Breve tutorial giornalistico su come scovare velocemente online materiale per la verifica di notizie di cronaca, come nel caso dell'#incendio del #grattacielo in via #Antonini a Milano. Iniziamo 1/n
2/n Twitter, come Instagram, è un veicolo incredibile di foto, video, informazioni. Il problema è capire se questi materiali siano affidabili o no.
3/n Cerchiamo una foto o un video "benchmark" cioè una foto di quello stesso luogo e che poi confronteremo con il materiale trovato online.
4/n Come si fa? Si parte dalle info conosciute. In questo caso, la posizione dell'incendio, un grattacielo di via Giacomo Antonini 32 a Milano. Quindi la prima cosa da fare è semplice: cerchiamo su Google Maps l'indirizzo.
5/n Dovremmo ottenere un risultato come questo goo.gl/maps/qtPrVHBzD…. Clicchiamo sull'immagine in alto a destra e avremo accesso alla gallery di street view, una funzione che ci "catapulta" in strada.
6/n Se ci fate caso nella mappa ora avrete l'immagine piena di un grattacielo che sempre simile a quello delle foto che circolano online (date un'occhiata qui e guardate anche la data goo.gl/maps/xGf9VkRGz…)
7/n L'immagine più recente è del 20 novembre 2020. Il grattacielo ha una forma molto particolare. Per esempio ha una facciata abbastanza riconoscibile. Teniamone conto
8/n Ora passiamo allo scavo su Twitter su cui circolano decine e decine di immagini e video dell'incendio. Dobbiamo scremare le fonti che si trovano sul luogo e poi da lì prediligere quelle ufficiali.
9/n Come si fa? Twitter come altri social ha sia una funzione di aggregazione di hashtag sia una funzione di localizzazione dei contenuti. Due opzioni. 1. Nella sezione Tendenze+ andate nelle impostazioni e selezionate come luogo Milano. Poi cercate tra gli hashtag
10/n #incendio è tra i più gettonati e infatti cliccandoci sopra dovreste ottenere tra i primi tweet un video dei vigili del fuoco (account ufficiale) twitter.com/search?q=%23in…
11/n Bene, ma se volessimo scovare materiale di chi è fisicamente vicino al grattacielo? Possiamo personalizzare un minimo la ricerca. Stavolta usiamo la seconda opzione, cioè la barra di ricerca di Twitter. Provate a inserire questa formula
12/n In sostanza potete scremare i contenuti postati entro max 5 km da Milano (purtroppo non funziona inserendo la via). Questo vi permette di individuare profili di chi è potenzialmente sul posto e quindi potenzialmente contattabile per chiedere di inviare altre foto/video
14/n A questo punto vi consiglio sempre di scremare i tweet per "Recenti" e dovreste scovare video come questo, utile perché il grattacielo sembra aver appena iniziato a bruciare
15/n Il grattacielo di questo tweet è identico al grattacielo trovato su street view. Ci da informazioni sull'ora in cui è divampato, presumibilmente, e anche in che condizioni fosse la facciata in quel momento.
16/16 Non è la sola tecnica di ricerca, ma è una delle più veloci. Buon lavoro!
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@giapao C'è uno scambio molto forte nelle intercettazioni tra De Bustis e Sabetta nel luglio del 2013 in cui l'ex ad dice chiaramente che sul piatto dell'acquisizione c'è anche il prestito da 480 mln di cui tener conto.
@giapao Poi, come avevate riscontrato tu e Barbera a dicembre, nella relazione Bankitalia sul crac quel prestito non viene menzionato
@giapao Formalmente si resta nel perimetro del legittimo esercizio delle prerogative di Bankitalia - adoperarsi per trovare soluzioni alternativa al default o al commissariamento -
Fughiamo qualche equivoco su Bankitalia e sul suo ruolo di autorità di vigilanza bancaria. E' utile per inquadrare i fatti che hanno portato al crac della #PopolarediBari, senza dietrologie né complottismi e soprattutto senza delegittimare l'informazione sulla vicenda 👇
1. Palazzo Koch non ha potere di gestione diretta di un istituto sottoposto a vigilanza, né tantomeno può prevedere default singoli o intenti criminali di realtà che - come ricostruiscono gli inquirenti per BpB - truccano conti per nascondere perdite.
2. Per sua stessa natura, infatti, l'autorità deve monitorare lo stato di salute del sistema bancario nel suo complesso. Ed è quello che fa usando anche strumenti di contenimento e misure che limitano l'operatività di alcuni istituti per evitare, appunto, effetti-domino.
Da oggi interrompo la collaborazione con il Corriere della Sera e in particolare con la sezione per cui scrivo da anni, La Nuvola del Lavoro. Voglio spiegarvi bene le ragioni di questo stop 👇
La prima è di natura pragmatica. Per la seconda volta da quando collaboro con la testata i compensi lordi per gli articoli online sono stati arbitrariamente abbassati, stavolta del 25% (la prima volta fu del 50%: da 40 euro lordi a 20 euro lordi ora siamo a 15 euro lordi).
Dico arbitrariamente nel senso che non ho mai ricevuto una comunicazione tempestiva, prima che i tagli fossero effettivi. E’ chiaro, lo decide il management, ma saperlo in tempo aiuta a capire se continuare a collaborare sia sostenibile oppure no.