"...effettuare un'analisi dei costi sociali relativi alla gestione degli utenti affetti da problematiche di dipendenza da sostanze stupefacenti, partendo da una disamina dell'organizzazione socio-sanitaria, a livello nazionale e regionale, nonché della sua dinamica nel tempo".
In Italia, nel 2019, sono attivi 562 Ser.D, una media di 0,9 ogni 100mila abitanti.
Valore massimo di 1,0 (Sud e Nord-Ovest), valore minimo 0,8 (Nord-Est).
Il Molise la regione con il valore massimo (2,0), la P.A. di Trento la zona con il valore minimo (0,3).
2012-2019: 11,5% di riduzione del numero di Ser.D in rapporto alla popolazione.
Numero degli operatori al 2019: 6.624 (11,2 ogni 100mila abitanti), con un 9% di riduzione osservata fra 2007 e 2019.
Riduzione massima: Basilicata (37,2%)
Incremento massimo: FVG (92,8%)
Composizione del personale operante:
- 30,2% infermieri
- 22,3% medici
- 15% psicologi
- 13,6% assistenti sociali
- 9,4% educatori professionali
- 3,9% personale amministrativo
- 5,6% altre figure professionali
- Toscana, Campania e Sardegna: regioni con maggior quota di personale medico
- Liguria, FVG, Lazio e Umbria: personale infermieristico che rappresenta quasi la metà dell'organico
- P.A. Bolzano e Valle d'Aosta: realtà con maggior presenza di psicologi
Nel 2019, i Ser.D hanno assistito 136.320 persone con problemi di tossicodipendenza da sostanze: aumento del 6,5%, con 8.343 casi in più (pari a 225,8 ogni 100mila abitanti).
Sommando i trattamenti in cui l'abuso di sostanze è secondario, il numero si assesta sui 207.178 utenti.
Considerando i casi di abuso primario, essi sono calati del 16,9% rispetto al 2012.
In proporzione alla popolazione, la maggior prevalenza di persone prese in carico si riscontra nel Centro Italia.
Si conferma un'importante variabilità a livello regionale.
Popolazione maschile:
- 85,9% del totale dell'utenza
- 92,6% italiani
- 60% nella fascia d'età 35-54 anni
Sostanze di abuso più frequenti:
- 65,6% oppiacei
- 21,5% cocaina
- 11,3% cannabinoidi
Nel 2018 sono stati effettuati 21.159 ricoveri ospedalieri associati a diagnosi (anche secondarie) di patologie droga-correlate, di cui:
- 89,3% in acuzie
- 10,2% in riabilitazione
- 0,5% in lungodegenza
Circa il 70% dei ricoveri riguarda:
- abuso o dipendenza da alcol/farmaci senza terapia riabilitativa senza CC
- psicosi
- disturbo personalità e controllo impulsi
- abuso o dipendenza da alcol/farmaci con terapia riabilitativa con CC
- dimissione contro parere sanitario
Oltre l'80% dei ricoveri vengono effettuati in quattro discipline:
- psichiatria (55,3%)
- medicina generale (12,3%)
- riabilitazione (9,9%)
- neurologia (7,1%)
I principali trattamenti farmacologici distribuiti nei Ser.D sono metadone, buprenorfina, e buprenorfina in associazione al naloxone.
Sodio oxibato e levometadone per alcoldipendenza, cui si aggiungono naltrexone e disulfiram.
Costo complessivo per l'assistenza da parte dei Ser.D (2019): 1.044.057.579, in diminuzione del 10,8% rispetto al 2012.
Nello stesso lasso di tempo, aumentano impercettibilmente i costi per l'assistenza agli utenti: +0,4%
Impatto sul sistema giudiziario
L'esclusione dal contesto sociale produttivo delle persone tossicodipendenti genera spesso comportamenti criminogeni.
Principali strumenti punitivi:
- artt. 186 e 187 Codice della Strada
- artt. 73, 74 e 75 del DPR 309/90.
Una delle maggiori problematiche generate dalla mancanza di inclusione sociale è la reiterazione degli illeciti penali.
Il fenomeno della tossicodipendenza, inoltre, gioca un ruolo di primo piano all'interno del nostro sistema penitenziario.
Una specifica fondamentale: per "reati commessi in relazione al proprio stato di tossicodipendenza" non si intendono solo quelli relativi agli stupefacenti, ma tutti quelli "la cui commissione sia stata direttamente motivata dallo stato di tossicodipendenza".
L'esecuzione alternativa della pena si concretizza mediante due istituti:
- sospensione della pena a favore di un percorso riabilitativo
- affidamento in prova
Il 25% della popolazione penitenziaria manifesta problemi di tossicodipendenza, ed è un dato stabile da oltre 5 anni.
"Sarebbe auspicabile che il momento terapeutico fosse sempre preminente rispetto a quello sanzionatorio e che, nella difficile ricerca di un punto di equilibrio fra pena e terapia, prevalesse sempre il rispetto del principio personalista e del corretto sviluppo della persona".
