. Ha 133,30 casi ogni 100.000 abitanti, dato che è superiore alla soglia di 50 fissata dal Ministero.
Ora guardiamo a Rt puntuale. Ha 1,4 con intervallo di credibilità 1,38 - 1,43. L'estremo inferiore è superiore alla soglia di 1,25 (e quindi è in scenario 3).
Questo monitoraggio ha delle criticità? Sì, diverse. La principale, personalmente, credo sia il ruolo dato a Rt, cosa peggiorata dal fatto che si guarda all'estremo inferiore e non al valore medio. Ne avevo parlato qui. pagellapolitica.it/blog/show/849/…
Questo però non è una giustificazione a dire "non capisco perché siamo in rossa". Il monitoraggio settimanale esiste da maggio (gli algoritmi si conoscono da allora) e da novembre i dati usati per rispondere alle domande sono quasi del tutto pubblici.
Se uno voleva davvero capirne il funzionamento, anche solo in via generale, poteva farlo senza troppi problemi. È stato spiegato anche mille volte (in modo molto semplice) nelle conferenze stampa settimanali.
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Siamo a 972.099 prime dosi somministrate, 86mila in più di quante ne risultavano ieri mattina. La Lombardia ieri ha notificato quasi 21mila vaccinazioni. VdA, Bolzano, ER, Piemonte e FVG sono sopra il 2% di persone vaccinate con la prima dose.
Popolazione vaccinata con prima dose per fascia di età
Da questo grafico non si può dedurre che ci siano 115.000 persone che non potevano fare il vaccino e lo hanno fatto lo stesso (come sostengono alcuni giornali, tra cui Repubblica).
Spiegazione nei prossimi tweet.
Il piano vaccinale prevede di vaccinare 1,4 milioni di "operatori sanitari e sociosanitari". In Italia non ci sono così tanti sanitari (ad esempio i medici sono 240.000 e gli infermieri 345.000).
In questo gruppo di persone c'è sostanzialmente chiunque lavori per gli ospedali.
Chi lavora negli ospedali lo aveva ben presente fin da subito (come mi fu fanno notare ai primi di gennaio). Ma anche sui giornali locali veniva detto chiaramente.
Tutti i dati sono per data di somministrazione (in entrambi i paesi i dati giornalieri vengono in parte retrodatati). Quindi si tratta di numeri comparabili. Poi certamente vacciniamo tipologie di persone diverse, ma è un altro discorso.
Tra l'altro, l'Italia è molto più trasparente della Germania (e di gran parte degli altri paesi) nella gestione dei dati sulle vaccinazioni. In Germania non si sa neanche quante dosi hanno ricevuto.
Vogliono fare una zona bianca con Rt sotto 0,5 e incidenza minore di 50 casi ogni 100.000 abitanti. Ma è molto difficile che qualcuno arrivi ad avere un Rt così basso. Questa settimana la regione con il minor Rt aveva 0,81. repubblica.it/politica/2021/…
In generale continuare a dare tutta questa importanza a Rt nel decidere le chiusure e aperture è un errore.
Ora sembra che basterà il rischio alto per andare in arancione. Nell'ultimo monitoraggio lo erano:
Dopo circa 50 giorni dallo screening di massa con i test rapidi a Bolzano possiamo direi che non ha dato i risultati sperati. Prevedevano per gennaio un sostanziale azzeramento dei casi. Invece non solo non c'è stato, ma adesso stanno anche salendo.
Questa era la loro previsione. L'azzeramento avrebbe già dovuto aversi a dicembre. Si attendevano da fine novembre a marzo 4.000 casi e invece sono già a più di 10.000.
Prendendo un'altra regione con un andamento più o meno simile, la Valle d'Aosta, si vede come i casi siano calati più lì che a Bolzano nonostante non abbiano fatto nessuno screening di massa.