Nel mondo del pattinaggio c'è una meravigliosa follia: si chiama #Elfstedentocht, in questi giorni nei Paesi Bassi non si parla d'altro e vi spiego perché (thread)
Intanto il nome: #Elfstedentocht significa "Giro delle undici città".
È infatti una maratona di 199 chilometri che abbraccia undici città nella Frisia, regione nell'estremo nord dei Paesi Bassi... ovviamente maratona su pattini, che si disputa su canali, fiumi e laghi gelati
La condizione essenziale perché l'#Elfstedentocht abbia luogo è evidente: canali, fiumi e laghi devono essere gelati a dovere.
C'è una misura di questo: il ghiaccio dev'essere spesso almeno 25 centimetri
Prima che fosse codificata come competizione, l'#Elfstedentocht era già una tradizione secolare.
Nel 1909 è stata disputata la prima edizione ufficiale, con l'intenzione di tenerne una ogni anno... sempre che le condizioni meteo lo consentissero
... ma le condizioni per un #Elfstedentocht si verificano solo di tanto in tanto e non certo a cadenza annuale: dalla prima edizione del 1909 ne sono stati disputati appena quindici
L'ultima edizione è addirittura del 1997: la più lunga attesa di sempre.
Il riscaldamento globale non è un mito: l'istituto meteorologico @KNMI calcola che oggi c'è l'8 per cento di probabilità di avere un #Elfstedentocht, contro il 20 di un secolo fa
Perché le stelle del meteo si stanno riallineando in favore dei pattini: grazie alla prevista ondata di gelo, di qui al 15-16 febbraio le condizioni del ghiaccio dovrebbero consentire un #Elfstedentocht
#Elfstedentocht è la festa preferita di una nazione dove il pattinaggio è religione, sport nazionale con ingaggi e attenzione mediatica stellari.
Ad esempio, la Jumbo-Visma di Roglic e Van Aert è anche (o soprattutto?) una corazzata su ghiaccio e pattini: la @jumbovismaice
E allora come rassegnarsi a un anno dove #Elfstedentocht potrebbe essere, ma non sarà a causa delle restrizioni anti-covid?
Semplice: nessuno si è ancora rassegnato e al governo (peraltro in crisi nera per uno scandalo fiscale) piovono richieste perché si faccia una deroga
L'ultima e autorevole supplica è quella del pluricampione del mondo @erbenwennemars che ha parlato di una possibile #Elfstedentocht come un simbolo di resilienza e speranza
Da giorni nell'impenetrabile bolla della @Thialf di Heerenveen si sono svolti europei e coppa del mondo di pattinaggio di velocità e da giovedì anche i mondiali (saranno su @RaiSport)
... e allora molti chiedono: perché non fare una bolla per #Elfstedentocht?
C'è chi propone una #Elfstedentocht solo competitiva, quindi riservata ad atleti professionisti tamponati e covid-free.
Ma come evitare il pubblico per i 199 chilometri di percorso?
E poi: è lecito snaturare una manifestazione che è essenzialmente una festa di popolo?
Il dilemma è irrisolvibile.
Anche perché le restrizioni in corso non impediscono di pattinare sui canali gelati, e quindi è alto il rischio di un #Elfstedentocht... per così dire informale.
Come dice @TomKreling, i pattinatori sono i più grandi anarchici dei Paesi Bassi
Il dibattito sarà prevedibilmente infinito, e se cliccate sull'hashtag #Elfstedentocht vi rendete conto che è già tale.
Un'ossessione nazionale.
E una lotta donchichottesca.
Ma dopotutto, anche contro ottime e superiori ragioni, lo sport non è fatto per sognare?
Post scriptum: per l'ironia che la sorte sa regalare a piene mani, l'ossessione per #Elfstedentocht si chiama Elfstedenkoorts.
L'antidoto al "zitta e ascolta" è facile: gli psico-trogloditi da radio, i maschilisti fuori tempo, i buzzurri da salotto televisivo non si invitano più. Mai. Da nessuna parte. Si lasciano nella loro medesima merda
E aspetto il giorno in cui dovrete rendere conto del veleno intellettuale che una certa televisione ha sparso, offrendo al pubblico le idee più becere, le false verità, il discorso villano e sguaiato, il contraddittorio violento fine a se stesso. Tutto per un punto di share
Prendere i peggiori, solo perché sono telegenici. Scegliere i disonesti, solo perché funzionano. Dare autorevolezza a chi non conosce sfumature, per l'incapacità di spiegarle. Una certa tv ha creato dei mostri, ha inquinato il dibattito pubblico, ha responsabilità enormi. Enormi
Ieri è stata anche la giornata dei tanto attesi protocolli @UCI_cycling per la ripresa delle gare di #ciclismo: li trovate a questo link, ma adesso provo a spiegarvi i punti principali
Prima di tutto: nel protocollo UCI ci sono regole obbligatorie e raccomandazioni. Si applicano a tutte le gare su strada, maschili e femminili. E si specifica che, in ogni caso, le leggi locali e nazionali sono sempre prevalenti (1/x)
NON viene esclusa da principio la presenza di spettatori a bordo strada. La valutazione delle condizioni in cui svolgere una gara, tuttavia, è parametrata e calcolata in base a un paio di tabelle come questa, in linea con le raccomandazioni OMS (2/x)