Da insegnante, mi iscrissi al #sindacato, per districarmi nell'immenso vespaio di burocrazia che accompagna la vita di una #precaria.
Nel tempo, ne ho constatato la #disorganizzazione, la mancanza di disponibilità, la cerchia di amicizie a cui non appartenevo.
1/7
Mi "aiutarono" a compilare alcune domande, sbagliando, quindi imparai a farlo da sola. Mi dissi che tutti possono sbagliare, capita.
2/7
La tessera l'ho bruciata quando gli stessi sindacati, anziché tutelare me, che aspettavo da dieci anni la sacrosanta immissione in ruolo (per concorso), comiciarono a fomentare i ricorsi dei #diplomati magistrali prima del 2002.
3/7
Capirai, c'era chi onestamente aveva lavorato vent'anni dalle suore (quindi senza selezione, se non quella puramente "amicale", o divina, in questo caso) e anche chi, fino al giorno prima, aveva fatto tutt'altro.
4/7
Tutti avevano un diploma magistrale ante 2002. Tutti con centinaia di punti. Eh, già, entrare a scuola significava accumulare punti come al Conad.
Io avevo solo i miei punti, uno sull'altro, un mese alla volta, una speranza alla volta. Una classe alla volta.
5/7
I sindacati tutelavano loro, che pagavano i ricorsi, non me. Quindi, lettera al Ministero del Tesoro, tessera stracciata, letteralmente.
Lettere, le mie, ovunque, a chiunque. Fino al Miur.
6/7
Quello che accade oggi non mi sorprende, fa parte della storia di chi da secoli si arrocca sulle proprie posizioni, nel proprio orto, fregandosene del principio di giustizia, strappando la dignità ed esponendo al pubblico ludibrio un mestiere nobilissimo: il mio. 7/7 #scuola
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