Il 15 Giugno è entrato in vigore il decreto legge n. 82 che istituisce l’Agenzia per la #cybersicurezza
Che favorirà lo sbilanciamento tra il potere legislativo (inesistente ormai) in favore del potere esecutivo.
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Che favorirà lo sbilanciamento tra il potere legislativo (inesistente ormai) in favore del potere esecutivo.
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Oltre ad uso spasmodico della parola “resilienza” il decreto riporta i vari compiti dell’Agenzia per la #cybersicurezza, uno tra i tanti:
“stipula accordi bilaterali e multilaterali, anche mediante il coinvolgimento del settore privato e industriale” italiane ed ESTERE…
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“stipula accordi bilaterali e multilaterali, anche mediante il coinvolgimento del settore privato e industriale” italiane ed ESTERE…
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Il decreto contiene svariate pagine di “fuffa” tuttavia spiega in modo chiaro che l’Agenzia per la #cybersicurezza è “dotata di autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria”
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Indovinate a chi spetta l’alta direzione?
Al presidente del consiglio (che ha “fortemente voluto” l’Agenzia per la cybersicurezza e che ha scritto il DL.)
L’Agenzia sarà l’UNICO interlocutore per i soggetti pubblici e privati…
I presupposti per la dittatura ci sono tutti.
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Al presidente del consiglio (che ha “fortemente voluto” l’Agenzia per la cybersicurezza e che ha scritto il DL.)
L’Agenzia sarà l’UNICO interlocutore per i soggetti pubblici e privati…
I presupposti per la dittatura ci sono tutti.
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