Impatto economico
Il modello analitico prevede una simulazione di tre aspetti:
- tipologia consumatori (attivi o occasionali)
- gestione consumatori (presa in carico o meno)
- esiti presa in carico
- aspetti sociali (occupazione, commissione di reati, detenzione ecc.)
Il risultato è l'elaborazione di 104 profili di utenti ("stati"). Per ogni stato si è dunque effettuata una stima dei differenti numeri di casi.
Sulla base di questo modello, la stima del costo della dipendenza da droghe in Italia sarebbe di 8,1 miliardi annui.
Se a questo aggiungiamo i 16 miliardi stimati riferiti al mercato sommerso delle sostanze illecite, si arriva a un totale di 24 miliardi.
Il report The Death Penalty For Drug Offences: Global Overview 2022 è lo strumento con cui, a partire dal 2007, @HRInews, associazione internazionale impegnata nella riduzione del danno, monitora a livello mondiale l'applicazione della pena di morte per reati droga-correlati.
Le fonti per la collazione dei dati includono i rapporti governativi ufficiali (ove disponibili), agenzie di stampa, sentenze giudiziarie, rapporti e banche dati delle ONG, documenti dell'ONU, rapporti sui media, articoli accademici e report delle organizzazioni civili.
Dopo il 2021, anno caratterizzato da statistiche altalenanti, la situazione nel corso del 2022 ha subito una netta regressione.
I dati raccolti da HRI hanno infatti appurato almeno 285 esecuzioni: un incremento del 118% rispetto al 2021, e dell’850% rispetto al 2020.
Proposta.
Nei 364 giorni che non sono #8Marzo, potremmo:
Reclamare chiarezza sui dati provenienti dai 356 ospedali che, pur dichiarando punti IVG, in diversi casi presentano il 100% di obiettori di coscienza - o su quanti non obiettori eseguano effettivamente le IVG.
O pretendere un aggiornamento della sezione open data del Ministero della Salute, le cui banche dati pubblicate sono solo 57, in alcuni casi contenenti informazioni relative al 2013, nonostante le Regioni raccolgano dati utili alle relazioni ministeriali con cadenza trimestrale.
O sollecitare l’attivazione di una banca dati completa sul fenomeno delle IVG, ancora inesistente, sebbene il principio detto “open data by default” sia stato introdotto nell’ordinamento giuridico italiano dal 2013.
I fatti di #PiazzaArmerina dovrebbero portarci a chiedere: quanto sta costando il progetto Scuole Sicure?
A fronte di risultati miseri, azioni di polizia spesso indirizzate contro minorenni e uso sproporzionato di mezzi, credo sia giusto fare i conti in tasca al @Viminale.
Provo.
2018-2019:
Stanziamento da 2,5 milioni di euro.
Risultati ottenuti:
- 14,7 kg sequestrati: 170 euro a grammo, quasi 20 volte il prezzo di mercato
- 31 arresti: uno ogni 80.645 euro
- 45 denunce: una ogni 55mila euro
- 855 violazioni amministrative: una ogni 2.923 euro.
Questo documento, pubblicato da un Ministero dell'Interno ancora a guida @matteosalvinimi, rappresenta il solo bilancio più o meno esaustivo redatto in cinque anni riguardo i risultati del progetto.
Non credo sia un caso. interno.gov.it/it/stampa-e-co…
Civil Society Monitoring of harm reduction in Europe 2002 è l'ultima edizione del report a opera di Correlation (C-EHRN), rete europea attiva sulla riduzione del danno (RDD).
Pubblicati a partire dal 2019, i Monitoning Reports presentano una prospettiva continentale del fenomeno.
La raccolta dati è portata avanti dai Focal Points (FP) di C-EHRN, ossia le organizzazioni erogatrici di servizi di RDD.
Ciò che emerge è l'impostazione obsoleta e anacronistica di questi ultimi, con interventi che non tengono conto delle evoluzioni di mercato e consumi.
I primi dati riguardano la misura in cui le organizzazioni sono in grado di fornire risposta a quindici diverse tipologie di subpopolazioni, rappresentative di varie categorie di consumatori.
Per alcune di esse, il biennio 2020-2022 ha comportato significativi cambiamenti.
"La polizia non deve entrare nelle scuole, luoghi dove i ragazzi devono imparare, ma anche esercitare i loro diritti come, ad esempio, svolgere liberamente un'assemblea per approfondire temi socialmente rilevanti." enna.gds.it/articoli/crona…
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto sostanze stupefacenti autorizzate alla produzione a fine medico.
Per la Cannabis stabiliti 400 kg e monopolio dello SCFM.
Cioè: 100 kg in meno del 2022, e la stessa azienda, gestita dai militari, che dal 2017 ne produce al massimo 150.
Ciò significa non solo che i bandi voluti da @CostaAndrea70 per le aziende private non hanno avuto alcuna utilità, ma soprattutto che l'esercito usufruirà di ulteriori quattro milioni annui per fare nulla. gazzettaufficiale.it/atto/serie_gen…
Giusto per essere chiari: ecco il fabbisogno di Cannabis a fine medico in Italia, secondo la stima dell'International Narcotics Control Board. dinamopress.it/news/crimine-c… #SpiniNelFianco