Nell'articolo uscito su Le Grand Continent sostengo che siamo in fase di transizione ideologica simile a quelle vissuta a fine '70 che diede vita all'era neoliberista. Lo stato interventista sta tornando. legrandcontinent.eu/it/2021/07/21/…
Qui alcune idee chiave /thread
1/ L'idea è quella di cicli ideologici che si succedono: 1. era liberista classica fine '800, 2. era socialdemocratica dagli anni 30, 3. era neoliberista da fine '70. Quello che vediamo adesso ha tutto il sentore dell'inizio di una nuova era.
2/ Come sostenuto da economisti come Stiglitz e Piketty, il neoliberismo era di fatto già claudicante dopo la crisi del 2008; mito del libero mercato finito in frantumi il giorno in cui lo stato americano intervenne per salvare la finanza.
3/ Coronavirus sembra avere inferto il colpo mortale. Tagli alla sanità durante la Grande recessione e incapacità del mercato di soddisfare in maniera efficace la domanda di beni medici di urgenza (mascherine, ventilatori, vaccini) hanno minato la fiducia della popolazione.
4/ Dal calderone dell’emergenza sta progressivamente emergendo una nuova cornice: il nemico giurato del neoliberismo, lo Stato interventista, si sta riaffacciando in programmi di investimento pubblico, spesa a deficit, programmi di vaccinazione e pianificazione climatica.
5/ Un neo-statalismo, o neo-interventismo, sta sostituendo il neo-liberismo come cornice bipartisan, dentro cui si muovono con soluzioni diverse sia il nuovo centro-sinistra di Biden che il centro-destra di Johnson. Questo non significa necessariamente qualcosa di meglio.
6/ Biden non ha perso occasione per demolire capisaldi dell’ideologia di mercato. Nel primo discorso a sessione congiunta del Congresso 29 Aprile 2021 che la “trickle-down economics” (o economia dello sgocciolamento dai proventi dei ricchi a tutti gli altri) non ha funzionato.
7/ Nello stesso discorso Biden ha rivendicato ruolo da protagonista dello Stato nella nuova economia. “Nel corso della storia, investimenti pubblici nelle infrastrutture hanno letteralmente trasformato l’America. Questi sono investimenti che solo governo è in grado di fare”.
8/ Si tratta di una svolta sorprendente, tanto più per la carriera precedente di Biden, che durante i 36 anni da senatore del Delaware ha contribuito allo smantellamento dello stato sociale e a politiche a favore delle multinazionali.
9/ Quello di Biden è un cambiamento ispirato al pragmatismo e generato da due paure: la paura del Trumpismo e la paura della Cina
10/ Le elite liberal sono disposte a fare concessioni su politica economica per evitare scene come quelle del 6 gennaio 2021. È ormai dato per assodato che mercato senza controllo è sia economicamente nefasto (stagnazione) che politicamente insostenibile (rischio dittatura).
11/ Inoltre gli Stati Uniti stanno facendo conto con il successo del modello cinese. Un capitalismo di stato che diventerà presto la prima economia al conto. Gli USA non possono più fare finta che loro modello sia vincente.
12/ Nell'articolo individuo due principi chiave di questo nuovo consenso bipartisan post-pandemia: 1. le infrastrutture come paradigma della nuova politica, 2. la logica della spinta al rialzo dopo la corsa al ribasso.
13/ Misura più ambiziosa annunciata dall’amministrazione Biden è proprio il piano di investimenti infrastrutturali. Questo in un paese dove le infrastrutture sono a pezzi dopo anni di disinvestimenti. Basta vedere le condizioni di metropolitane o assenza di treni alta velocitá.
14/ Se un tempo si andava negli Stati Uniti per andare a vedere il futuro, adesso si va per andare a vedere il passato. L'inverso vale per la Cina.
15/ Cambiamento climatico richiederà enormi investimenti pubblici sia per mitigazione che per adattamento (dissesto idrogeologico, linee elettriche, energie rinnovabili, stazioni di rifornimento). Solo lo stato può farlo e dopo alluvioni e incendi i cittadini vogliono azione.
16/ Il secondo elemento chiave è inversione topologica dell'idea del trickle-down e degli effetti di corsa al ribasso. Sia il centro-sinistra di Biden che il centro-destra di Johnson adesso parlano di necessità di spinta verso l'alto (raising the floor/levelling up).
17/ Il "raising the floor" di Biden si concentra su diseguaglianze sociali, il "levelling up" di Johnson su diseguaglianze territoriali. Ma in entrambi i casi si ammette che la globalizzazione neoliberista ha fallito.
18/ La pandemia sembra avere rimesso in moto la ruota della storia. Ma se la nuova epoca sarà di segno progressista o regressivo rimane in forse. Quello che appare certo è che il dibattito si incentrerà non tanto sul mercato, ma sul ruolo dello Stato nel contesto post-pandemico
/fine

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5 May
With Pablo Iglesias gone it feels a bit like the end of an era. For those in my generation who witnessed occupied squares of 2011 and then their electoral spinoffs (Corbyn, Syriza, Sanders, Podemos) it may seem like the usual boulevard of broken dreams. It ain't.
As Iglesias himself said in his resignation speech "we have changed Spanish politics and broken two-party rule". Podemos has made a wedge into the Spanish political system that is profound and structural.
Same thing for many other countries. Sanders and Corbyn came very close to snatching away a presidential nomination, and winning majority in Commons respectively. This was unthinkable before 2011.
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11 Apr
A must-listen interview with Brian Deese, director of Biden’s National Economic Council on Bidenomics. It highlights profound shift in discourse and policy. Here are some points: thread. nytimes.com/2021/04/09/opi…
Deese argues that the massive stimulus and other economic measures taken by Biden are not simply response to the pandemic. They aim at radically redirecting economic system in the long term.
He identifies two major threats: economic inequality and climate change. But his concern is also geopolitical. He fears US is in increasingly bad position vis-a-vis ascending China
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7 Apr
Since 2008 scholars have discussed various "variants" of neoliberalism in its zombie phase: authoritarian neoliberalism, punitive neoliberalism, etc. Yet, what we are now witnessing in the West is something quite different from neoliberalism. New concepts are urgently needed.
Neoliberalism's key tenets are all in question:
1) Monetarism: already gone with post-2008 QE
2) Fiscal Conservatism: largest deficits since World War II
3) Global Trade: Biden is almost as protectionist as Trump
4) Low taxation: ppl are discussing a minimum global corporate tax!
Very difficut to chart what comes next, as it is a very fast moving terrain, and hard to discern conjunctural from structural trends. But many signs point to a more statist model of capitalism than the one we have witnessed from late in 1980s to 2010s.
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