Due bresciani si sono finti ostaggi dell'Isis, con tanto di video in tuta arancione e sgherri col kalashnikov. Una banda creata per estorcere il riscatto, possibilmente allo Stato italiano. Ma stavolta non urlano né Salvini, né Meloni. Pure i giornali di destra stanno buoni. 1
"Il Secolo d'Italia" titola "Mi hanno rapito i terroristi islamici, pagate il riscatto: era una truffa alla Checco Zalone." Non fa molto ridere e infatti "Libero" riporta le agenzie stampa, fine. 2
Sobrietà anche da parte de "Il Giornale" che titola "Finsero rapimento Isis: indagato imprenditore, tre finiscono in manetta." 3
Vi ricordare il mare di m... che si riversò addosso a Greta Ramelli e Vanessa Marzullo che erano finite davvero nelle mani dei terroristi. Ma loro erano partite per la Siria per fini umanitari. E oltretutto erano ragazze. 4
Per non parlare dell'accoglienza riservata a Silvia Romano, la cooperante rapita in Kenya e liberata dopo diciotto mesi. Visto che si è convertita all'islam, non le danno tregua neanche adesso. 5
Pochi giorni fa "Le Iene" hanno mandato un servizio sui "punti oscuri" che riguardano la liberazione di Silvia Romano. Non il sequestro e la lunga prigionia. Naturalmente "Libero" ne ha parlato. 6
Morale: potete fare ciò che vi pare, anche i soldi per risollevare la vostra impresa, andando nelle zone del terrorismo islamico. Basta che siate uomini e non vi mettiate in testa di voler aiutare la gente "a casa loro". 7
Basta la parola IMPRENDITORI e nessuna ingiuria sarà fatta. Imprenditore il capo della banda, imprenditore Zanotti. Pure Sandrini che per fare impresa ricorreva a furti, rapine e ricettazione. Ecco la religione che neanche l'islamismo può macchiare. L'IMPRESA. 8
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La vittima nell'arena di Giletti messa di fronte alle gigantografie in stile Warhol dello stupratore. Un'immagine che riassume come il caso #genovese si sia trasfomato in un sabotaggio mediatico della lotta contro la violenza di genere. 1/1
Viene trattato prevalentemente nell'infotainment di @nonelarena e @QuartoGrado. Format funzionanti sulla curiosità morbosa e l'equivalenza delle opinioni offerte al pubblico. Peggio ancora - sostituzione del processo. 2
La foto rappresenta plasticamente una situazione di vittimizzazione secondaria della vittima. Per rendere credibile la sua testimonianza deve ripeterla con davanti la foto del suo seviziatore e in presenza dei suoi sodali. 3