Quel piccolo schermo è cresciuto, tanti pollici o tanti canali, che differenza fa? Da biglietto da visita di una Nazione è diventato businnes internazionale.
Trasmetteva per poche ore pochi programmi, non poteva permettersi l'insuccesso o peggio l'inaffidabilità.
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Che ne sanno le giovani generazioni del monoscopio in attesa dei programmi? Oggi il segnale viaggia sui satelliti, non è più analogico, è digitale, e non di prima ma di seconda terza quarta generazione.
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La gioia dell'inizio delle trasmissioni. Chi la ricorda?
Perché le trasmissioni avevano un inizio e avevano una fine. E c'era anche la sigla.
Chissà quanti si saranno chiesti chi fossero gli autori delle musiche...
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"Tutto cangia, il ciel s'abbella" dal Guglielmo Tell di quel furbastro di Gioacchino Rossini - la sigla iniziale.
"Armonia del pianeta Saturno" di Roberto Lupi (poco noto antroposofo seguace di Steiner, divenuto famoso per quei pochi secondi) - la sigla di chiusura.
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Poi è arrivato il colore, rimasi a bocca aperta incapace di parlare la prima volta che vidi una trasmissione a colori.
Poi si moltiplicarono i canali, le tv "private", le trasmissioni osè che per noi adolescenti erano il massimo della trasgressione.
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Le pubblicità di un tempo, interpretate da attori di fama, del teatro e del cinema, erano piccoli capolavori di sceneggiatura e recitazione.
È nostalgia?
Un po' sì, della bella televisione che fu, elegante, non urlata, stimolante, responsabile.
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Certo non nostalgia di quella bigotta, ammanierata, didascalica... ma erano i tempi di un'Italietta che forse per certi aspetti non è mai passata. Si dipendeva allora dai tg come pure oggi!
Egidio Storaci, napoletano, compose la musica della sigla che ci accompagnò per anni.
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Ho imparato i borghi d'Italia dai memorabili (e inspiegabili) intervalli sulle note di Händel. Non erano solo riempitivi. Per una generazione povera come la mia era vedere posti dove probabilmente non si poteva andare, era viaggiare con la fantasia.
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Non guardo più la tv da anni.
I talk show e gli spettacoli finti-reality, le serie interminabili e dozzinali... a voi pare facile riempire di cose belle e sensate i palinsesti di centinaia di canali 24 ore al giorno per 365 giorni l'anno?
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E vi pare facile trovare per ogni ora del giorno e della notte per ogni canale ed ogni programma un professionista di qualità che non deluda spettatori e sponsor?
La Linea di Osvaldo Cavandoli ha più ironia e più saggezza di quasi tutti i volti della tv di ogg.
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Almeno da quello che sento qui e dalle clip critiche che ogni tanto mi compaiono.
Non prendetevela, il trucco sta nel restituire all'elettrodomestico il suo valore e nel non perdere il proprio prezioso tempo dietro a diatribe su mediocri conduttori di mediocri programmi.
eof/
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Sapete voi quanti soldi sono stati stanziati dal Governo centrale per il #Giubileo2025 in favore di Roma Capitale ed affidati alle sapienti mani del Commissario Straordinario già Ministro di Economia e Finanze del bonus 110%?
Vi do solo 12h per rispondere.
Ma vi pare che uno che è riuscito a far bruciare oltre 200mld€ tra bonus e superbonus avrebbe accettato miseri 982mln€?
Li avrebbe sdegnosamente rifiutati!
"Con 982mln€ non compro nemmeno la carta igienica per gli uffici comunali", avrebbe detto.
Il Primo Cittadino di Roma incontra il Papa e tutto giulivo cinguetta allegramente: "Il Giubileo renderà Roma migliore e con il Giubileo Roma parlerà al mondo".
Infatti solo pochi giorni fa il quotidiano della Giunta Capitolina, @rep_roma, titolava: "Roma non è il Far West". Però saranno rafforzati i controlli a cura di un ex pm.
Procede tutto secondo i piani, evidentemente.
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Con il Giubileo, dice il giulivo Sindaco, Roma parlerà al mondo.
Qualche sospetto di quel che dirà io lo nutro. Parlerà di fraternità, di accoglienza, di integrazione, di relazioni umane, di efficienza dei servizi pubblici, di incontri che ti cambiano la vita...
Se a Firenze una bomba esplodesse il 27/5 in una strada centrale nessuno avrebbe dubbi su come chiamare quell'atto.
Se alcuni aerei carichi di passeggeri venissero dirottati e portati in collisione con due grattacieli a New York chiunque saprebbe indicare il nome dell'atto.
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Mafia e terrorismo sono (stati) causa di lutti e sofferenze di persone innocenti.
I colpevoli si sono macchiati del più atroce dei crimini, uccidere e ferire deliberatamente chi non poteva reagire.
Voglio ripercorrere nelle vignette di Forattini alcuni fatti degli anni '80.
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Roma, Malta, Fiumicino, Vienna. Fino ad arrivare al rapporto tra Libia e Brigate Rosse.
L'autore, prof. Ricchieri, non poteva sapere che quella sarebbe stata la prima.
E di fronte alla "guerra mostruosa" si chiedeva se "la nostra vantata civiltà non sia di parata".
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Vi suggerisco la lettura di alcune pagine della terza lezione sulle caratteristiche dell'espansione coloniale della Russia.
"Il gigante dell'Europa orientale si può dire inesistente per la storia europea sino alla fine del secolo XVII".
Ma perché allora fa la guerra?
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"Essa non è dovuta a un moto spontaneo e naturale, a bisogni prepotenti manifestati dalla nazione; bensì a un pensiero, ad una volontà e iniziativa ambiziosa degli Zar e dei loro ministri, nonché all'influenza ed agli interessi d'un potente organismo burocratico e militare...
Il post di Stefano sostiene una tesi condivisibile, ma impacchettata un varie scatole che sono totalmente da scartare.
La tesi condivisibile è che i lavoratori non possano essere sottopagati o pagati in nero. Ciò però vale sia per una borsa firmata che per un idraulico.
Le scatole da scartare senza ripensamenti sono varie.
1️⃣ Età e patrimonio del patron sono ininfluenti. Al massimo possono far sollevare il sopracciglio, ma se un comune cittadino non si fa fatturare un lavoro o paga in nero la colf per risparmiare non è meno biasimevole.
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2️⃣ Lo stato di famiglia non è pertinente, come non lo sono prospettive di "lusso" per "decine di generazioni". La costruzione del personaggio in negativo a partire da dati personali ha caratteristiche di fallacia "ad personam".
3️⃣ L'affermazione che il patron si avvalesse...
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@galatacla @Domenicodanton6 @gloquenzi Lo scenario win-loss nel conflitto russo-ucraino non è nemmeno da prendere in considerazione. L'unico che mi pare plausibile è loss-loss.
Ammesso questo ci sarebbe da chiedersi fino a quale prezzo sono disposti a perdere gli ucraini. Ma è questione che riguarda solo loro.
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@galatacla @Domenicodanton6 @gloquenzi Poi c'è lo scenario di fondo. Si potrebbe definire come conflitto tra occidente e oriente, tra NATO e Russia, tra USA e BRICS, tra imperialismi e democrazie.
Ricordiamo però che non si tratta di una partita di rugby ma dell'orientamento della storia.
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@galatacla @Domenicodanton6 @gloquenzi In questo secondo scenario chi vince prende tutto. Più o meno consapevolmente la resistenza di taluni settori sociali si motiva dal rifiuto di essere costretti ad abbracciare un modello di pensiero diverso dal proprio.
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