Thread by @SignorErnesto

Devo dire che mi ha fatto molto piacere chiaccherare con Stefano Merler. Lo scambio occorso é e rimarrà riservato e approfitto per ringraziarlo pubblicamente della disponibilità mostrata. Grazie @FBK_research.

Ho aspettato a scrivere questo thread perché mi sono..
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preso qualche giorno per ragionare sui lavori che mi sono stati indicati.
Concordo su tutti, concordavo anche prima di averli letti ad dire il vero(per puro caso ero arrivato a deduzioni simili) e li trovo impeccabili.

Le conclusioni tuttavia differiscono.

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Riporto di seguito le mie che spero possano stimolare un dibattito scevro da polemiche. Sui dati e non sulle opinioni.
Qui vediamo l'Rt stimato in Lombardia da metà gennaio al 23 feb, giorno in cui scatta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
arxiv.org/ftp/arxiv/pape…
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La Lombardia consta di 1.188.581 studenti di cui 68.281 nei professionali, 135.875 nei tecnici, 178.316 nei licei ed il rimanente infanzia , primarie e scuole medie.

Questi studenti vedono, in massima parte, venerdì 21 febbraio come loro ultimo giorno di scuola.

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I genitori lavorano. Le ordinanze che ne limiteranno l'occupazione in presenza sono quella dell' 8 marzo(lockdown nazionale) e quella che allego del 22 marzo (che segue quella del 21 num.514) unimi.it/sites/default/…
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Per logica si può dedurre che i giovani vengano affidati dal 23 febbraio ai nonni che sono (>65anni) il 21% degli abitanti della Lombardia. Se la media nazionale é rappresentativa, il 20% dai 75 anni in su vive in famiglia e il 50% circa nello stesso caseggiato(dati ISTAT)

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Quale l'impatto della convivenza prolungata "giovani-anziani" a fronte di una circolazione virale cosi estesa?
Usando sempre le stime della @FBK_research e inserendole nel grafico che troviamo qui arxiv.org/ftp/arxiv/pape…
é visibile un incremento delle ospedalizzazioni
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(anche a occhio nudo) dopo un ragionevole tempo di incubazione. La popolazione di "eletti asintomatici" aumenta enormemente il tempo di convivenza con la popolazione di "eletti fragili"
Quanti degli studenti a casa dal 23 febbraio fossero asintomatici potrebbe essere
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approssimata, forse, utilizzando i dati esclusiva dei Lincei e ad oggi, non si sa perchè (ma si inizia a sospettarlo...e non é complottismo) ancora non resi pubblici @a_presbitero .

In assenza dobbiamo supporre una buona percentuale che, per logica, ha generato
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passando per le RSA (non dobbiamo dimenticarlo, all'epoca erano aperte e senza strumenti di protezione alcuna) e sfruttando le enormi probabilità di contagio al chiuso unite ad una circolazione per i più grandi(liceali) non limitata fino al 9 marzo, una buona parte
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dei casi che (riallego), costituiscono la porzione con maggior pendenza della curva di ospedalizzazioni anche severe. Test anche semplici di dipendenza a lag diversi confermano.
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Questo aspetto pone la necessità di approfondimenti sull'uso del "lockdown" in maniera indiscriminata perchè, a circolazione virale pre esistente elevata (e all'epoca lo era), i benefici stimati sono gravati da un'incertezza elevatissima.

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Così elevata da rendere incerto (ma questa é una mia opinione) un saldo positivo nell'adottare la misura in maniera tardiva da una parte e frettolosa dall'altra(tardiva perchè c'erano troppi contagi ignoti, frettolosa perchè andava considerata seriamente questa eventualità).
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Ovvero, io non riesco ad escludere "meno morti" adottando misure diverse dalla contenzione forzata, in casa e con relative limitazioni all'uso di spazi aperti(parchi e\o luoghi controllati similari).

Alle considerazioni cui sopra io, ad oggi, non ho ricevuto risposta.
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Tuttavia, le evidenze che portano a ritenere si sia commesso un errore drammatico scegliendo una strategia nota(il lockdown) ma dagli effetti a breve termine mal compresi, si accumulano.

Saluti e reitero, grazie ancora a @FBK_research per lavori e disponibilità.

Aggiungo tardivamente e sottolineo un concetto già espresso.

Le regioni che hanno chiuso le scuole il 23 febbraio e che vedete indicate qui(le note in rosso sono mie) sono, "casualmente", quelle che hanno sopportato la quasi totalità della prima ondata in Italia.
Saluti ancora.