Consiglio non richiesto per la riscrittura del PNRR sui temi del digitale: parallelizzare.
Quando si è in ritardo o si vuole accelerare non si può mettere tutto insieme o in sequenza sullo stesso cammino critico. Bisogna parallelizzare.
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Capitolo 1: infrastrutture
Servono, inutile stare a dire "però le competenze". Certo servono anche le competenze. Ma intanto la rete va fatta. 5G e FTTH, ovunque.
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Capitolo 2: competenze
Non serva che dica molto. Se ne è parlato cento volte.
Capitolo 3: cooperazione applicativa per la PA. Sviluppo dei backend nel pubblico, frontend ai privati.
Capitolo 4: Revisione dei processi applicativi per settori e domini critici (vedi sanità)
3/
Capitolo 5: revisione della governance orizzontale (tra strutture centrali) e verticale (centro-periferia)
Capitolo 6: revisione del procurement pubblico
... e così via, con gli altri pezzi che mancano
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La sfida è disaccopiare il più possibile e parallelizzare. Se vogliamo fare tutto insieme o tutto in sequenza il ferma non si muove.
5/5
*il paese si ferma e ...
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[Thread] A proposito di stato imprenditore e #ilpaeseinnovatore. Ogni sfida può essere affrontata in modi diversi. Provo a fare qualche esempio.
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Lo Stato può creare un fondo di venture capital e intervenire sul mercato direttamente. È una distorsione e un conflitto di interessi perché lo stato ha modi per influire sullo sviluppo del mercato stesso.
2/n
Cosa diversa è creare un fondo di fondi che spinga gli operatori di mercato ad investire laddove farebbero più fatica perché troppo rischioso.
3/n
Oggi ho letto che sarei un “collettivista”. Di solito mi danno del liberista. Ma al di là delle etichette questo è il segno di quanto degradata sia la discussione. 1/n ->
Se uno vede che sei un dipendente pubblico, allora automaticamente sei uno statalista o collettivista. Se un altro legge che faccio parte di un comitato di Assolombarda allora vuol dire che sono un liberista e servo dei padroni. 2/n ->
Se dico che i dipendenti pubblici pagano le tasse (è un fatto e negarlo è una idiozia) allora sono uno che difende i “mantenuti pubblici”. 3/n ->
Piccolo thread sulla ricerca del valore:
Quando partecipavo assiduamente ai comitati scientifici delle conferenze per referare gli articoli, diversi membri del comitato di programma dovevano dare un giudizio per uno stesso articolo. 1/n
Imparai che è molto facile stroncare un lavoro: c’è sempre un difetto, qualcosa che si poteva fare in modo diverso, una variante da esplorare. E poi essere duro e severo dava un tono: “quello là è proprio severo”. 2/n
Confesso: l’ho fatto troppe volte anche io. Ed è stato segno di immaturità.
Con il tempo ho imparato che i colleghi più bravi erano quelli che riuscivano a trovare il valore nei lavori, che aiutavano i ricercatori magari più inesperti a migliorare il loro contributo. 3/n
La questione è discussa nel Piano 2025 da poco presentato. Allego due estratti che credo rilevanti. ->
Che le amministrazioni offrano uno strumento unico di identificazione per i servizi pubblici, mi pare ragionevole. Che sia un servizio erogato dal pubblico, pure. ->
Giorni fa il cda di @cefriel ha esaminato i conti del primo semestre e i trend a chiudere. Piccolo thread di riflessione. 1/n
Ricavi sono in crescita e ci collocano come un centro del Fraunhofer di dimensioni medie. Abbiamo in cassa quasi 3 milioni. Mezzi nostri per oltre 4 milioni. Abbiamo ridotto il circolante aumentando gli investimenti oltre allo sviluppo della nuova sede. 2/n
Abbiamo incrementato i progetti all’estero, lavorato sulla parità di genere, incrementato le risorse per i nostri giovani, assunto. 3/n
Come si fa a non capire il grido di dolore di chi non ne può più di quel che sta accadendo? Come si può essere così richiusi su se stessi, sui propri riti e sul proprio ego? 1/n
Come si può essere così poco “servitori dello stato” da non ricordarsi nemmeno il significato della parola servire? 2/n
Come si può passare il tempo a discutere di leadership, di alleanze e di strategie quando non si sa nemmeno a cosa aspirare, quali sogni proporre a questo paese? 3/n