Fughiamo qualche equivoco su Bankitalia e sul suo ruolo di autorità di vigilanza bancaria. E' utile per inquadrare i fatti che hanno portato al crac della #PopolarediBari, senza dietrologie né complottismi e soprattutto senza delegittimare l'informazione sulla vicenda 👇
1. Palazzo Koch non ha potere di gestione diretta di un istituto sottoposto a vigilanza, né tantomeno può prevedere default singoli o intenti criminali di realtà che - come ricostruiscono gli inquirenti per BpB - truccano conti per nascondere perdite.
2. Per sua stessa natura, infatti, l'autorità deve monitorare lo stato di salute del sistema bancario nel suo complesso. Ed è quello che fa usando anche strumenti di contenimento e misure che limitano l'operatività di alcuni istituti per evitare, appunto, effetti-domino.
Nota bene: poteri di contenimento, sicuramente limitati, ma comunque efficaci. Tanto è vero che la vigilanza li usa proprio su BpB nel 2011 per impedire al management di intraprendere operazioni che solo una banca con una sana e prudente gestione può permettersi.
Ma che succede se è la stessa autorità di vigilanza ad essere ingannata, al punto da credere che uno o più tasselli malati del sistema siano invece sani? Che anticorpi può immettere a quel punto? E' questo il quadro che emerge dalle indagini BpB fanpage.it/economia/popol…
Nel 2017 persino gli inquirenti sanno che Palazzo Koch non può estromettere la governance barese, ma fanno notare che la vigilanza non solo non si accorge (nonostante le evidenze) che BpB negli anni ha solo finto di adeguarsi alle indicazioni di Roma sulla corretta gestione...
... ma si stupiscono del fatto che le comunicazioni ufficiali di Bankitalia vengano costantemente indirizzate proprio a quel management di cui si chiede la rimodulazione. E questo nonostante ci siano nuove figure apicali.
Nulla di illegale: è ovvio che Bankitalia comunichi con i soggetti sottoposti al suo controllo. Ma farlo significa anche riconoscere la sostanziale immutabilità di una parte delle condizioni - l'indipendenza della governance - che hanno scatenato ispezioni e sanzioni.
Quelle stesse condizioni che, se non rispettate, è vero non possono comportare da parte di Bankitalia misure di controllo stringente, ma possono almeno far scattare nuove sanzioni e soprattutto blocchi all'emissione di nuovi titoli (dovremmo poi aprire anche il capitolo Consob)
Sui conti sappiamo oggi che BpB truccasse serenamente quelli forniti tanto ai soci quanto agli ispettori, con un distinguo: la vigilanza ha mezzi più potenti per la verifica contabile. Tanto che gli stessi manager intercettati ritengono semplice per Bankitalia scoprire la frode
E' illogico addittare Bankitalia come responsabile di un crac, ma è altrettanto sbagliato considerare irrilevante il tema del contenimento del sintomo di un potenziale dissesto.
Se è sufficiente mentire agli ispettori per farla franca e continuare a distruggere risparmi, che mezzi di difesa abbiamo per tutelare la stabilità del sistema bancario?
Quanto può essere sacrificabile una banca con i suoi risparmiatori per garantire una stabilità generale? Anche questo è un tema centrale che però non viene mai affrontato seriamente ma solo a colpi scenografici di commissioni e talk show televisivi.
Ragionare su questa disfunzione non significa attaccare Bankitalia, ma anzi rifiutare l'idea di un'autorità che vigila per pura ragione scenica e con le mani legate. Se così fosse, a che serve allora un'autorità di vigilanza?
