Oggi al parlamento polacco (il #Sejm) era in calendario la votazione della cosiddetta #lexTVN , un disegno di legge promosso da #PiS (Diritto e Giustizia) per cambiare il criterio di concessione delle licenze radiotelevisive. 1/
Esso prevede di non concedere la licenza a quei canali la cui proprietà appartenga a soggetti extra #UE. La legge colpirà #TVN, la maggiore emittente televisiva privata del Paese, di proprietà dell'americana Discovery Channel. 2/
TVN è considerata la principale antagonista di #TVP, la tv pubblica diventata un organo di propaganda del governo. Questo pomeriggio, a sorpresa è stata approvata una mozione presentata dall'opposizione per il 3/
rinvio della votazione a inizio settembre. Si è trattato di una grande sconfitta per Jarosław #Kaczyński, che era sicuro di avere i numeri per far passare la legge. Una sconfitta durata poco. Con una decisione senza precedenti la votazione è stata invalidata. 4/
La motivazione? Due deputati di PiS non erano presenti al momento del voto. Dopo un paio d'ore di bagarre si è proceduto a una nuova votazione, che ha visto alcuni deputati della lista esterna Kukiz'15 cambiare magicamente idea. 5/
Si è passati così dai 227 - 225 della prima votazione ai 225 - 230 della seconda. Mozione di rinvio dunque respinta. Mentre dai banchi dell'opposizione si gridava al colpo di stato ed esponenti della maggioranza evocavano le manette per chi protestava, si è arrivati al voto. 6/
Il voto ha visto passare la proposta di legge per 228 a 216, 10 gli astenuti. Inutile dire che la situazione è incandescente. Quanto fatto oggi da PiS viene considerata una forzatura senza precedenti, che porta un attacco diretto al pluralismo. 7/
In diverse città polacche nonché sotto al parlamento la gente si sta radunando per protestare. Ora la legge andrà al senato, dove PiS non ha la maggioranza, e sarà molto probabilmente respinta. 8/
A quel punto ritornerà al Sejm, che dovrà approvarla con i 3/5 dei deputati, cioè 231 voti, 3 in più rispetto ad oggi. Qualora superasse questo scoglio dovrà essere controfirmata dal presidente della repubblica, che per dovere di cronaca ricordiamo avere diritto di veto. 9/
In tutto ciò si può ipotizzare che la diplomazia statunitense farà grandi pressioni per difendere TVN, che è di proprietà appunto americana. I movimenti in tal senso sono già cominciati da tempo. Ci sono dunque ancora margini di ribaltamento di questa situazione. 10/
Il dato politico di oggi è l'ennesima conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che Jarosław Kaczyński non perde mai. Nemmeno quando perde. E in democrazia questa non è esattamente una buona notizia. / 11 fine.
Il premier polacco #Morawiecki ha chiesto al presidente #Duda di firmare il licenziamento del vicepremier Jarosław #Gowin. La motivazione ufficiale è che Gowin avrebbe ostacolato l'attuazione del cosiddetto "Ordine polacco" importante pacchetto di riforme fiscali e finanziarie.
Ma domani il parlamento si occuperà di qualcosa di altrettanto importante, la cosiddetta #lexTVN , una proposta di legge che potrebbe portare alla chiusura della più importante emittente privata del Paese, spesso critica nei confronti del governo.
Di questa legge si discute da tempo. L'idea è quella di non concedere la licenza alle emittenti in cui la maggioranza del capitale sia in mano a soggetti extra UE. La maggioranza di #TVN è in mano all'americana Discovery Channel.